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Resistere per esistere: lotta dura dei negozianti contro l’isolamento di piazza Roma

Chi sceglie piazza Roma per farne culla della propria attività commerciale sembra dover cominciare un percorso in salita, con la parola “sfida” bene in mente.

C’è chi raccoglie il guanto per poi rinunciare, come Elena, la titolare del negozio di souvenir pronto a chiudere, e la cui storia è raccontata nella pagina precedente.C’è chi, però, sta vincendo la maledizione della piazza, tagliata fuori da gran parte dei flussi del centro storico, e resiliente, non getta la spugna.

Per Matteo Croci, 32, e Fulvia Garetto, 31, i due gestori del bar “Just Art Cafè” gli ultimi cinque anni hanno esattamente il sapore di una vittoria conquistata con fatica, nonostante premesse ben diverse.

“Abbiamo aperto nel 2014, dopo l’inclusione della piazza nella Ztl e l’abbiamo vista cambiare – spiega Matteo – per fortuna siamo riusciti a costruirci una nostra clientela fatta di professionisti che lavorano in centro. Qualche cliente arriva anche dai bus. Ma per il resto piazza Roma è lasciata a se stessa”.

Per i due giovani imprenditori, l’area è al centro di un progetto fallimentare che andrebbe rivisto, come tutto ciò che non porta gli effetti desiderati.

“Basterebbe poco per riattivare il flusso di persone – dice Matteo che vede nella piazza un contenitore lasciato, al momento, vuoto – perché non mettere i parcheggi dei residenti vuoti durante il giorno a disposizione di chi ha bisogno di posteggiare?”.

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La sconfitta di Roma: dopo solo sei mesi chiude il negozio di souvenir della piazza

“Sarebbe un ottimo parcheggio di servizio, il più comodo del centro – continua Fulvia, commentando la mozione approvata in consiglio comunale per bandire i bus turistici – se dovessero però levare gli autobus, sarebbe davvero la fine”.

Poco distante, il ristorante di Isa Eshref, originario del Kosovo, un passato da maître allo Swiss Diamond Hotel di Lugano, è un’altra storia di successo, contro ogni aspettativa.

“Ho aperto qui perché vedevo del potenziale in piazza Roma e volevo darle un nuovo impulso” spiega il titolare, che non resiste a definire il luogo “morto”, in cui però è riuscito a far fiorire un ristorante (il “Piazza Roma” appunto) decisamente ambito da locali e turisti.

“Lavoro bene grazie ai tanti clienti stranieri che ci scoprono su internet. Siamo infatti tra i primi ristoranti di Como su Tripadvisor. Ma non dipende certo dalla posizione. Piazza Roma potrebbe essere un vero gioiello, è uno degli angoli più belli della città. Invece, specie la sera, è buia e deserta”.

L’articolo che hai appena letto è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.

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Un commento

  1. Hanno ragione i gestori dei due locali, l’idea di usare gli spazi gialli di giorno come parcheggio è buona..loro ci mettono professionalità, però dopo l’aperitivo del bar, la piazza si ammoscia..un po’ più di illuminazione dall’altro lato aiuterebbe per la sicurezza..

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