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Scuola di via Perti, chiusura o restauro? Corengia: “L’edificio è a pezzi, decisione a breve”

Il tam-tam tra i genitori è partito. C’è aria di mobilitazione e certamente un gruppo si presenterà martedì sera in consiglio comunale.

Che le condizioni della scuola di via Perti siano drammatiche non è notizia di oggi. Il vento di un mese e mezzo fa ha distrutto alcune vetrate, per problemi al tetto è dovuta intervenire l’edilizia acrobatica e le lezioni, da tempo, si svolgono solo in alcune aree data l’impraticabilità di alcuni spazi.

Ph: Pozzoni

Così la voce che l’istituto sia avviato alla chiusura circola da qualche tempo. “E’ una possibilità ma non una certezza”, spiega l’assessore ai Servizi Scolastici, Angela Corengia che con il collega Vincenzo Bella, Lavori Pubblici, sta avviando un maxi piano di intervento su tutte le scuole cittadine.

“La situazione in via Perti – dice Corengia – è effettivamente drammatica. Stiamo studiando un intervento definitivo e molto costoso per tutti i plessi scolastici (in via Giussani, per esempio, partirà un cantiere da un milione di euro, Ndr) perché non si possono più mettere pezze, è necessario ripristinare interamente gli edifici”.

Tornando a via Perti: “Stiamo valutando se chiudere o restaurare integralmente. Nel caso della seconda opzione non tutti i cantieri si possono fare d’estate quindi non è escluso che i bambini debbano traslocare temporaneamente in altre strutture”.

Quando la decisione? “Abbiamo già incontrato tutti i dirigenti scolastici. Non appena sarà chiuso l’intero piano di intervento, non è semplice dobbiamo anche attenerci ai verbali di Ats,  avremo scelte e date, , voglio rassicurare le famiglie, saranno le prime a essere coinvolte e informate”.

Un peccato però si decidesse la chiusura, si tratta della scuola storica del centro città. “Vero ma è anche vero che vedo i bambini arrivare sempre in auto. Non è oiù la scuola della città murata dove tutti vanno a piedi, purtroppo. Negli anni, più in centro che in periferia, molti servizi pedibus sono falliti anche se vorrei rilanciarli. Bisogna fare i conti con la realtà, a volte.

 

 

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9 Commenti

  1. Le tende dell’asilo Sant’Elia, la “messa in sicurezza” degli impianti ex Como Nuoto, la cattiva manutenzione delle piante di viale Varese, la scuola di via Perti ecc.ecc.; i nostri eroi arrivano sempre dopo, sempre molto dopo, a volte non ci arrivano neppure.
    Il “buon” Sindaco aveva detto nella famosa intervista alla televisione locale che la sua Giunta era concentrata sulla gestione ordinaria….È la cosa più importante…..Così vuole la “gente”….
    Stiamo vedendo i risultati.
    Da rimanere a bocca aperta!

  2. Xché chi arriva in auto dalla periferia non puó accedere ad una scuola storica del centro città??!! E alla quale, tra l’altro, si può accedere senza passare da zone ztl!!!!

  3. Io mi chiederei perchè prima via Giussani e non via Perti. Residenze particolari vicine ?
    Oppure solo una mera politica dei numeri ?
    Preferenze strutturali ?
    Cemento o pietra di Moltrasio ?
    Via Perti messa male ?
    Strutturalmente parlando … Facciamo delle verifiche tra cemento/ferro (se c’è ) e stabile di via Perti e vediamo chi è messo meglio

  4. Quante falsità…. Le macchine che giungono per portare e prendere i propri figli sono una percentuale bassissima forse non si arriva neanche al 20%, dal momento che verranno smistati gli alunni presso le altre strutture allora si che le vetture passeranno dal 20 a 80% creando un caos maggiore in orari già fortemente congestionati!! ! E poi non sono già stati stanziati 100.000 € per lavori? mi risulta che alcuni di questi siano già stati eseguiti, es: finestre, infissi e altro….. Perché sono stati stanziati ingenti soldi per la scuola di via Giussani e non vengono stanziati per l’unica e storica scuola del centro? Vorrei ricordare che le fette di Salame sugli occhi sono rimasti in pochi ad averle, il cittadino non è stupido e la maggior parte di noi è ancora in grado di fare 2+2!!

  5. Come al solito si arriva all’ultimo momento. Le solite bugie tra l’altro. Ci saranno circa 15/20 auto, contro circa 120/130 bambini, sono di più le bociclette. I pedibus sono stati chiusi dal Comune, perchè non c’erano soldi per le assicurazioni (ho ancora la casacca dei 2 anni in cui ero volontario). E alle famiglie quando diremo della chiusura? A settembre? Il primo giorno quando troveranno il portone chiuso? Vi faccio presente che il problema della Scuola Perti per il prossimo anno è l’elevato numero di iscrizioni che obbligherebbe a raddoppiare le sezioni, con un secondo piano chiuso da anni a causa di inagibilità dei servizi igienici. Risolvibile con 30/40 mila euro
    La mascheratura è che la scuola attira per la posizione, verrà venduta per farne un albergo come il resto di Palazzo Cernezzi? Ancora si vuole punire chi compra casa in centro togliendone i servizi? Questi non ricordano che vengono votati dai residenti, mica dai turisti.

    1. “La mascheratura è che la scuola attira per la posizione, verrà venduta per farne un albergo come il resto di Palazzo Cernezzi?”.
      Voglio vedere come giustificheranno il grandioso progetto sulla Ticosa, considerando che ci sono praticamente tutte le scuole che cadono a pezzi e centinaia di case comunali sfitte perché non a norma; e la risposta è sempre la stessa, ovvero che mancano i soldi.

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