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Quel pasticciaccio brutto della ciclabile. Il Comune: “Intero progetto da riapprovare”

In principio fu protesta, solita, genetica. Una ciclabile (Cernobbio-Camerlata), cinque lotti, un certo numero di posti auto (93 secondo il Comune, 180 secondo Confesercenti) da cancellare e rigenerare altrove. Una classicissima per Como: se parli di parcheggi partono i forconi (virtuali, s’intende).

La dorsale urbana Via dei Pellegrini” è un maxi progetto di mobilità sostenibile finanziato (Europa-Regione) ai tempi della giunta Lucini con 2milioni e 714mila euro e approvato (all’unanimità) dall’esecutivo Landriscina il 23 novembre 2017.

Cinque lotti, lavori da ultimare entro il 2020, come previsto dal bando che ha finanziato l’opera. E’ stata la seconda tranche a scatenare le tensioni. Cioè il percorso “Città Murata – FN Como Borghi – Piazzale Monte Santo e Itinerario Circonvallazione del Centro Storico”.

La delibera approvata dalla giunta è esplicita: “(…) per il Lotto 2 verranno compensati in zona i 93 posti auto soppressi lungo le vie Mentana, Magenta, Anzani e Leoni per la realizzazione della dorsale ciclabile”.

Non è bastato. A gamba tesissima è intervenuta Confesercenti. “Il Comune di Como vuole ammazzare il Mercato coperto di Como – accusa  il presidente  Claudio Casartelli – chiediamo di bloccare immediatamente il progetto. Una follia di dimensioni galattiche – aggiunge – che produrrà la perdita di tutti quei clienti che lasciano l’auto in via Mentana giusto il tempo di fare la spes”. Insomma, una difesa tout-court degli esercenti del mercato coperto.

Non è bastato nemmeno l’intervento dell’assessore ai Lavori Pubblici, Vincenzo Bella: Bella smentisce Confesercenti: “Posti auto? 93, non 180. Allo studio percorso alternativo”.

Né una dura, quanto anomala, replica del sindaco: Landriscina come non lo conosci: “Casartelli è in campagna elettorale permanente”.

La cronistoria, in sintesi è questa, poi per tutti gli approfondimenti meglio andare qui.

Oggi un nuovo capitolo segnala grandi incertezze sul progetto. Una nota di Palazzo Cernezzi, racconta problemi di cui fino a oggi quasi nessuno era a conoscenza.

“Durante la seduta odierna della giunta comunale è stata fornita un’informativa sullo stato di avanzamento della realizzazione della pista ciclabile Dorsale dei pellegrini”, si legge

In particolare poi, evidenzia il documento: “Il lotto 1 che interessa viale Masia e sarebbe dovuto andare in esecuzione in questo periodo, subirà un rinvio di alcuni mesi a causa di un intoppo procedurale legato a sopraggiunte norme sugli appalti e al fatto che la Regione, di conseguenza, ha chiesto una nuova approvazione dell’intero progetto definitivo (cinque lotti) e non solo del lotto in corso di aggiudicazione”. Insomma, mica poco, considerando che come prevede il bando di finanziamento i lavori devono essere conclusi entro il 2020. In termini cantieristici una data equivalente a dopodomani.

“Per questa ragione la realizzazione – proseguono da Palazzo – del primo lotto seguirà la chiusura della conferenza dei servizi (circa due settimane), la validazione e la nuova approvazione dell’esecutivo, e il nuovo appalto delle opere”.

Quindi parola all’assessore: “Dovremo – dice Bella – cercare di recuperare il prima possibile il tempo perduto in quanto l’opera è importante per la viabilità ciclabile e soprattutto per la sistemazione dell’attraversamento pedonale di Santa Caterina. Dei successivi lotti è prioritaria per la giunta la realizzazione del lotto di collegamento tra piazzale Monte Santo e l’autosilo Valmulini, nella riqualificazione dell’ex caserma De Cristoforis con l’inserimento di uffici pubblici statali. Un altro lotto su cui la giunta ha posto particolare attenzione è quello che interessa la via Mentana: è stato chiesto di rivisitare il progetto nel passaggio dal livello definitivo al livello esecutivo, salvaguardando il più possibile gli stalli di sosta esistenti”.

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Un commento

  1. “ ……. la giunta ha posto particolare attenzione è quello che interessa la via Mentana: è stato chiesto di rivisitare il progetto nel passaggio dal livello definitivo al livello esecutivo, salvaguardando il più possibile gli stalli di sosta esistenti”.
    Vorrei capire come in Via Mentana, con due marciapiedi larghi un metro o poco più, una strada ad unica corsia neppure larga, si riesca a salvaguardare gli stalli di sosta esistenti e fare pure una pista ciclabile, che deve essere larga ALMENO 150 cm.
    É l’ennesimo procrastinare di questa giunta, che porterà a perdere il finanziamento e a non avere nulla.
    Chioso, ripetendo l’epitaffio scritto da Sergio Gaddi a questa giunta
    “La tristezza, la loro bandiera. Il nulla, il loro risultato. L’incapacità, la loro patente.”

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