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“Due ore di delirio sotto casa, vigili assenti”, videodenuncia della residente contro gli artisti di strada

Nessuno mette in discussione la qualità artistica della performance che ci dicono, peraltro, di assoluto livello. Il punto è la sopravvivenza o, quantomeno, la convivenza dei residenti del centro con gli artisti di strada.

“C’è un gruppo con musica altissima, amplificatori e microfoni all’incrocio tra via Vittorio Emanuele e via Indipendenza” ci segnala una lettrice, con prova video. Poi la denuncia: “Vanno avanti dalle 15, ora sono le 17 passate. Ho chiamato la polizia locale ma nulla. Credete, la musica è altissima”. (Alla fine i performer se ne sono andati verso le 17.30).

Doppia questione. Primo, secondo il regolamento in vigore sull’occupazione di suolo pubblico: “La durata dell’occupazione non può superare 1 ora, al termine della quale l’artista di strada non potrà effettuare ulteriore occupazione ad una distanza inferiore a 200 metri dall’occupazione precedente”. Inoltre “La performance dell’artista di strada non deve essere di disturbo alla quiete pubblica e di intralcio alla circolazione dei pedoni e dei veicoli”.

Proprio alla luce di quest’ultimo passaggio si apre il secondo tema. Il Comune da tempo sta valutando il divieto di amplificazione, il dettaglio è contenuto nell’ultima bozza del Nuovo Regolamento della polizia locale: qui tutti i dettagli.

Lo stesso documento – di cui però da qualche mese non v’è più traccia a Palazzo, quantomeno nel dibattito – prevede una zona offlimits per tutti gli artisti: Centro proibitissimo: “Via gli artisti di strada da Piazza Duomo e tutte le vie attorno”, ipotesi che ha scatenato un confronto duro con gli stessi rappresentanti della categoria: qui.

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7 Commenti

  1. Il solito provincialismo di chi vuole la botte piena e la moglie ubriaca. La botte piena, sfoggiare l’abitazione in centro storico svolazzando con nonchalance su due ruote e i bambini a scuola senza attraversare neppure una strada trafficata. La moglie ubriaca, pretendere che il centro storico sia un’isola deserta e silenziosa, in un incantesimo rotto solo dal fruscio della loro Jacuzzi. Il provincialismo volgare e analfabeta di certi comaschi lascia davvero sgomenti.

  2. La signora ha ragione, ma non è bello neanche vedere tutte le auto in sosta abusiva in via Indipendenza, il decumano dell’antica città romana … la ZTL è senza controllo, come cittadini di Como dobbiamo vergognarci …

  3. Basterebbe andare a dirgli di abbassare .. purtroppo a causa di artisti cafoni e megalomani altri artisti che hanno bisogno di un minimo di amplificazione come voce e chitarra classica ne risentono gravemente . Amplificazione si e volumi adeguati.

  4. Ettore, leggere (e comprendere) l’articolo sarebbe cosa meritoria.
    Qui si parla di disturbo ai residenti, non di “intralcio ai pedoni”…

  5. Come mai una volta erano delimitati da bollini, visibili da tutti, ed ora non più ? La risposta è semplice…

  6. Ancora una volta …non sono glia artisti di strada a disturbare o a intralciare il passaggio dei pedoni bensi’ cara scrittrice o scrittore chi disturba realmente sono tutti i tavolini e sedie che occupano a fine di lucro gli spazi comunali andando oltre la propria superficie concessa .
    Ancora una volta chiedo e lo chiedo all’attuale assessore Butti che tali concessioni in termini di superficie concessa, vengano rese pubbliche per ogni esercizio commerciale che ne gode !

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