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Erba, smog oltre le soglie di guardia. Circolo Ilaria Alpi: “Aria irrespirabile, fermate le auto”

A Erba nei giorni scorsi si è avuta la più alta concentrazione di ozono di tutta la Lombardia, denuncia il Circolo Ambiente Ilaria Alpi.

Nello specifico, secondo le stime dell’osservatorio,  il 4 giugno 2019 è stato registrato un picco giornaliero di 187 microgrammi per metrocubo (oltre la soglia di informazione, corrispondente a 180 microgr/mc), con una media giornaliera pari a 172 microgr/mc (di molto superiore al “valore obiettivo”, definito in 120 microgr/mc).

Con il superamento delle soglie di allerta, sarebbero dovuti scattare i provvedimenti per il contenimento dello smog e per l’allerta alla popolazione più a rischio (anziani, bambini, malati respiratori).

“Invece ci sembra che nulla sia stato diramato. Eppure ancora ieri, 5 giugno, Erba ha avuto tra i valori più alti in Regione, con un picco di 171 microgr/mc e una media giornaliera di 158 microgr/mc – si legge in un comunicato diramato dal Circolo Ilaria Alpi e firmato dal presidente Roberto Fumagalli – ozono oltre i livelli di legge significa che l’aria è molto inquinata, quasi irrespirabile”.

L’ozono (O3) è un gas tossico che si forma come reazione chimica tra altri inquinanti (tra cui ossidi di azoto e composti organici volatili), che si innesca con le temperature elevate, tipiche dell’estate.

“Ma ora siamo solo a fine primavera! Che succederà in piena estate, quando le temperature aumenteranno ancora? –  si chiede nel comunicato – l’ozono è infatti denominato “smog estivo”. Per tutto questo come Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” lanciamo l’allarme smog, proprio a partire da Erba, che questa settimana ha appunto avuto picchi con la più alta concentrazione in Lombardia”.

La nota prosegue con una possibile soluzione per ridurre i livelli di gas:

È possibile contenere l’ozono, e più in generale lo smog, agendo sulle cause: bisogna quindi ridurre il traffico veicolare, e in particolare quello dei mezzi diesel. Occorre pertanto puntare su una mobilità diversa: meno trasporti privati su gomma e più trasporti pubblici, meglio se su rotaia. E poi servono piste ciclabili e la chiusura al traffico dei centri storici, a partire proprio da quello di Erba.
Servono poi più controlli sulle attività industriali che utilizzano combustibili e solventi, che appunto provocano la formazione dell’ozono.
E visto che lo smog viene contenuto (e in parte riassorbito) dal verde, occorre uno stop alla nuova edificazione, lasciando inalterate le aree verdi; ovvero tutti i comuni, a partire da Erba, devono impostare i loro PGT sul “consumo di suolo zero”. Solo con questi impegni si riuscirà a ridurre l’ozono e a contenere l’inquinamento atmosferico che attanaglia i nostri polmoni.

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Un commento

  1. Chissà come mai non si parla mai degli oltre 500 decolli giornalieri di Jet dagli aereoporti di Malpensa e Linate le cui rotte a quote relativamente basse passano proprio sulla nostra provincia scaricando in atmosfera con i motori a pieni giri tonnellate di particolato prodotto dalla combustione del cherosene che finisce per precipitare sulle nostre teste, ma probabilmente la guerra all’inquinamento per convenienza politica lo si fa solo alle automobili…

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