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Skatepark, 20anni di desideri traditi. Il sogno di Massi e Mattia: “Sport contro il degrado”

“Skatepark? No grazie”. E’ stato questo uno dei tanti commenti scritti sui social network da cittadini comaschi alla notizia che, con il progetto di riqualificazione dei giardini a lago, sarebbe potuto sorgere in quella zona anche uno skatepark.
A raccontare di queste critiche è il presidente dell’Associazione Skateboarding Como, Mattia Chindamo, tra i promotori dell’iniziativa insieme a Massi Zeus Masserotti di ComoDo.

“Da almeno vent’anni chiediamo una struttura di questo tipo alla città di Como. Ho personalmente parlato con i sindaci di ogni Amministrazione ma alla fine non si è mai mosso nulla. Con l’assessore allo Sport Marco Galli abbiamo percepito un’apertura, una possibilità, anche se i tempi sembrano ancora molto lunghi e nulla pare certo” ha commentato Chindamo.

A quanto pare il problema è fondamentalmente culturale. Nell’immaginario collettivo uno skatepark sarebbe visto come un luogo di degrado, dove i giovani vanno a bighellonare, sporcando e facendo rumore. Ben diversa è invece la realtà. “Sono tante le città europee e italiane che dimostrano esattamente il contrario – spiega Chindamo – La costruzione di skatepark in aree abbandonate delle città ha riportato la vita e dato valore a quei luoghi: penso a piazzale Valdo Fusi a Torino, all’area skate appena realizzata in Bicocca a Milano e a quella che ha riqualificato con un park attivo tutto l’anno una zona prima teatro di spaccio e desolazione a Seregno”.

Senza contare che, secondo il presidente dell’associazione comasca, un’area di questo tipo nel capoluogo lariano potrebbe attirare un turismo dedicato. “La Svizzera e Milano hanno un ampio bacino di skaters che potrebbero ritrovarsi a Como anche per eventi e gare. – aggiunge Chindamo – Inoltre, visto che dal 2020 lo skate diventerà disciplina olimpica, certamente attirerà molta più attenzione e potremmo far partire dei corsi per bambini e ragazzi. Da tempo i genitori dei nostri ragazzi ci chiedono un luogo fisso dove possano skateare”. Basi solide e un progetto ci sono, ma a voler fare l’investimento (tra gli 80 e i 100mila euro) deve essere il Comune di Como.

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