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Esondazione, la piena è arrivata: il lago in piazza Cavour. Allungate le passerelle

QUESTO ARTICOLO E’ IN COSTANTE AGGIORNAMENTO

Dalla mattina del 12 giugno il Lario è esondato in piazza Cavour. Dopo una prima chiusura parziale del lungolago, attorno alle 13.15 di mercoledì è resa necessaria l’interdizione totale al traffico tuottora in vigore. Di seguito tutti gli aggiornamenti.

EDIT 08.50 GIOVEDì 13 GIUGNO

Il livello del lago è leggermente salito da ieri sera, ora il livello è 139.2 sul livello del mare (quota esondazione 120, afflusso alle ore 7 di 745 metri cubi d’acqua al secondo, deflusso di 559). Stamattina sono state allungate le passerelle pedonali in piazza Cavour.

L’accesso di via Cairoli è rimasto transitabile, al momento il traffico è intenso sull’asse piazza Roma- via Cairoli che viene presidiato dalla Polizia Locale. Nella gestione della viabilità durante l’esondazione del lago stanno intervenendo anche i 10 nuovi agenti assunti. Prosegue il monitoraggio costante della situazione, ed entro la giornata il livello dovrebbe stabilizzarsi, i flussi andare dapprima in pareggio per poi iniziare l’inversione di tendenza.

QUI SOTTO LA MAXI FOTOGALLERY SFOGLIABILE AGGIORNATA A STAMANE (foto Congregalli)

 

EDIT 23.08

Il lago cresce ancora. Alle 22 era a quota 133.3 centimetri (130 alle 21), ovviamente l’afflusso continua a superare abbondantemente il deflusso. Come spieghiamo sotto, è prevista una piena a partire da mezzanotte.

Intanto stasera, è anche comprensibile, il lago in piazza Cavour è stato uno spettacolo naturale (sia pure pericoloso) per turisti e comaschi. Con tanto di cigni sentinella, pediluvi improvvisati e gare in bici nell’acqua.

Lo documentiamo, ha un suo fascino oggettivo anche per noi, ma dobbiamo e vogliamo ricordare che le piene sono tanto improvvise quanto pericolose: è fondamentale proteggersi, il lago e l’acqua dolce sono insidiosi e troppo spesso sottovalutati:

GALLERY-SFOGLIA

EDIT 21.00

Il lago è arrivato a quota 130 centimetri e l’afflusso continua a essere maggiore del deflusso. Da contatti con Prefettura e Consorzio dell’Adda si presume che la piena arriverà intorno alle ore 24.00, in ogni caso proseguirà il presidio dell’amministrazione comunale 24 ore su 24.

“Domani saranno possibili disagi alla circolazione anche a causa delle problematiche sulla viabilità lecchese – si legge in una nota del Comune di Como – si invita pertanto la cittadinanza a limitare per quanto possibile l’uso dell’auto”.

EDIT 18.18

L’esondazione sta inevitabilmente creando notevoli disagi alla circolazione. A questo link, tutte le modifiche alle corse delle autolinee Asf

EDIT 17.20

Continua a salire il livello del lago. Alle 16 l’altezza idrometrica era salita a quota 125.3 cm (rispetto ai 123.7 cm delle 15); è quindi salito di due centimetri in poco più di un’ora. A impensierire è però soprattutto l’afflusso al lago, passato dai 1172.3 metri cubi al secondo delle 15 ai 1186.3 delle 16. L’allerta quindi resta alta.

EDIT 16.48

Intercettati in piazza Cavour, l’assessore alla Protezione Civile, Elena Negretti, e il comandante della Polizia locale, Donatello Ghezzo, fanno il punto della situazione. Nessuna buona notizia in vista per le prossime ore, a rischio chiusura anche via Cairoli.

EDIT 15.12

È stato aperto al transito delle auto l’asse stradale in Ztl piazza Roma-via Cairoli. Complessa la situazione del traffico: code di auto in piazza Matteotti per chi proviene dalla Statale Lariana anche se le maggiori criticità si registrano in piazza del Popolo, viale Lecco e via Dante. Presenti gli agenti di Polizia Locale, comandante Donatello Ghezzo compreso, a gestire il traffico e a farlo confluire sull’asse piazza Roma – via Cairoli.

EDIT 14.06

La Navigazione ha appena annunciato che per ora non è prevista alcuna interruzione del servizio.

EDIT 13.54 PARLA L’ASSESSORE ELENA NEGRETTI

In piazza Cavour sin dalla prima mattina, l’assessore alla Protezione Civile Elena Negretti poco dopo le 13.30 ha fatto il punto sull’esondazione del lago in piazza Cavour.

