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Rondi-furia, lettera indignata di un mattatore: “Noi e i turisti, abbandonati da un bus a Ferragosto”

Inutile ri-raccontarlo, cercare altri perimetri, altre parole. In effetti è inutile presentarlo e basta: Giuseppe Beppe Rondinelli sanno tutti chi è.

Ma in una recente occasione abbiamo scritto questo, giusto per introdurlo:

Conduttore, uomo-radio (direttore artistico di Studiovivo e poi CiaoComo), giornalista, Dj.

Animatore. Non nel senso del villaggio-vacanza-all-inclusivenel senso che mettilo davanti a un microfono, scansati e impara. Organizzatore di eventi, pensiero fino, battuta sempre geniale, sapidissima. Voce splendida.

Inutile dire chi è: ma, sai mai, le giovani generazioni potrebbero (anche no) aver bisogno di una rinfrescata.

L’occasione, di cui sopra, fu questa:

Bando Eventi e artisti di strada, la versione del Rondi: “In giuria? Un esperto di vita all’addiaccio” 

Bene, siccome Beppe non è uno che le cose le media (vivaddio: ve ne fossero milioni di saggi e ragionevoli e non istituzionalizzati Beppe) ecco che oggi racconta il disastro di un servizio pubblico.

Vuoi andare a Menaggio? Vuoi evitare battello e aliscafo per non farti il codone turistico? Vuoi prendere il bus? Auguroni. Ecco il racconto:

Se ancora ci fosse bisogno di dimostrare quanto la nostra città sia totalmente inadatta e impreparata a accogliere degnamente i sempre più numerosi turisti che affollano le nostre strade ormai in ogni periodo dell’anno, oggi posso testimoniare personalmente un episodio ai limiti del grottesco.

Opto per questa bella giornata di ferragosto per una gita con degli amici a Menaggio, servendomi dei bus della nostrana Asf. Sono le 12.30 e dopo essermi rivolto a ben tre rivendite di biglietti del centro storico, due delle quali chiuse e un’altra sprovvista dei rari tagliandi, mi reco alla distante biglietteria di piazza Matteotti.

Trovo chiusa anche quella e leggo che la riapertura è prevista per le 14. Torno così alla fermata di Lungo Lario Trento, quella vicino alla Navigazione Laghi. Il bus previsto per le 14.21 arriva con un ritardo di circa un quarto d’ora e con noi alla pensilina c’è una decina di turisti stranieri con zaini in spalla e valigie in mano.

Il bus passa davanti a noi a velocità a dir poco da autodromo e noncurante di noi sotto il sole, senza nemmeno accostare, sfreccia via saltando la fermata, impossibile fare anche un solo cenno.

Lo sguardo incredulo e stranito dei turisti l’ho anche ritratto in questa foto.

Ma il meglio doveva ancora arrivare, perché tornato alla biglietteria per protestare circa l’accaduto, mi viene risposto che la colpa era nostra perché per farlo fermare “Avreste dovuto tirar fuori la manina e segnalare all’autista che doveva fermarsi”.

Ma come? Eravamo lì in più di dieci con bagagli al seguito, in una fermata centralissima, sotto la pensilina. E poi a quella velocità non ce ne ha dato manco il tempo. Questo va ad aggiungersi che il prossimo mezzo sarebbe passato un’ora dopo, in una giornata di punta estiva in cui la premiata ditta appaltatrice dei nostri mezzi pubblici aveva deciso di eliminare la stragrande maggioranza di linee e corse. Benvenuti a tutti nella città dell’inefficienza e del menefreghisno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

10 Commenti

  1. Ho purtroppo notato, troppo spesso, che gli autisti del bus sono impegnati a chattare con il telefonino mentre guidano….dunque magari non si fermano perchè si stanno facendo i fatti loro. Doppia vergogna da ritiro immediato della patente! Solidarizzo con Beppe e gli mando un saluto che spero ” lo corrobori” ?

  2. Caro Beppe ??hai fatto benissimo, ora attendiamo risposta dei vertici ASF, l’ autista ha l’ Obbligo di rallentare ad ogni fermata, direi di più fermarsi (in Ticino ed altre città si comportano così), scandaloso orario agostano con migliaia di turisti e comaschi a casa. Visto poi che ASF è una partecipata dal Comune gradirei che Sindaco e Giunta intervengano, non parliamo di ferie, quanti dipendenti di ASF negli uffici? Si vedono spesso tre dicasi tre persone a fare la conta. Credo che ci sia anche un “appalto” sospeso e che ASF sia in prorogatio, se la redazione di COMOZERO potrebbe approfondire sarebbe interessante. Siamo da “terzo mondo” (con rispetto del Terzo mondo). Un indagine su ASF andrebbe fatta e approfondita. Non puoi tenere in una Città turistica ad Agosto orari “aberranti”.
    Baci e Abbracci ?
    Davide Fent
    @davidefent

  3. Fantastici commenti.. Perché ora la fermata è a richiesta dell’autista.. State lì, prima o poi uno si ferma..

  4. Ridicolo l’accaduto ma assolutamente ridicola la giustificazione data dal personale Asf. Alle fermata ci si ferma e se non fosse così sempre, ci dovrebbe essere un cartello molto ben visibile con scritto “fare cenno all’autista di fermarsi” in italiano e in inglese. Non mi sembra che ci sia.
    In ogni caso, sia l’autista sia il personale hanno dei responsabili. Mi.piacerebbe sapere cosa ne pensano il Presidente e il Direttore Generale Asf. Sono anche loro convinti, come il personale della biglietteria, che siano responsabili i viaggiatori dell’accaduto?

  5. Se è una fermata….ci si ferma o almeno si rallenta in attesa di un cenno. Soprattutto se è un servizio pubblico ai fini turistici. Se vedo una persona vicino alle strisce pedonali rallento o guardo in fronte per sapere se vuole attraversare???!!! Suvvia sig.ra Corti spero che la sua affermazione sia frutto delle libagioni ferragostane altrimenti lei diventa parte della vergogna e della pochezza comaschi !
    Ps. Menaggio e le sue limpide acque sono splendidi ed accoglienti 😉

  6. Beppe ha ragione, se l’autista sa di avere la fermata un minimo deve rallentare. Poi oggi tutti agitano la mano x attirare la sua attenzione..non sia mai che stesse facendo una diretta Facebook..

  7. Ma perché non basta più mettersi sotto una pensilina della fermata in più di dieci con le valigie e gli zaini per far fermare un bus? Bisogna scriverselo in fronte? E come si fa a segnalarsi se il bus sfreccia alla velocità della luce? Magari bisognava invocare l’intervento di Superman…

    1. Il numero dei vigili del fuoco era 115 ma adesso si chiama il numero unico per le emergenze 112 anche in caso di incendio, giusto?

    2. Sig.ra Corti, oramai i suoi commenti fuori luogo non si contano più. Qui e sul noto quotidiano on line sprizza continuamente perle di saggezza. Ma non va mai in ferie?

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