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Ancora un incidente in viale Masia. Contro i paletti spartitraffico: grave motociclista

In una dinamica ancora da accertare completamente, questo pomeriggio poco prima delle 18 un motociclista è andato a sbattere contro i paletti spartitraffico di viale Masia.

L’uomo, un comasco, è finito a terra e avrebbe sbattuto la testa. E’ stato trasportato in elicottero all’ospedale di Varese.

Ancora una volta, ne parliamo da molto tempo, il tratto di strada diventa teatro di un incidente. Nonostante gli interventi la questione non pare risolta. I paletti nelle intenzioni dovrebbe limitare gli incidenti e i pericoli ma al momento non par sortire effetti. Il tema secondo molti osservatori è la velocità che non dovrebbe superare i 30Kmh, limite che raramente viene rispettato (ovviamente non ci riferiamo al caso specifico ma a una situazione generale denunciata ciclicamente da automobilisti, motociclisti e residenti).

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11 Commenti

  1. Si capisce che quando c era Lorini che capiva di traffico non erano stati posizionati..poi hanno spodestato L unico che di traffico ne capiva ed ecco il risultato
    Per fortuna solo incidente se dramma ma certamente va ripensato tutto
    Vero che a Milano i “ panettoni” sono vietati ma credo che ci voglia il buon senso ridisegnare lo spartitraffico o spostare attraversamento
    Insomma se possibile evitare incidenti e inutili spese legali… anche se poi si conferiscono incarichi esterni anche ai legali amici o no non si sa…
    Mannaggia ma…nonostante tutto VivaComo!

  2. Quante stupidaggini,il problema è che i paletti installati sono un pericolo per la circolazione dei ciclisti e motociclisti, questo indipendentemente dal fatto che alla guida ci sia valentino rossi o mio nonno!

  3. A Milano (non Zurigo) i manufatti in carreggiata sono VIETATI per incidenti simili accaduti negli anni e in cui il Comune ha dovuto pagare fior di danni ai malcapitati.
    La famiglia del povero motociclista faccia causa al Comune di Como. Gli avvocati troveranno sentenze e giurisprudenza a favore.

  4. Il problema non sono i paletti, ma i guidatori. Quattro ruote e, soprattutto, due ruote. Velocità superiori non tanto al consentito ma al buon senso, voglia di passare comunque, spirito alla Valentino Rossi, dimenticando che il 46 più amato d’Italia certi equilibrismi li fa in pista e non in strada.
    È come quando Daniela Gerosa cercò di introdurre limitatori di traffico e di velocità in via Rubini: subito a inveire perché il traffico era rallentato. Era vero, ma a rallentarlo erano automobilisti idioti, che si bloccavano a vicenda perché ognuno riteneva di avere diritto, anzi più diritto di passare prima degli altri. Mancanza di educazione, rispetto e buon senso.
    In città non ci sono più alternative: limite 30 ovunque, con telecamere e autovelox. E controllo totale per impedire il parcheggio nelle rotonde e agli incroci. O qualcuno ritiene le situazioni che si creano a Santa Teresa, in viale Giulio Cesare, stazione autobus legittime e auspicabili?

  5. Ma di chi è la competenza ? Perché non andate a fondo con nomi e cognomi ? Con anche i costi di questo intervento ?

  6. Giuro che vedo solo ora questo capolavoro: praticamente una trappola per motociclisti. Complimenti vivissimi. Spero vi facciano causa e vi tolgano pure le mutande.

    1. Ora occorre trovare solo un responsabile o I corresponsabili !!!!
      I paletti seppur unico deterrente a detta dai deputati alla sicurezza stradale non sono mai stati visti dal comune cittadino ignorante come unico rimedio.
      Pertanto occorrono meno romanzine morali ma pou’ farri e risposte concrete non sull’incidente ma sulla reale sicurezza di quei pali sulla strada.
      Risposte che il sottoscritto civile cittadino rivolgera’ pubblicameente al Siig. Prefetto e al Ministero dei Trasporti.
      Questo bisogna saper fare e chiedere …..altro sono solo parole al vento e di circostanza.

  7. Assessore e Comandante della Polizia Locale
    SVEGLIAAAAAAAAA !!!
    modifficate quellla soluzione che doveva essere momentanea e rivordatevi che non deve capitarci il ferito o morto di turno per cambiare quel sito.

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