“Stiamo monitorando da giorni, viste le allerte che ci erano arrivate da più parti – ha affermato durante il sopralluogo – Nelle ore notturne si è alzato tantissimo il livello del lago, in maniera esponenziale. Quindi abbiamo sentito il Consorzio dell’Adda che informava di un possibile innalzamento anche di 10 centimetri e ci siamo preparati a gestire l’emergenza. Non appena le corsie sono state invase dall’acqua abbiamo inevitabilmente chiuso completamente al traffico il lungolago”.

“La preoccupazione viene anche dalla situazione pesantissima in Valtellina – aggiunge Negretti – Ora faremo un punto della situazione per monitorare. Sono già state mandate le comunicazione ai commercianti, in collaborazione con gli assessori Marco Butti e Vincenzo Bella. Parallelamente ci occuperemo della pulizia dei detriti”.

Particolare attenzione, conferma il funzionario di Palazzo Cernezzi Ciro di Bartolo è puntata anche sul sistema fognario, già messo a dura prova e con il rischio che il sistema, in caso di ulteriore appesantimento della situazione, possa non reggere e dunque portare alle fuoriuscite spesso viste in passato.

EDIT 13.48 LUNGOLAGO CHIUSO ALLE AUTO

IL VIDEORACCONTO

EDIT 13.32 IL FOTORACCONTO DELLA CHIUSURA

GALLERY-SFOGLIA

EDIT 13.30.

L’afflusso aumenta e da Palazzo Cernezzi è arrivato l’avviso che “il lungolago è stato chiuso completamente alle automobili”. La viabilità è stata quindi deviata in via Manzoni – piazza del Popolo.

 

EDIT 11.

Da Palazzo Cernezzi rendono noto che “In seguito all’esondazione del lago è stato necessario chiudere anche la seconda corsia veicolare del lungolario. La corsia normalmente riservata ai bus è ora transitabile alle auto in modo da non bloccare la circolazione, e gli autobus vengono deviati in via Cavallotti”.

 

 9.00

Questa mattina, mercoledì 12 giugno, i comaschi si sono svegliati con il Lario fuori dai propri argini. Parte della carreggiata e il marciapiede tra l’ex biglietteria e la passeggiata Amici di Como sono completamente allagati. Non una sorpresa visto che già nei giorni scorsi il livello del lago era molto alto.

Già al lavoro prima delle 9, con l’assessore alla Sicurezza Elena Negretti a dirigere i lavori in piazza Cavour, gli operatori della Protezione Civile di Como che hanno montato delle passerelle all’altezza delle strisce pedonali per permettere alle persone di attraversare la strada. Inoltre l’area di esondazione è stata delimitata.

Il livello del Lario alle 8 del mattino era soltanto 4 centimetri sotto la soglia di esondazione totale (88% del riempimento totale del bacino), con un afflusso ancora nettamente superiore rispetto al deflusso: 817 metri cubi al secondo contro 328.

Dal Comune di Como hanno fatto sapere che “Poco dopo le 10 la diga foranea è stata chiusa. Al momento il traffico risulta scorrere regolarmente sulla corsia del lungolario rimasta aperta e gli autobus continuano a transitare sulla corsia riservata. Considerando l’afflusso a lago è possibile che nelle prossime ore sia necessario chiudere anche la seconda corsia”.

 

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6 Commenti

  1. Non so se le paratie servono o non servono per evitare l’esondazioni del lago. Avrei qualche dubbio ma non sono un ingegnere idraulico.
    Il punto è un altro. Costruiamo le paratie per evitare che un’esondazione della durata di 2/3gg ogni 4/5anni allaghi qualche scantinato, bagni il marciapiede e mezza corsia stradale? Vale la pena per questo spendere qualche decina di milioni di euro e rovinare il lungolago?
    Il problema è principalmente economico e ambientale ed è evidente che, stante le dimensioni del fenomeno, la decisione di costruire è inopportuna.

    1. Prima che arrivi qualche bontempone a dire “Basta aprire le dighe” riferendosi a quella di Olginate la risposta è ovviamente che no, non basta aprire LA diga di Olginate.
      Diga che, per inciso, è sempre aperta e regola l’affluso d’acqua all’Adda e a tutto il sistema agricolo che sottiene. Aumentare il deflusso d’acqua ad Olginate signficherebbe allagare campi agricolo e buttare milioni di euro, non solo in termini di raccolto.
      Prima che qualche altro bontempone risponda “prima i comaschi!”/”chissene frega del loro raccolto” la risposta è ancora, ovviamente, che no, non possiamo fregarcene del loro raccolto.
      Il raccolto non è solo loro ma è della globalità e sappiamo, o dovremmo sapere, tutti che conseguenze avrebbe sui prezzi delle cose che troviamo al supermercato se parte del raccolto di un determinato bene andasse buttato.
      L’unica soluzione è fare ste benedette paratie e farle bene (non mi sto esprimendo sui progetti in atto) e magari farsele un po’ pagare da chi, anche i privati, guadagna su quel raccolto che anche oggi riesce a preservare grazie al nostro lungolago.

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