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Piazza Roma “liberata” dai pullman. Ma gli autisti fanno muro: “Diventi maxi parcheggio”

Piazza Roma e il parcheggio antistante allo Stadio Sinigaglia sono i due fronti caldi nella dura lotta tutta comasca tra sviluppo turistico e vivibilità quotidiana della città o, in altre parole, del tentativo complicato di trovare un compromesso tra chi Como la visita e chi la vive. Ad accendere gli animi in entrambi i punti della città è l’invasione dei bus turistici.

Con serialità meccanica, in piazza Roma, questi scaricano. sostano, caricano e ripartono, congestionando il traffico e appesantendo l’aria. Con staticità plastica, invece, i bisonti meccanici si abbandonano a una pachidermica sosta selvaggia davanti allo stadio.

Nella settimana passata, la mozione di Vittorio Nessi per una piazza Roma liberata dai bus turistici, approvata in consiglio comunale, potrebbe aprire nuovi scenari per il turismo a quattro ruote in città che tante polemiche genera, sia a Palazzo Cernezzi.

Mediazione trasversale: ok alla mozione, via i bus turistici da piazza Roma. Rapinese attacca 

Nel dibattito sui pullman turistici ben dentro la Ztl, raramente però vengono inclusi gli operatori turistici che portano i visitatori in città.
Per capire esattamente come questa dovrebbe cambiare per accomodare i nuovi flussi turistici, specie su quattro ruote, abbiamo quindi parlato con tre ditte di trasporti che operano sul territorio lariano.

Per Diego Discacciati, amministratore unico dell’omonima ditta, il grande problema di Como sono i bus stranieri che non prestano attenzione ai divieti e alle limitazioni, specie in piazza Roma. “Servono controlli più frequenti su chi si ferma ben oltre il limite dei 15 minuti senza sapere che quella è solo una zona di carico e scarico – dice Discacciati –  Inoltre i tre posti disponibili nella zona dello stadio sono davvero troppo pochi”. Il sovraffollamento, ci spiega il titolare, crea situazioni di scarsa sicurezza per i viaggiatori: “Se i posti sono presi dobbiamo parcheggiare in seconda fila, scaricando i passeggeri ed esponendoli a dei rischi”.

Per risolvere gli ormai proverbiali assembramenti di torpedoni turistici, secondo Discacciati, è indispensabile ripensare piazza Roma. “Da semplice parcheggio la piazza dovrebbe diventare un vero e proprio hub per i bus, un punto di interscambio. Questo se vogliamo una città turistica di alto livello. Altrimenti teniamoci quello che abbiamo”.

Anche per Claudio Gaffuri, amministratore della ditta di trasporti che ne porta il nome, piazza Roma è fondamentale per poter offrire un servizio di livello.

“La piazza è perfetta. È nel cuore della città, con tutto a portata di mano. Spesso però i veicoli devono rimanere in sosta con il motore acceso per far funzionare l’aria condizionata – spiega il titolare, rendendosi conto del disagio che il traffico di mezzi può arrecare ai residenti – Servono però più parcheggi. Al momento siamo molto penalizzati. Piazza Matteotti è presa dai bus di linea. C’è un posteggio vicino alla stazione di San Giovanni e poi a Muggiò e Tavernola. Di questo passo saremo costretti a parcheggiare nei boschi”.

Per Gaffuri la soluzione ideale è, in realtà, una formula già sperimentata tempo fa: “Potremmo posteggiare lungo le mura, vicino a Porta Torre, raggiungibile tramite una corsia preferenziale dal lago.  Lì non si inquinava, non si intasava”.

Secondo Fabio Carnelli di Autonoleggio Carnelli, il problema degli stalli mancanti in città potrebbe essere risolto istituendo delle zone di attesa dedicate che decongestionino piazza Roma e l’area dello stadio.

“Il problema è semplicemente nella mancanza di spazio. Spesso, mentre aspettiamo di recuperare i passeggeri dobbiamo fare il giro della città più volte Si potrebbe anche pensare di fermarsi all’altezza della Napoleona e portare i turisti in centro con delle navette”.

A detta dei tre gestori, nonostante i tanti spunti per migliorare la qualità del servizio turistico e il vivere dei cittadini, la feroce competizione all’interno del settore rende impossibile sottoporre delle soluzioni all’amministrazione comunale in maniera unitaria.

“La concorrenza è spietata. Ci si fa la guerra – spiega Carnelli – ognuno guarda il suo ed è quasi impossibile avanzare delle richieste condivise”.

L’articolo che hai appena letto è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

6 Commenti

  1. Piazza Roma è già una sorta i vicolo cieco: farla diventare hub dei bus significa condannarla a inquinamento, traffico, rumore.

    Meglio un luogo leggermente più decentrato, più aperto, etcc.. tipo il piazzale della stazione San Giovanni che potrebbe essere riorganizzato in tal senso.

  2. Perché non parlarne con il privato proprietario della ex-Danzas? Al piano terra un’area sosta bus turistici, al primo (e magari secondo) piano autosilo, sopra un piano di uffici e poi sopra ancora un albergo 2-3 stelle. Data la pendenza del terreno, un edificio di 4-5 piani non avrebbe un grande impatto, e darebbe un futuro ad un’area attualmente pascolo di pantegane e simili.

  3. da Piazza Roma si potrebbe portare i parcheggi per autobus turistici in Piazza del Popolo lato ferrovia dietro ai bus turistici Togliendo una decina di stalli di parcheggio per auto

  4. il grande parcheggio prima della stazione san giovanni si presterebbe perfettamente alla sosta dei grandi mezzi turistici, magari con tariffe agevolate già che ci siamo.
    ma dire che piazza roma dovrebbe diventare un grande hub per l’arrivo dei turisti mi pare assurdo. una piazza centralissima non può essere solo uno snodo per i bus, si tratta di uno dei pochi teorici polmoni verdi del centro città, con palazzi anche di pregio. per i bus si possono trovare aree meno centrali

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