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No, a Como non c’è stata alcuna apocalisse nemmeno oggi. E via Milano ai pedoni…

La Napoleona e via Grandi erano ingolfate e piene di auto attorno alle 18, non c’è dubbio.

In direzione centro città, si “liberava” la morsa più o meno all’altezza del vecchio Sant’Anna (breve video sotto); da lì in giù effettivamente le auto in fila procedevano lentamente.

https://www.youtube.com/watch?v=8kyNwyRaCJE&feature=youtu.be

Lungo il girone, di traffico ce n’era. Indubbio. Si procedeva lentamente, quasi come ogni primo bel sabato di primavera, o sabato tout court (figuriamoci sotto Natale).

Trovare parcheggio era certamente complicato (quando, esattamente, non lo è in convalle?).

Ma sempre tra le 17.15 e le 17.45 circa bisogna avere l’onestà di dirlo: chi era in auto probabilmente ha sbuffato, forse persino sofferto per qualche quarto d’ora, ma chiunque oggi parli di apocalisse a Como non dice la verità.

Non c’è stata apocalisse sabato scorso, non c’è stata oggi 7 dicembre. Grande traffico, rallentamenti, code sicuramente: apocalisse no, in alcun modo.

Segno, forse, che bus, treni, battelli e persino la chiusura di via Milano nel pomeriggio hanno almeno in parte – forse in buona parte – funzionato (Città dei Balocchi: la guida definitiva su treni, bus, battelli, sconti e parcheggi per il Natale a Como). E che la sensibilità dei visitatori sta aumentando.

O magari solo un colpo di fortuna, naturalmente, difficile avere certezze su un tema così delicato e complesso.

Anzi, di più. Via Milano Bassa (la parte Alta non è documentata, dunque nessun giudizio esprimibile almeno qui) senza traffico era comunque piuttosto viva.

Non folla, anche questo sarebbe falso. Ma gente sì, viavai sui marciapiedi e dentro/fuori i negozi lo dicono le foto (che non cercano angolature favorevoli, riprendono quello che c’era).

Sfidando la furia probabilmente di qualche negoziante – del tutto legittimamente infuriato tra l’altro: il singolo punto di vista ha sempre la sua parte di verità – la via senza l’ammasso di ferraglia fumante a riempirla era persino attraente. Suggestiva, quantomeno.

Chissà che – volontariamente? involontariamente? – l’amministrazione Landriscina abbia quasi reso vera la profezia di Daniela Gerosa, con una via Milano immaginata molto più dedicata ai pedoni (e al trasporto pubblico) che non alle auto in colonna, un domani.

Chissà.

Il mezzo bluff sugli autosili, 8 punti sul traffico a Como, keep calm e NON VENITE IN AUTO

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5 Commenti

  1. Via Mentana per circa un’ora è stata semiparalizzata, tra le 18 e le 19 almeno. Una letterale camera a gas. Cui si aggiungevano i mefitici mezzi diesel degli ambulanti del mercato delle bancarelle in deflusso. Infernale. Basterebbe questo per dire che non ci siamo affatto.

  2. Mi spiace contraddire giornalista e articolo, ma ieri (e io in Como ci vivo, non ci passo solamente) la coda di auto non era assolutamente equiparabile a quella di un sabato pomeriggio primaverile che dir si voglia… Non si muoveva un’auto nemmeno a sperarlo. Scritto così non fa altro che incentivare le persone ad affluire ulteriormente. Aspetta forse che l’apocalisse arrivi veramente? Ha idea di cosa sarebbe accaduto se fosse successo qualcosa????

    1. Invece se ha avuto un’altra esperienza diretta ha fatto benissimo a segnalarlo. Nessuno ha la pretesa di affermare una verità su un tema così complesso e delicato.
      Cordiali saluti

  3. Certo l’apocalisse non cè stata per chi stoltamente ha deciso , magari potendone fare a meno, di utilizzare l’auto per entrare in convalle, ma i valori di PM 2.5 direttamente correlati a ospedalizzazioni e morti precoci (100 ogni anno a Como) si sono impennati (https://www.arpalombardia.it/Pages/Aria/qualita-aria.aspx).Lo direste anche alle persone ricoverate o morte precocemente in questo periodo a causa dell’ inquinamento che non è stata un apocalisse?

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