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Si sono tanto amati (Ada&Ale), Terragni che non deve morire, alberi addio in viale Varese. Esce ComoZero settimanale

E’ venerdì 17, accidenti.

L’eptacaidecafobia (dal greco ἑπτακαίδεκα “diciassette” e φόβος phóbos, “paura”) è la paura del numero 17.

COMOZERO SETTIMANALE E DOVE TROVARLO: LA MAPPA DELLA DISTRIBUZIONE

Il numero 17, in particolare abbinato al giorno venerdì, è ritenuto particolarmente sfortunato in Italia e altri paesi di origine greco-latina. Esistono diversi pregiudizi legati a esso, principalmente legati alla cultura popolare e alla superstizione. Una simile situazione si ritrova nei paesi anglosassoni nei confronti del numero 13 (triscaidecafobia).

Quante ne sappiamo? Ma no, sappiamo niente: merito di Wikipedia, noi avevamo solo ricordi vaghi, liceali.

Che siate di rito italico o anglosassone conta poco perché oggi esce ComoZero Settimanale, quindi la fortuna vi bacia, amici cari.

Dunque, con una copertina dedicata al caso politico del decennio – l’addio tra Ada Mantovani e Alessandro Rapinese (ne parliamo tra poco) – concentriamo le prime pagine sulla nobiltà assoluta e dimenticata (quantomeno da politica e turismo) di Giuseppe Terragni. E lo facciamo bene.

Terragni, tornando a Wikipedia: “E stato un architetto italiano, considerato il massimo esponente del razionalismo italiano”.

Non bastasse, ecco la Treccani: “E’ stato uno tra i più importanti rappresentanti dell’architettura moderna in Italia”.

Ma no, niente, in città lo nominiamo, dibattiamo sul Casa del Fascio (Ex o no? Secondo noi no) sorridiamo degli studenti di tutto il mondo che si siedono a misurare, schizzare, intercettare in piazza del Popolo.

Poi non ricordiamo che esiste un immenso, meraviglioso archivio Terragni che dovrebbe essere patrimonio dell’umanità. Ne parliamo con il pronipote di Giuseppe, Attilio, in quattro pagine di cui siamo davvero fieri.

Torniamo alla copertina, dopo la faida sulla questione dormitorio (qui tutte le cronache) ampia intervista a Ada Mantovani circa l’addio, senza possibilità di ritorno, a Alessandro Rapinese.

Como non è una città per le bici. Che le usiate per allenarvi o per andare a comprare carciofi e pane, ecco, girare per le strade cittadine è una scommessa sulla sopravvivenza. Ma seriamente.

Lo sapevate? La Ticosa sarà velata: l’area che si affaccia su via Grandi verrà coperta con immagini di Como e cartelloni per eventi e cultura.

Ne parliamo con Barbara Minghetti di Svolta Civica.

Poi.

21 alberi muoiono in viale Varese, saranno abbattuti. Dopo gli infiniti dibattiti sul nuovo parcheggio, sulle piante e tutto il resto, salutiamo antichissimi fusti. La natura ha deciso prima dell’uomo.

COMOZERO SETTIMANALE E DOVE TROVARLO: LA MAPPA DELLA DISTRIBUZIONE

Andiamo pall’università dell’Insubria, dove la moda entra nei corsi di laurea. Perché? Basta trovare una copia di ComoZero e lo spieghiamo.

Nelle pagine di Territorio troverete Casnate con Bernate dove il ballo delle debuttanti è seriamente a rischio.

Quindi, gli studenti del Terragni di Olgiate diventati disegnatori, sceneggiatori e autori di Diabolik.

Lo sport racconta la grazia meravigliosa delle calciatrici della Como 2000 e il coraggio della capitana Mascia, dopo l’addio al basket.

La cultura apre con Maurizio Pratelli, giornalista, critico musicale, elegante conoscitore dei vini rari che ha dato alle stampe l’ultimo capitolo della trilogia Vini&Vinili.

Ancora molta cultura poi gli appuntamenti e la venerata enigmistica.

ComoZero settimanale è in distribuzione da stamani. Non lo trovaste oggi, domani avrete tutta per voi una delle oltre (ben oltre, credete) 10mila copie.

COMOZERO SETTIMANALE E DOVE TROVARLO: LA MAPPA DELLA DISTRIBUZIONE

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4 Commenti

  1. Il pronipote di Giuseppe Terragni, tra l’altro, inanella parecchie inesattezze, e – con lui – l’articolista.

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