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Dopo l’ira Mantovani, Negretti promette. “Telecamere ricollegate entro febbraio”

Lo scorso dicembre, il consigliere della lista Rapinese Sindaco, Ada Mantovani, aveva (fisicamente) urlato allo scandalo, denunciando la condizione critica del sistema di telecamere a circuito chiuso installate in città (84 in totale, di cui 36 spente), criticando la mancata installazione di una dozzina di altri apparecchi di sorveglianza e il malfunzionamento dei monitor del comando dei vigili collegati agli “occhi elettronici” della città.
Oggi è arrivata la risposta dell’assessore alla Sicurezza, Elena Negretti che, durante una conferenza stampa congiunta con il comandante della polizia locale, Donatello Ghezzo, ha annunciato la prossima risoluzione dei guasti e miglioramento del circuito di sorveglianza video.“Certe volte le cose vengono evidenziate in maniera distorta e forse certe dichiarazioni possono mettere in difficoltà le persone che lavorano al comando – ha spiegato l’assessore Negretti, riferendosi all’interrogazione presentata da Mantovani lo scorso mese– c’è stato un problema tecnico prontamente segnalato dalla centrale operativa, preso in carico dai servizi informatici e abbiamo ripristinato quello che c’era in essere, che non sono comunque tutte le telecamere funzionanti. Verranno ripristinati tutti i ponti in modo tale che tutte le telecamere attualmente sul territorio saranno di nuovo collegate entro metà febbraio, dopodiché tutte le telecamere saranno funzionanti”.

Anche il comandante Ghezzo si è pronunciato a riguardo, chiarendo il funzionamento e l’utilità degli apparecchi di videosorveglianza.
“Le telecamere presenti sul territorio registrano, il problema è la connessione live tra le telecamere e il comando. Ad ogni modo la finalità della videosorveglianza non è mai la visione in diretta. Un operatore con 80 telecamere davanti quando potrà avere la fortuna di vedere nel monitor che in quel momento esatto succede qualcosa? – ha chiesto il comandante – L’utilità è in termini generali di deterrente e di strumento per ricostruire a posteriori i fatti delittuosi. E questa funzionalità è sempre stata mantenuta”.
Gli annunci di investimenti del capitolo “sicurezza” non si sono limitati al ripristino della rete di videosorveglianza. Negretti e Ghezzo hanno annunciato infatti l’apertura del bando di selezione per dieci nuove reclute della polizia municipale, assunte, per iniziare, con un contratto di formazione e lavoro di un anno con finalità di inserimento.

“Questa formula già adottata l’anno scorso per l’assunzione di quattro ragazzi ha portato ottimi risultati – ha commentato l’assessore Negretti – anche creando sinergia tra gli agenti che svolgono il loro servizio a Como da tanti anni. Si tratta di un investimento in risorse umane che vorremmo restassero sul territorio e che in questo modo potrà portare valore aggiunto al servizio che la Polizia locale svolge per la città”.

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