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Napoleona, Biondi stronca le postazioni autovelox: “Mai chieste, inutili per la sicurezza”

L’11 giugno scorso, il consigliere comunale di Forza Italia Luca Biondi – a fronte della lunga serie di incidenti sulla Napoleona – aveva espressamente chiesto all’assessore Vincenzo Bella “se fosse già stata fatta una ricognizione del Comune sulle strade dove si verifica il maggior numero di incidenti per valutare tutte le azioni necessarie tra cui la posa di spartitraffico, guard rail, dossi e via dicendo”. Non c’era, in effetti, la parola “autovelox” nel suo intervento.

Così, lunedì scorso, quando l’assessore Bella ha risposto ai suoi quesiti, un piccolo sobbalzo sulla sedia non è mancato.
“Voglio precisare che io non ho mai chiesto di mettere autovelox sulla Napoleona – specifica il consigliere forzista – Tanto più che già ora la polizia locale effettua controlli sulla velocità con il telelaser, con una certa efficacia. Anzi, dico di più”.

E quel “di più” non manca di una venatura polemica.
“Sinceramente ritengo inutile il posizionamento delle nuove postazioni per autovelox annunciato l’altra sera – dice Biondi – Non aumentano realmente i controlli, visto che sarà sempre attiva soltanto quella con la presenza della polizia locale. E nello stesso tempo si rischia di trasmettere il concetto che si punti soltanto a fare cassa: cosa che non sarebbe accettabile in nessun caso. Un insieme di fattori, dunque, di cui non vedo l’utilità pratica e anche anzi forse rischia di essere controproducente, al netto di un potenziale effetto deterrente delle postazioni fisse comunque tutto da dimostrare”.

Va per l’appunto ribadito che Palazzo Cernezzi non intende aumentare gli autovelox tout court ma collocare lungo la Napoleona alcune postazioni che saranno attive unicamente con la presenza degli agenti. Esattamente come accade ora, in sostanza, ma con l’ausilio di strutture e alloggiamenti permanenti usati di volta in volta.

Il consigliere di Forza Italia, in questo caso sulla falsariga di alcuni provvedimenti annunciati dall’assessore alla Mobilità, sostiene invece “sistemi alternativi per ridurre la velocità e aumentare la sicurezza, dalla segnaletica verticale, ai segnalatori elettronici di velocità che inducono a rallentare pur senza multare, fino alla mezzeria in rilievo rugoso che avverte in caso di sconfinamento di corsia”.

“E comunque – chiude Biondi – io avevo chiesto anche una ricognizione completa delle strade a maggior rischio di incidentalità. Non è arrivata ma insisterò”.

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