RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità

Napoleona, niente limite alzato da 50 km/h a 70. Bella: “Ecco perché non si può fare”

Niente limite di velocità più alto in Napoleona (ovvero innalzato dagli attuali 50 km/h a 70/km come ha chiesto soprattutto Fratelli d’Italia con il deputato Alessio Butti e il consigliere Sergio De Santis).

A stoppare l’ipotesi è stato ieri sera l’assessore alla Mobilità Vincenzo Bella.

“Il codice della strada prevede all’interno centri abitati un limite in generale di 50 km/h. E’ consentita una deroga fino a 70 km/h solo in determinate condizioni della sede stradale, peraltro non precisate. Bisogna leggere il regolamento di esecuzione per capire quali siano queste condizioni e se ne evince che per applicare il limite di 70 Km/h la carreggiata deve separata fiscamente con idonei sistemi di sicurezza per ognuno dei sensi di marcia (il guard rail, per esempio, ndr)”.

“In Napoleona – è stata quindi la conclusione dell’assessore – non ci sono le condizioni, non c’è lo spazio per la separazione fisica della carreggiata. Bisognerebbe allargare la sede stradale ma attualmente mi sembra complicato fare questo soltanto per consentire l’elevazione del limite da 50 km/h a 70. Ritengo invece che le soluzioni che abbiamo pensato e andremo ad attuare (elencate qui) siano garanzia di sicurezza”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

3 Commenti

  1. Lungi dal voler insegnare niente a nessuno mi permetto di dissentire.
    Mi spiace che per inseguire lo spettro della “sicurezza” si rischi di peggiorare la situazione.
    Come ampiamente dimostrato da studi condotti in tutto il mondo (fonte OMS) “Un aumento della velocità media è direttamente correlato sia alla probabilità di un incidente che si verifica sia alla gravità delle conseguenze del crash.”

    Separare le carreggiate con sistemi adeguati ha senso, mentre alzarne i limiti di velocità lo avrebbe solo se lo scopo fosse aumentare i rischi per gli utenti (Automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni).

    Fonte:
    https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=73746

  2. Appena avrò tempo spiegheremo al cortese assessore che una soluzione si può trovare, basta avere la voglia di impegnarsi e soprattutto di ascoltare e approfondire. Il nostro gruppo consiliare produrrà la documentazione che consentirà almeno di aprire un tavolo di confronto. Ad esempio, chi dice che per separare le carreggiate sia necessario il guard rail tradizionale? Anche su questo, dopo approfondita valutazione con funzionari ministeriali, tecnici e consiglieri legislativi, forniremo materiale illustrativo.

  3. Bene controllare quanto si possa e quanto non si possa fare.
    Separare la carreggiata magari può essere fatto sul curvone (non con guard rail ovviamente, ma magari un sottile spartitraffico che prevenga l’invasione della corsia opposta).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo