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Dolcissima Maria. A Bizzarone, i ragazzi di Border Weed e la canapa light che si mangia

“Si fosse trattato di coltivare pomodori forse non avremmo avuto tanto entusiasmo” spiega, con una risata, Mattia Bernasconi, 32 anni, di Bizzarone.

E in effetti, allo stesso modo, non ci sarebbe stato nulla di interessante in un articolo sulla coltivazione dei pomodori.

Ma la storia di Mattia Bernasconi e Mattia Imburgia non ha nulla a che fare con il relativamente comune frutto rosso.

Piuttosto, i due amici e soci in affari producono Cannabis light tutta comasca, coltivandola nelle lande attorno a Bizzarone, e la commercializzano attraverso la loro compagnia dal nome Border Weed, neonata startup di prodotti alimentari locali a base di canapa.

“Siamo partiti l’anno scorso. Io e il mio socio avevamo dei terreni agricoli inutilizzati – comincia a raccontare Mattia che come l’amico oltre a tenere le redini della compagnia fa anche il carrozziere a tempo pieno – Abbiamo piazzato le prime serre per coltivare tre varietà genetiche diverse di erba. Da una cosa piccola siamo arrivati a fondare Border Weed. Oggi abbiamo circa 1.500 piante e due qualità di erba: la orange bud e la gin lemon”.

Chi ha potuto fare un giro attorno a Porta Torre durante i mercatini di Coldiretti per la Fiera di Sant’Abbondio, ha potuto assaggiare alcuni prodotti di Border Weed.

Oli, birre, mieli, tisane e conserve rigorosamente infusi di canapa light sviluppati con frequenti collaborazioni con aziende agricole comasche che forniscono le materie prima a cui i ragazzi di Border Weed aggiungono il proprio ingrediente.

“Diciamo che il mercato della Cannabis Light è molto saturo e quindi dobbiamo mantenere una certa prospettiva locale con prodotti particolari e ingredienti del posto” spiega Mattia, riferendosi al fiorire in tutte la parti d’Italia di rivendite di Canapa light, dopo la legge 242 del 2017 che permette la produzione e la commercializzazione di Cannabis con livelli di Thc entro lo 0,2% con tolleranza fino allo 0,6%.

I piani per la piccola startup di Bizzarone sono ambiziosi. Nel lungo periodo, spiega Mattia, c’è l’ampliamento il parterre di clienti e investire sulla promozione del brand: “Per l’anno che viene vogliamo partecipare alla Fiera dell’artigianato e a Canapa Expo per farci conoscere di più”.

Presentarsi al mercato con un prodotti come quelli di Border Weed, dice Mattia, incontra qualche resistenza, magari nelle fasce demografiche più anziane: “Gli over 60 la vedono ancora come una droga. Mentre i clienti più maturi, tra i 40 e i 50 sono più rilassati a riguardo”.

La crociata annunciata dell’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, contro i negozi di Cannabis light ha gettato l’intero settore nell’incertezza, Border Weed incluso. “Al momento la situazione in Italia non è chiara e deve sbloccarsi – conclude Mattia, commentando la mancanza di un quadro legislativo vero e proprio sia per l’erba legale che per la legalizzazione della Cannabis – Ovviamente, nel caso in cui la Cannabis venga legalizzata, ci faremo trovare pronti”.

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