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La nemesi di Magatti: foto polemiche di rifiuti in centro. Sagace contro-ironia di Galli

“La mini rivoluzione promossa? Nì”.

Sfoggia una diplomazia ottocentesca l’assessore all’Ecologia Marco Galli, titolare dell’area “rifiuti e dintorni” dal primo luglio scorso, dopo aver ereditato la delega da Simona Rossotti. Oggi, assieme a Roberto Martinelli di Aprica, Galli ha annunciato la proroga fino a fine anno della sperimentazione introdotta la scorsa estate per la raccolta di sacchi e contenitori in centro storico e a cascata nelle zone di via Borgovico e di Como Sud (qui tutti i dettagli che resteranno i vigore).

A 3 mesi di distanza, nessuno si spinge palesemente a dire che l’operazione “salva aperitivo” ha funzionato. Qualche problema ancora c’è, ma nella sostanza la novità sembra ormai essere in buona parte assimilata da cittadini e attività.

“Ho risposto nì perché un giudizio definitivo si potrà dare soltanto fra 3 mesi – commenta Galli – Di sicuro, dopo qualche problema iniziale, le cose sono migliorate. Ma per avere un quadro ancora più completo e definito, nei prossimi mesi incontrerà tutte le assemblee di zona dei vari quartieri per raccogliere le voci e le opinioni dei cittadini. E poi faremo un’altra indagine tramite questionari per avere ulteriori dati sulla soddisfazione rispetto al servizio”.

Rispetto all’estate appena trascorsa, anche Martinelli ha comunque evidenziato che “qualcuno all’inizio si è trovato a disagio per i nuovi orari di raccolta in centro e noi abbiamo cercato di modificare i percorsi e migliorare il servizio. Qualcuno si dimentica ancora di esporre o ritirare il bidone. Ma da fine agosto non si sono più verificate segnalazioni particolari. Per essere che abbiamo operato nel pieno della stagione turistica – ha chiuso Martinelli – siamo abbastanza contenti, non rileviamo particolari criticità”.

Ironia della sorte, tramite Instagram è stato l’ex assessore all’Ambiente, Bruno Magatti, a punzecchiare Galli con una serie di foto e post di sacchi in centro all’ora della colazione.

Sagace la risposta (ironica) di Galli: “Si è vero – ha affermato con humour ficcante – Prima era l’aperitivo, ora la colazione. Vorrei rassicurare tutti che per il 2019 disturberemo il pranzo”.

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Un commento

  1. È’ fa pure del sarcasmo tanto a lui cosa gli frega se le persone questa estate hanno dovuto dormire con le finestre chiuse per la puzza che entrava in casa? Certo meglio salvare gli aperitivi che i cittadini obbligati a tapparsi in casa per gli odori molesti! Ma lo Sa il sig. Assessore che qualcuno potrebbe andare in procura e denunciarlo per odori molesti?

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