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Nidi, denuncia dei sindacati: “Manca personale, effetti disastrosi. Sicurezza a rischio”

Non solo la questione mense che da mesi occupa il dibattito tra sindacati e Comune di Como, oggi infatti spunta una nuova denuncia. Antipasto di future, e certe, tensioni. In una nota Cgil, Cisl, Uil e Rsu “denunciano la grave situazione di criticità in cui versa il settore Asili
Nido del Comune di Como, sia rispetto all’anno in corso sia per il prossimo anno scolastico 2018/2019, gli organici di personale sembrano insufficienti a garantire il servizio.

Durante l’ultimo incontro (lo scorso 22 maggio), spiegano i sindacati “a fronte delle preoccupazioni espresse, sulla sostenibilità del servizio e delle richieste di maggior attenzione al settore, l’Amministrazione ha rassicurato sulla tenuta del servizio, nel rispetto dei rapporti numerici fino alla fine dell’anno scolastico. L’Amministrazione ha comunicato di aver provveduto ad attivare l’istituto cosiddetto degli “aumenti ore temporanei” per il personale part-time, che avrebbe dovuto essere sufficiente a garantire la copertura delle esigenze”.

Evidentemente non è bastato perché, dicono i rappresentanti dei lavoratori “a seguito di verifica delle presenze di personale e degli iscritti agli asili nido, hanno segnalato il problema degli organici insufficienti già martedì 29 maggio, chiedendo all’amministrazione la
convocazione urgente di un tavolo tecnico specifico, in particolare per i due asili in maggiore difficoltà (Via Zezio in maggiore difficoltà e via Italia Libera). Insomma, i sindacati “denunciano che, a fronte dei dati dei pensionamenti, da lunedì 11 giugno il nido di via
Zezio in particolare rischia di non garantire l’apertura del servizio fino alle ore 18.00. Questo comporterebbe evidenti problemi e disagi alle famiglie dei bambini iscritti. Le educatrici degli asili nido, hanno sopperito per quanto possibile alle carenze d’organico attivandosi con ore in più, ma la situazione è ormai insostenibile. A fronte di pensionamenti già noti all’amministrazione non sono state attivate procedure sufficienti a garantire le sostituzioni necessarie”.

Negli asili nido è obbligatorio il mantenimento del rapporto numerico educatori/bambini e “se tale rapporto non viene rispettato si mette a rischio la sicurezza di bambini ed operatori. Proprio per questo evidenziamo la situazione drammatica, correlata anche al blocco delle assunzioni a tempo determinato. Tale blocco dichiarato dall’amministrazione già durante il confronto sulla refezione rischia di portare effetti disastrosi anche su altri servizi che hanno nel tempo utilizzato tale strumento. L’Amministrazione ha comunicato che per l’anno 2018/2019 sono in aumento gli iscritti agli asili nido comunali, la stessa si è impegnata ad aumentare le ore al personale part- time in via definitiva da settembre 2018”.

Dunque gli scenari possibili potrebbero essere “da una parte l’impossibilità ad accogliere tutte le domande, dall’altra il rischio che il personale sia ulteriormente sovraccaricato in una situazione già sottodimensionata.La situazione è ormai insostenibile si chiedono risposte all’Amministrazione Comunale, sia per il personale che ha già dato mandato alla OO.SS. ed alla RSU per la proclamazione dello stato d’agitazione, sia per le famiglie che iscrivendo i propri figli all’asilo nido hanno diritto ad avere un servizio che sia costante e
di qualità. La prospettiva infatti per le prossime settimane potrebbe essere quella di una contrazione d’orario, che impatterà in maniera drammatica sulle famiglie”.

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