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San Francesco, i senzatetto, le spranghe. Alida cambia tutto: “Paura? Sì, ma dei residenti”

Questa mattina i residenti di via Mentana si sono svegliati con la visione di un cartello dai toni minacciosi appeso alla saracinesca di una delle entrate del Mercato Coperto. 

Il messaggio di un autore anonimo, firmatosi “I residenti di via Mentana”, intimava all’amministrazione comunale di risolvere la situazione dei senza fissa dimora, promettendo, altrimenti, di passare a soluzioni violente.

Alida Franchi, giovane comasca, già collaboratrice di Ecoinformazioni, passando da via Mentana per visitare la mostra Miniartextil ha potuto notare il messaggio ed è ricorsa a Facebook per commentare l’accaduto, ribaltando la prospettiva con lettura alternativa della vicenda.

A proposito di san Francesco, io capisco (emotivamente se non concretamente) l’esasperazione e la naturale tensione che deriva da una condivisione di spazi pubblici tra chi una casa, di proprietà o d’affitto, ce l’ha e chi, invece, no e – sorpresa – cerca di sopravvivere come può. Ci mancherebbe. Non vi sto certo a dire che la situazione sia facile da gestire, anche perché il “convitato di pietra” è un altro, ben noto. Però oggi per attraversare la mostra ho attraversato via Mentana e, sinceramente, avevo un po’ paura. Non per gli “infestatori”, o perlomeno non a causa loro. Per i residenti. Non tutti: “solo” quelli nascosti dietro uno striscione feroce e delirante. Non so chi si nasconda dietro quelle parole di odio, ma questa è la c. d. umanità da temere. E da trasformare, alla svelta.

“Lo striscione mi ha fatto rimanere agghiacciata – racconta Alida a ComoZero – sono tornata a Como dopo qualche mese in Norvegia dove ho lavorato come guida turistica e ho notato come i toni in città non siano cambiati. Almeno in passato messaggi del genere non sono mai stati utilizzati. Passando per via Mentana non potuto che pensare che nella zona c’è gente cattiva che vuole fare del male a persone che non hanno altre alternative se non dormire per strada”.

Secondo Alida, è difficile che succeda davvero qualcosa (“Si tratta sicuramente dei soliti leoni da tastiera” commenta la giovane) ma ammette: “Se fossi un residente di via Mentana, dopo aver letto un messaggio scritto a nome di tutti ma che sono sicura non rappresenti alcun gruppo, sarei estremamente preoccupata di vivere fianco a fianco con chi che pur avendo un tetto sulla testa si sente autorizzato a scrivere certe cose”. 

“Capisco il disagio di chi vive nella zona. Si tratta di una situazione scomoda che però è un aspetto dell’amministrazione locale che non si vuole affrontare e un capro espiatorio serve sempre. I senza fissa dimora sono lì da mesi” conclude Alida.

A poche ore dalla comparsa del cartello in via Mentana, anche Rifondazione Comunista interviene con una nota stampa in merito:

Che Como sia da sempre una città vecchia, di destra ed intollerante è un dato di fatto ma un cartello come questo è veramente troppo.

Qui ci sono minacce inaccettabili che se anche solo lontanamente qualcuno pensasse di mettere in pratica sarebbero il lasciapassare per un clima di terrore degno degli Stati Uniti al tempo del Ku Klux Klan.

Agli autori di questo cartello delirante sfugge quale sia la reale e titanica resposabilità dell’amminiztrazione comunale comasca, ovvero non quella di “non mandare le forze dell’ordine con gli idranti” come ivoca lo scritto di cui sopra, bensì qualla di essersi SEMPRE rifiutata di aprire un vero e proprio dormitorio in maniera tale da dare una vita dignitosa a chi non ha fissa dimora (migranti e non) e contemporaneamente non crerare tensioni con commercianti e residenti.

La giunta Landriscina a forte trazione leghista però da questo punto di vista non ci sente minimamente e continua, volontariamente, a lasciare le persone in strada dando l’impressione che le “tensioni” ed il problema di ordine pubblico li auspichi per garantirsi una perenne campagna elettorale basata su intolleranza e razzismo.

Si apra immediatamente un dormitorio permanete e si eviti così di trasformare la nostra città in un’arena da combattitmento.
Si facciano inoltre seri controlli per arrivare agli autori di questo cartello per procedere e perseguendli penalmente.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

2 Commenti

  1. Gentile signora, se vuole incidere realmente non si limiti alle sterili chiacchiere sui social, si candidi e se votata, faccia le sue battaglie nelle istituzioni,non è la prima e non sarà neanche l’ultima, e tanti auguri!

  2. Ma il ben noto “convitato di pietra” chi sarebbe? Renzi che ha barattato con la UE le sue mance elettorali con l’apertura dei porti, causa tra l’altro del ben noto accampamento sotto la stazione di qualche anno fa? La UE che scarica su Italia e Grecia l’accoglienza dei migranti economici? O chi ha in mente di preciso la signora?
    Non capisco.

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