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Como, ecco lo University Point dell’Insubria: un’agorà tra Museo della Seta e auditorium

E’ stato inaugurato oggi il 21esimo anno accademico dell’Università degli Studi dell’Insubria.

Un corteo di circa 50 professori in toga ha fatto ingresso nell’aula magna di via Ravasi 2, a Varese, con il magnifico rettore Angelo Tagliabue, il prorettore Stefano Serra Capizzano e i rettori ospiti Federico Visconti della Liuc di Castellanza, Gian Carlo Avanzi dell’Università del Piemonte Orientale e Marco Montorsi dell’Humanitas di Milano.

La prima relazione è stata quella del magnifico rettore Angelo Tagliabue che dopo aver sottolineato l’importanza della formazione universitaria ha elencato i risultati «tangibili e misurabili» già ottenuti in questo anno di governance. Il direttore generale dell’ateneo Marco Cavallotti ha poi ha annunciato investimenti per 32 milioni di euro, per il prossimo quinquennio.

A questo link è possibile leggere i discorsi integrali tenutisi oggi.

Tra i progetti c’è nuovo University Point di Como, un luogo dedicato ai servizi rivolti agli studenti ma anche agli altri utenti, una sorta di agorà che si integrerà con il Museo della Seta e l’Auditorium.

“Si tratta di una struttura destinata all’erogazione di servizi agli studenti che comporterà la copertura dello spazio compreso tra il Museo della Seta e la Torre di via Valleggio che andrà ad ospitare, tra le altre cose, la mensa secondo quanto chiesto dai nostri studenti” ha spiegato a ComoZero il prorettore dell’Università, Stefano Serra Capizzano, che ha sottolineato come il numero di studenti immatricolati all’Insubria continui a crescere.

Stefano Serra Capizzano

“Il numero di maturandi rimane lo stesso o addirittura diminuisce ma le persone che si iscrivono da noi continua ad aumentare. Il corso di Informatica, per esempio, è duplicato. Si è anche aggiunto il dipartimento di Scienze umane” ha spiegato il prorettore che ha paragonato l’ateneo a un “adolescente in crescita” che necessita di spazio.

Proprio in quest’ottica di espansione, secondo quanto spiegato da Serra-Capizzano, recuperate gli spazi inutilizzati dell’università è di fondamentale importanza; spiegazione che contestualizzano più dettagliatamente il ripensamento di concedere il collegio di Santa Teresa al Comune di Como per farne dormitorio permanente per senzatetto. 

“Abbiamo ripreso Santa Teresa e diventerà una sede di dipartimento e di uffici per i docenti. L’università ha d’altronde diversi edifici su cui giocare: tutto il polo di via Valleggio, Sant’Abbondio, la Santarella (previa bonifica) e poi tutto lo spazio per l’area umanistica come la struttura in via Oriani/Bossi, in viale Cavallotti e Santa Teresa per l’appunto. Abbiamo bisogno di spazi per accomodare una crescita dell’ateneo che non mostra segno di rallentamento”.

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