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Piazza De Gasperi, arriva il coprifuoco: silenzio assoluto dalle 23. Giuliani: “Così muore il turismo”

La decisione è arrivata ed è clamorosa. Dopo anni di tensione e carte, dopo mesi di trattative fallite è stato un giudice del tribunale di Como, Laura Serra, a decidere le sorti di Piazza De Gasperi. Il magistrato ha accolto completamente l’istanza del cittadino che ha fatto ricorso contro i locali della zona, la movida e il rumore notturno: a partire da oggi la piazza dovrà essere silenziata a partire dalle 23.

Il ricorso è stato accolto in via cautelare (cioè provvisoria, in attesa della sentenza di merito) e nel dettaglio prevede una completa rivoluzione delle abitudini di chi frequenta la zona. La chiusura della piazza alle 23 prevede il silenzio assoluto entro tale orario, ciò significa che tavolini e sedie dovranno essere sistemati in anticipo, insomma la clientela dovrà essere allontanata prima della deadline. Il giudice, inoltre, sottolinea come non possa mai essere suonata musica – live o meno – salvo autorizzazioni specifiche del Comune.

Gli esercenti dovranno predisporre un servizio d’ordine durante tutto il periodo di apertura dei locali – quindi anche oltre le 23 – i vigilanti dovranno “disciplinare la presenza delle persone nelle rispettive aree di pertinenza al fine di evitare affollamenti e per controllare il comportamento degli avventori onde prevenire schiamazzi e disturbo”. In sostanza: gli esercenti saranno responsabili anche dell’esterno.

Disposizioni anche per l’amministrazione. Il Comune, dice il giudice, “avrà l’ondere di vigilare rigorosamente sulle prescrizioni per evitare affollamenti”, inoltre dovrà “incrementeare la vigilanza sulla piazza in orario notturno” per evitare la sosta delle auto. Infine Palazzo Cernezzi, con il supporto di Arpa (Agenzia Regionale per l’Ambiente) dovrà attivare “un monitoraggio acustico prolungato per valutare l’andamento del rumore e il contenimento dello stesso entro i limiti e contemporaneamente controllare che gli esercenti rispettino le prescrizioni”.

“Cosa devo dire? Non ho parole” così Carmine Giuliani portavoce degli esercenti della zona. “Il residente chiedeva le 22, un orario che ci avrebbe penalizzato totalmente. Certo sarà difficile nel fine settimana ma dobbiamo rispettare il provvedimento”. C’è il servizio d’ordine: “Lo organizzeremo ma non possiamo allontanare la gente, possiamo invitarla a abbassare la voce nemmeno la polizia può sgombrare piazze e strade: c’è chi arriva con la funicolare, chi passa, chi si siede sui muretti del lungolago. Una volta in piedi i clienti hanno pure il diritto di rimanere dove voglioni”.

Aveva annunciato licenziamenti nel caso fosse stabilito il coprifuoco: “Sicuramente ridimensioneremo le forze lavorative, ridurremo le ore cercando di tutelare i posti di lavoro. La decisione, d’altronde, è provvisoria noi speriamo di trovare un modo per abbattere il rumore in tutta la piazza”.

Non l’ha presa bene: “Così muore la città turistica, è una decisione discriminatoria, siamo i primi, ora anche altri saranno colpiti. Va bene, il giudice ha concesso un’ora in più ma è un precedente. Oggi è toccato a noi, domani a altri. Faremo ricorso, che devo dire?”.

PER APPROFONDIRE:
COPRIFUOCO IN PIAZZA DE GASPERI, TUTTE LE TAPPE

 

 

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8 Commenti

  1. Ottimo Sig.Carlo lo spieghi lei ai turisti che alle 22.30 devono alzare il posteriore dalla sedia mentre stanno ancora mangiando (nessun luogo turistico fa una boiata del genere.)BELLE FIGURACCE CON IL TURISMO DI TUTTO IL MONDO.
    Non volete i turisti? Non chiamatela cittá turistica perchè fate ridere,alle 23 il coprifuoco bah.
    Ah e comunque può venire il balordo delle 2.00 a urlare e fare schiamazzi ma non per colpa dei bar essendo una via pubblica ci passa CHIUNQUE È UN LUNGO LAGO PANORAMICO MICA SIAMO SUL MONTE BISBINO O NELLA PERIFERIA SCONOSCIUTA DAL GENERE UMANO EH DAI. Poi tutti sti schiamazzi dei clienti io non li ho mai sentiti forse sta Scambiando piazza De Gaspari per lo stadio di San Siro.

