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Villa Olmo, le regole: “Prati liberi. No elemosina, cani solo nei viali e al guinzaglio”

E’ stato approvato dalla giunta di Palazzo Cernezzi il nuovo regolamento per il parco di Villa Olmo, incluso l’orto botanico di prossima apertura. Prima cosa, gli orari: L’accesso al Parco e all’Orto botanico è consentito dal 1°ottobre al 4 aprile – tutti i giorni – dalle 7 alle 20, mentre dal 5 aprile al 30 settembre – tutti i giorni – dalle 7 alle 23. Nel documento si fissano anche i limiti per i veicoli a motore (ovviamente vietati salvo esplicite deroghe speciali), mentre le bici possono soltanto essere portate a mano lungo i viali.

Riguardo ai cani e agli altri animali domestici, fissato il divieto – a oggi, a dire il vero, sovente ignorato soprattutto nel parco retrostante la dimora – di poter liberare “Fido” in tutti gli spazi verdi: “I cani o altri animali domestici potranno accedere solo lungo i viali, se tenuti al guinzaglio e sotto la vigilanza del proprietario. I proprietari dovranno raccogliere eventuali escrementi depositati dagli animali”. Per le persone, invece, l’accesso ai prati sarà sostanzialmente libero nella zona antistante la villa: “Sono accessibili, senza arrecare danni e fermo restando le altre prescrizioni della presente disciplina, i quattro tappeti erbosi del parterre fronte lago e quelli del parco e dell’orto botanico, laddove non espressamente vietato.

Villa Olmo

A proposito di divieti, lungo l’elenco dettagliato nel regolamento, dalla richiesta di elemosina fino al gioco del pallone o l’utilizzo di droni: “E’ vietato disturbare la quiete e la tranquillità delle persone nonché produrre rumori molesti di qualunque tipo e con qualunque mezzo; consentire agli animali domestici di entrare nelle aree verdi, nonché di depositarvi le deiezioni (solide e liquide);salire sugli alberi, appendervi o affiggervi qualsiasi cosa, scuoterli, colpirli, inciderli o danneggiarli in qualsiasi modo; raccogliere fiori, frutti, funghi e danneggiare, estirpare e calpestare aiuole fiorite e qualsiasi essenza vegetale; chiedere l’elemosina sotto qualsiasi forma; mettere a dimora piante di qualsiasi specie; catturare, uccidere, molestare qualsiasi tipo di animale, entrare con armi e strumenti da caccia o pesca, sottrarre o danneggiare nidi e uova, esercitare la falconeria; utilizzare impropriamente e danneggiare panchine, arredi, il patrimonio architettonico monumentale/artistico, arrampicarsi su muri, su cancellate e recinzioni, pali di illuminazione, parapetti e ponti; la balneazione; introdursi nei luoghi interdetti all’accesso.

E ancora, vietati: “L’occupazione anche temporanea di suolo o aree verdi con attrezzature sportive, chioschi, tende da campeggio, sedie, sdraio, tavoli; fare picnic; fumare, accendere fuochi e gettare a diretto contatto con il terreno fiammiferi, mozziconi o altri oggetti che possano provocare incendi, nonché usare barbecue o simili; detenere e/o utilizzare petardi, fuochi d’artificio o prodotti simili; introdurre bottiglie in vetro; gettare e abbandonare rifiuti di ogni tipo e genere al di fuori degli appositi contenitori; affiggere manifesti ed effettuare ogni tipo di pubblicità; entrare o permanere nel Parco e nell’Orto botanico dopo l’orario di chiusura; il gioco del pallone e simili, l’utilizzo di droni e altre apparecchiature comandate a distanza; organizzare feste, eventi di qualsiasi tipo, l’esercizio di forme di commercio e d pubblico intrattenimento, ad esclusione di casi specifici autorizzati dalla Giunta comunale; lavare oggetti o animali o lavarsi nelle fontane, nella roggia e negli specchi d’acqua”.

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2 Commenti

  1. Ma saranno in grado quelli degli uffici comunali di riportare sugli appositi cartelli all’ingresso del parco, tutto quel lungo elenco di divieti senza errori grammaticali? I “velocipiedi” di qualche mese fa gridano ancora vendetta……

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