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Dalle ceneri del Novocomum la “santità der cupolone” (a specchio) di Musa. Svelato il nuovo wallpaint

Morto un wallpaint se ne fa un altro.

Giusto il tempo di asciugare le lacrime per l’incomprensibile (sia pure nel pieno diritto del privato) addio allo storico Novocomum (che ci mancherà, eccome), ed ecco che quel vecchio volpone di Fabrizio Musa graffia un nuovo muro.

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Pur nel massimo riserbo (nel più classico e tradizionale e comasco segreto di Pulcinella) da tempo si sapeva che un nuovo wallpaint dell’artista (giusto di ritorno da New York dove ha appena inaugurato una mostra qui) sarebbe spuntato in via Vittorio Emanuele nel piccolo slargo all’altezza della farmacia.

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Nonostante una conferenza stampa in programma per giovedì in cui l’opera sarà raccontata con dovizia di particolari, un ponteggio smontato con qualche giorno di anticipo oggi ha permesso a tutti i passanti di scoprire il nuovo gigalavoro musesco.

Ecco dunque spunta rappresentato il cupolone del Duomo. Di fatto un’opera specchio, un riflesso dell’originale che emerge dalle case di fronte. E c’è da credere che proporzione e angolazione siano state studiate al millimetro: speculari, appunto.

Ph: Carlo Pozzoni

Musa, contattato, non parla, non spiega. Giustamente: l’opera ha una committenza e per l’artista si tratta di lavoro, tutto rinviato a giovedì.

Così, per ora, pensiamo alla “santità der cupolone”, allo specchio, alla rinascita del wallpaint e giochiamo a inventare titoli.

GALLERY 1 – SFOGLIA

 

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