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C’è il primo sì: al Comune (con le buone o con le cattive) 8.600 lampioni Enel Sole

C’è un primo sì ufficiale al riscatto di tutti i lampioni di Enel Sole da parte del Comune di Como. E’ arrivato (a maggioranza) nella Commissione del primo agosto scorso, la delibera arriverà in consiglio comunale per l’ok definitivo il 3 o 10 settembre prossimi.

Fuori dai tecnicismi, parte dunque l’iter perché i pali della luce di tutta la città passino da Enel Sole al Comune, che poi dovrà scegliere il modo con cui gestire direttamente (pressoché impossibile) o tramite un terzo soggetto l’illuminazione di Como. La strada che con ogni probabilità imboccherà Palazzo Cernezzi sarà quella del project financing, come già fa la gran parte dei Comuni.

“In quel modo – conferma l’assessore Vincenzo Bella – l’amministrazione continuerà a pagare ciò che paga oggi: consumi e manutenzione. Ma il privato anticiperebbe il costo del rinnovo degli impianti e gestirebbe la rete dei lampioni per un periodo variabile tra gli 8-10 anni e i 20”.

Al di là dell’esito negativo, il meccanismo ricalcherebbe quello per il progetto di parcheggio per viale Varese: raccolta di manifestazioni di interesse sul mercato, presentazione dei progetti da parte dei privati, gara pubblica, assegnazione all’offerta complessivamente migliore.

“Ne avremmo grandi vantaggi – dice Bella – sia in termini di efficienza sia in termini di qualità del servizio. Tra i passi importanti, il passaggio all’illuminazione a led, il completamento della rete laddove mancano pali, interventi su quelli che danno problemi o sono spenti”. Molti, in città, come noto.

“Ma in potenza – prosegue Bella – soltanto la fantasia potrà essere un limite alle possibilità della nuova gestione: dall’illuminazione di monumenti come torri, mura, le facciate storiche ai sistemi più moderni per gli attraversamenti pedonali, fino alla predisposizione di tutti i pali per eventuali sistemi di videosorveglianza o addirittura per la filodiffusione”.

Due i temi potenzialmente spinosi: i costi del riscatto dei pali da Enel Sole e i tempi per chiudere l’operazione. Inoltre, va individuato e nominato un “energy manager”, a oggi non presente in Comune.

“A Enel Sole oggi fanno capo circa 8.600 pali della luce totali, il Comune ne ha circa 1.200 – dice l’assessore – Il tema, ora, è fissare il valore del riscatto da parte nostra: per il momento le valutazioni economiche sono piuttosto distanti. Una vecchia perizia dell’amministrazione, realizzata nel 2012, indica in circa 200mila euro il valore dei pali di Enel Sole, mentre la stessa Enel Sole li valuta un milione. Deciderà un collegio arbitrale se non si arriverà a un accordo, ma il Comune ha comunque la possibilità di sequestrare i pali con un’ordinanza e intanto avviare l’iter per la nuova gestione”.

Infine, i tempi: non brevissimi. “L’iter è necessariamente complesso – afferma Bella – Indicativamente tutto il 2019 servirà per chiudere l’operazione, per poi avviare i lavori sulla rete a inizio 2020”.

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