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“Ma quali genitore 1 e genitore 2!”. E il papà scrive padre e madre sul foglio per l’asilo

“Ma quale Genitore 1 e Genitore 2. Per me esistono padre e madre”. Con la comprensibile richiesta di tutelare la privacy familiare, così un papà residente in provincia di Como motiva una scelta decisamente forte. Ovvero, i due tratti di penna sulle definizioni di “Genitore 1” e “Genitore 2” stampate su un foglio da compilare per l’asilo di un figlio. Come noto, con l’ottica di tutelare le famiglie arcobaleno, ossia composte da persone dello stesso sesso, una legge del Governo Renzi risalente al 2015 introdusse la nuova dizione per una parte della modulistica, decisamente più “neutrale” rispetto ai tradizionali “padre” e “madre”.

Ma oggi, quando il papà si è visto consegnare i moduli all’asilo ha voluto esprimere il proprio radicale disaccordo. “Tengo a precisare: non ho alcuna intenzione di passare per qualcuno che vuole discriminare – aggiunge il padre – Ma per me un bambino ha un padre e una madre, punto”.

E quindi, ecco che con un tratto di penna sono state cancellate le due definizioni neutre e, sempre di proprio pugno, il papà ha vergato “padre” e “madre” dove è richiesta la firma di entrambi.

“Li consegnerò domani (8 febbraio, come recita la data sui moduli ndr) – aggiunge il papà – Se temo che saranno rifiutati? Non penso proprio. Anzi, credo che le maestre capiranno”.
Tra poco, la controprova.

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13 Commenti

  1. Prima o poi qualcuno, sempre in ottica politically correct, dirà che il “genitore 2” è umiliato del numero 2. Vedrai se non succede.
    Quando ero bambino avevamo il “mondezzaro” (monnezzaro a Roma). Che poi è diventato “netturbino” perché mondezzaro era umiliante. Poi nemmeno netturbino andava bene e allora è diventato “operatore ecologico”. Poi anche questo diventava discriminatorio e allora… Vabbe’. Il mestiere è cambiato? No, è sempre quello. Cambiano le parole, per mettere una coperta al nostro cristiano senso di colpa nel considerare discrimitatorio un lavoro, una attività, un essere, non la parola in sé…

  2. Lo sbaglio del papà dell’articolo, a mio avviso, non è stato quello di volere affermare la sua figura di padre e madre biologici ma di avere cancellato la dicitura genitore 1 e 2 (che a me per inciso non piace perchè definisce chi genera meglio figura paterna o materna) in questo modo escludendo le famiglie che non si trovano nella sua situazione. Meglio avrebbe fatto a lasciare la dicitura genitore 1 e 2 ed aggiungere di fianco o sotto /padre /madre

  3. Sono d accordo con giuliano bisogna trovare un modo per includere tutte le situazioni familiari. Quelle con padre a madre biologici (entrambi presenti o singles), padre biologico (genitore) e madre adottiva , madre adottiva (non genitore ma genitrice) padre biologico, (posto che chi adotta possa essere chiamato padre a madre secondo lor signori) padri(tutori?) adottivi, madre biologica e madre (tutrice? )adottiva, tutori parentali o legali e sicuramente mi sarò perso qualche altra situazione particolare. Bene si accettano proposte risolutive

  4. Ogni persona ha un padre e una madre biologici. E chi per necessità o volontà di altri non ha potuto conoscerli si mette prima o poi sulle loro tracce… Perché sono fattori costitutivi della persona troppo profondi. Chi è privato, per volontà o per necessità, di un padre o di una
    madre va spesso a cercarsene un sostituto, nel bene o nel male. Quello di cui non si sente il bisogno è uno Stato che cerchi di negare questi fattori ontologico e biologici con il sottile strumento dell’antilingua. Le famiglie non tradizionali ci sono, è vero… Ma non capisco perché ciò dovrebbe portare a negare la semplice esistenza dei concetti di Padre e di madre.

  5. Ma quale conformismo e quale politically correct…. ma quale due più due… qui si critica l ottusità di chi non ha ancora capito e non vuole vedere che i nuclei familiari sono già anche qualcosa d altro dei tradizionali padre e madre e figli. che la realtà è già questa! Questo è il 2 più 2 e le foglie verdi d’estate che non si vogliono vedere!!!

  6. Quanti discorsi politically correct! Il pensiero unico, il confomismo che dettano i termini e le parole a discapito del buon senso. Dire che un bambino nasce da un uomo/padre e da una donna/madre è diventato provocatorio e discriminante. Un relativismo che non guarda la realtà e si accontenta dell’ideologia che fa tendenza. “Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.” (G.K. Chesterton)

  7. mi pare un falso problema, a volte si finisce per vedere problemi anche dove non dovrebbero esserci. per quanto riguarda il modulo, basterebbe ci fosse scritto “genitore”, ed al limite lasciare più spazio per i nomi.

  8. “Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade verranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate“ – G. K. Chesterton
    È impressionante come al giorno d’oggi sia l’ovvio a fare notizia.

  9. “Tengo a precisare: non ho alcuna intenzione di passare per qualcuno che vuole discriminare” : no, era proprio necessario fare la correzione, infatti.
    “Tengo a precisare: io non sono razzista, ma tutti questi negri che chiedono la carità…”

  10. In effetti genitore 1 e 2 dà origine ad una sorta di “classifica”, deleteria per la dignità della persona e della percezione della stessa che il minore potrebbe radicare in sé, finendo per rispettare di meno il genitore firmatosi “genitore 2” in una o più occasioni! Giusto scrivere padre e madre ove applicabile, Giusto scrivere padre padre, Giusto scrivere madre madre. É anche molto più “tenero”. Senza cattiveria, polemica o omofobia, io avrei agito come il padre in questione.

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