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Scatoloni, parcheggi e valanghe di dubbi. Butti, i residenti e il progetto ex-Lechler

Avevamo già  ampiamente anticipato i dettagli del progetto che, se approvato in Giunta comunale, potrebbe cambiare il volto di Ponte Chiasso, attraverso il rimodellamento delle aree ex-Lechler ed ex-Albarelli: 80mila metri quadrati di superficie attualmente lasciati a loro stessi.

Ieri sera, all’Oratorio di Ponte Chiasso, i progettisti incaricati dai privati proprietari dei lotti hanno presentato, insieme all’assessore all’Urbanistica e Riqualificazione Urbana, Marco Butti, il progetto preliminare per l’area, davanti a una sala gremita di residenti – perlopiù preoccupati dell’impatto che il progetto potrebbe avere sulla loro quotidianità – e qualche consigliere comunale d’opposizione.

Ferrovie, stazioni, triage

L’area vede la linea ferroviaria Milano-Chiasso correre attraverso i lotti ex-Lechler ex-Albarelli. Attualmente, lo Stato italiano ha investito circa 40 milioni di euro per la messa in sicurezza della linea e il raddoppiamento della lunghezza dei treni trans-frontalieri.

L’aumento di flusso dovrebbe sincronizzarsi con la costruzione di un’area di interscambio ferroviario nel lotto ex-Lechler, collegata alla stazione ferroviaria di Chiasso: una sorta di stazione internazionale dove i viaggiatori potranno salire a bordo della linea Milano-Chiasso dal territorio italiano.

Sempre sull’area Lechler, un’area di accesso ai mezzi di soccorso potrebbe inoltre migliorare significativamente la sicurezza della galleria di Monte Olimpino 2 e anche per via Bellinzona sono previsti interventi quali la creazione di una zona 30 che renderebbe fluida la circolazione.

Migliaia di parcheggi

I progettisti presenti hanno definito Ponte Chiasso come affetta da “uno spasmodico bisogno di parcheggio”. Il disegno preliminare prevede un totale di 1.400 posti auto, tra pubblico e privato. Non è stato definito se i parcheggi pubblici sarebbero gratuiti o a pagamento.

Aree commerciali: “Il mercato ci darà ragione”

Uno dei punti più critici della proposta preliminare è la costruzione di unità commerciali nei siti dismessi.

Si è parlato di quattro “scatole”, strutture commerciali di grandi dimensioni tra i 2.500 e i 3.000 mq, che dovrebbero ospitare attività non alimentari, ad eccezione di un punto vendita Esselunga nell’ex area Lechler. È anche previsto il recupero dell’ex Caserma della Guardia di Finanza.

La sfida, secondo i tecnici, sarà mettere le nuove unità da costruire e le strutture già esistenti a sistema. I responsabili del progetto si dicono fiduciosi che il mercato “darà ragione” ai costruttori, una volta che gli acquirenti si insedieranno nelle strutture.

La reazione degli abitanti

Al termine della presentazione, diversi residenti di Ponte Chiasso hanno preso parola.

Alcuni, pochi, hanno espresso sostegno per il progetto. Altri, molti, sono rimasti perplessi dalla magnitudine dei lavori, dalla scarsità dei parcheggi pianificati, dall’assenza di peso socio-culturale del progetto.

Pubblichiamo qui sotto qualche accorato intervento di chi vive il quartiere tutti i giorni.

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