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Maxi antenna a Como Borghi, Patelli (Verdi): “Scelta scellerata, da Butti scuse penose”

Fa comprensibilmente discutere l’arrivo nel cuore del quartiere di Como Borghi, e per la precisione nel parcheggio della stazione Nord, di un’antennona telefonica alta 36 metri per Iliad (qui la notizia).

Oggi sulla vicenda interviene Elisabetta Patelli, comasca portavoce regionale dei Verdi. E lo fa con toni decisamente critici. Il punto di partenza è una delle frasi dell’assessore all’Urbanistica, Marco Butti. La seguente: “Il Piano Annuale di Localizzazione degli Impianti è stato depositato da Iliad, così come da tutte le altre compagnie telefoniche, già alla fine dell’anno scorso ed è pubblico ma nessuno ha avuto nulla da eccepire”.

Patelli parta da qui: “Butti dice: peggio per voi comaschi di Como Borghi, dovevate emendare il Il Piano Annuale di Localizzazione degli Impianti depositato da Iliad. Ma pretendere che i singoli cittadini stiano quotidianamente sul sito del Comune per vedere quali nuovi piani esso abbia nel cassetto è una scusante penosa”, attacca la portavoce dei Verdi.

“Non sono in consiglio comunale – prosegue l’ambientalista comasca  – per cui, pur essendo attenta a questi temi, non vengo purtroppo sempre aggiornata sugli specifici lavori dell’amministrazione. E comunque la salute dei cittadini è un preciso dovere dell’Amministrazione, in particolare è una responsabilità affidata al Sindaco, il quale è eletto e pagato per garantirla. E tanto vale per la giunta nel suo insieme”.

Nello specifico dell’antenna, inoltre, Patelli attacca “la presunzione dell’assessore Butti di saperne più di scienziati mondiali e di garantire innocuità di questi impianti. Nessuno oggi è in grado di garantirne l’innocuità. Pertanto, anche nel caso del mero ragionevole dubbio, bisognerebbe applicare il principio di precauzione, perché la salute dei cittadini è una priorità ineludibile”.

“Qualunque mente pensante si rende conto che, anche nella sola logica anche del ragionevole dubbio, piazzare un antenna in pieno centro città, in luoghi residenziali e di alta frequenza è una scelta scellerata – conclude Patelli – Perché non in piazza del Duomo allora? Forse che i residenti di Borghi sono residenti di serie B? Queste strutture nei paesi civili non si posizionano nei centri città, vicino a luoghi sensibili e vicino a luoghi ad alta frequenza. Tutto il resto sono fregnacce”.

EDIT 14.50

Poco fa è arrivata la replica dell’assessore Marco Butti: “Leggo su ComoZero l’attacco frontale della sig.ra Pateli che con la consueta protervia e presunta superiorità morale mi attribuisce affermazioni e critiche sulla possibile installazione di un’antenna in zona Como Borghi. Evito qualsiasi ribattuta ma ribadisco con forza che stiamo dialogando con i proponenti per possibili soluzioni alternative. Pa ma come mai la sig.ra Pratelli attacca solo il sottoscritto e tace su Arpa? Chissà”.

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7 Commenti

  1. Anche in via Statale per Lecco 2 ce n’è una enorme sul tetto di un condominio, proprio di fronte al mio appartamento, che deturpa la vista.

  2. Ricordo che in zona borghi ci sono altre antenne radio base per telefonia e ben 2 sono sull edificio di via Mentana 15

  3. Diciamo che è una scelta o concessione “inusuale” come altre che rimangono perennemente un pugno in un occhio sul pendio di Garzola.

  4. Solo una curiosità, senza nessuna malignità: Armando, Roberto e Luisa, è vero che non abitate in zona Como Borghi?

  5. affermare che un’antenna causa di gravi danni significa non avere minimamente conoscenza nè competenza in materia.
    È il solo vuoto spinto ideologico che spinge a generare paure infondate.

  6. La regolarità dell’antenna non può essere confutata.
    Quando la Signora Patelli getterà il suo telefono cellulare ( dopo averlo scorporato dalla batteria) nei rifiuti Raee potrà pontificare.

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