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Panni d’autore stesi in Piazza Duomo: stupore e critiche. Poi fanno una brutta fine (artistica?)

Prima ha stupìto e talvolta ha fatto letteralmente imbufalire i molti passanti a dispetto della pioggia incessante. Poi, però, i panni stesi su Piazza Duomo (nelle foto di S.C.), con colpo d’occhio certamente spiazzante, hanno fatto una brutta fine probabilmente proprio a causa del maltempo.

L’installazione, nell’ambito dell’edizione in corso di StreetScape che già ha fatto molto discutere con il Toro, ha origini antiche e celebri: si tratta infatti della riproposizione, dopo 50 anni esatti, dell’opera “LAUNDRY” di Gianni Pettena, che vide la luce durante “Campo Urbano” nel 1969.

Il significato, ora come allora, punta a rimarcare la differenza tra l’abitare e l’apparire di una città e suggerisce con ironia il gap tra la staticità monumentale e il suo vivere quotidiano. Un vivere fatto, ovviamente, anche di panni stesi, soprattutto nelle zone più povere rispetto ai salotti buoni comaschi e non solo comaschi.

All’apparire dell’installazione, molta la sopresa dei passanti e altrettanti i commenti critici soprattutto sui social tra recriminazioni per “piazza Duomo rovinata” e la non comprensione del significato artistico.

In qualche modo, però, è stato poi Giove Pluvio a modificare ulteriormente la situazione. Dal primo pomeriggio, infatti, le mollette a cui erano stesi i panni sui lunghi fili sospesi hanno iniziato a mollare la presa.

EDIT 19.03In realtà pare che contributo sostanzioso al distacco dei panni sia stato dato da uno o più tra i senza fissa dimora che abitualmente si ritrovano sotto al Broletto.

E, in poco tempo, piazza Duomo è apparsa costellata dai cumuli variopinti, inzaccherati sul selciato.

Evoluzione artistica o semplice imprevisto?
L’arte lo dirà.

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