  2. Mi sfugge dove io avrei “insinuato inesattezze”
    Non voglio però che lei intenda il mio partecipare a questa discussione come una battaglia contro il turismo e contro le sue attività, ma da cittadino credo (magari a torto) che, soprattutto negli ultimi anni, per tutelare turisti e attività collegate, la pubblica amministrazione abbia “leggermente” perso la giusto e corretta supervisione, a danno però di noi “normali” cittadini, tutto questo discutere mi auguro servirà a migliorare le cose, a suo favore ma anche, e direi soprattutto, di noi cittadini

  3. Sig. Carlo
    Continuo a non capire , sono 3 anni che siamo in causa abbiamo avuto più di 50 controlli e non ci è mai stata notificata una multa per questo non le permetto di insinuare inesattezze !!! Per quanto riguarda i furgoni i camion le macchine le do ragione ma non è un problema mio , io faccio il ristoratore e cerco di fare bene il mio lavoro i vigili invece le posso assicurare che hanno sempre svolto molto bene il loro lavoro ( chieda quante multe fanno a giorno ) ultima e chiudo le ricordo che se in viale geno c’è tanta gente e perché esiste il lago e non certo perché arrivano grazie al mio locale !!

  4. Io transito spesso, soprattutto di giorno, lungo il tratto di viale Geno che da piazza Matteotti arriva in piazza De Gasperi e oltre, e sempre in nome e per conto del vostro turismo, c’è un costante non rispetto delle regole stradali, furgoni e furgoncini di vostri fornitori posteggiati PER ORE, sulla ciclabile o in piazza De Gasperi, oppure immediatamente dopo.
    Evidentemente i vigili non ci sono o quando passano chiudono un occhio.
    Certo, non é appartenente vostra diretta responsabilità, ma é un ulteriore disagio creato dalle vostre attività.
    Questo per dire che ci vogliono chiare regole da rispettare e far rispettare, nessun salvacondotto speciale, a noi che ci alziamo alle 6 o alle 7 ogni mattina della settimana lavorativa e di conseguenza neppure a voi

  5. Egr. Sig. Giuliani, non facciamo finta di non capire, era ovvio il suo alludere alla piazza De Gasperi, piazza che lei insieme agli altri gestori avete in uso esclusivo, comprensibile poi che non ritirerete i tavoli e le sedie ogni sera, e sarà forse lì che, anche a servizio ai tavoli esterni sospeso dopo le 23 si siederanno comunque persone vocianti?
    E di chi sarà la responsabilità del chiasso prodotto da queste persone sedute sulle vostre sedie?

  6. Caro Carlo B.
    Ma quale ricatto !!!! Con che potere posso io fare ordine pubblico ???!! Me lo spieghi lei che sembra avere una risposta intelligente , lo spieghi meglio ai cittadini quando metteranno un cancello all’inizio del viale !!??

  7. Ma qualcuno crede veramente che allo scoccare delle ore 23, come la carrozza diventa zucca, tutti gli avventori di viale geno, in corrispondenza di piazza de gasperi perderanno l’uso della parola, non si siederanno sul muretto che costeggia il lungolando, o sulle panchine, che i turisti scesi dalla funicolare non faranno roccolo prima di andare a nanna e che i miei tanto amati adolescenti non sgaseranno con lo scooter?? E se ciò dovesse accadere la responsabilità sarà solo ed esclusivamente degli esercenti, che oltre al danno, la beffa di dover far star zitto anche il nonno che urla perché è sordo.
    SPEACHLESS

  8. Si può disquisire al massimo sulla mezz’ora magari in più (23:30) ma non sul principio, perché in nome e per contro del “turismo” non si può scaricare sui cittadini, in questo caso residenti in zona, i disagi di schiamazzi fino a notte inoltrata, quando i benefici economici vanno ad una parecchio ristretta cerchia di persone (al titolare soprattutto, e in piccola parte ai lavoratori di quella attività)
    Trovo inoltre al limite del ricatto le parole in cui si “prevede” che se le persone resteranno nella piazza lui nulla potrà …. se sarà così, magari revocare la concessione praticamente esclusiva della piazza? Pensate potrebbe funzionare?

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