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Turate, nella Casa Militare il ritrovo per gite dal Duce a Predappio e ricordi dei caduti fascisti. Ira Pd

Una gita a Predappio (ieri, 28 ottobre, in perfetta coincidenza con l’anniversario della Marcia su Roma del 1922); la commemorazione del “Caporale d’onore e duce Benito Mussolini”; e, il primo novembre prossimo, la partecipazione alla commemorazione dei caduti fascisti al Campo X del cimitero monumentale di Milano, evento per cui poche ora fa il sindaco Giuseppe Sala ha chiesto il divieto di svolgimento.

Sono queste alcune delle iniziative messe in cartellone dall’Associazione Nazionale Arditi d’Italia con sede a Turate, nella Casa Militare “Umberto I”. Edificio maestoso che domina il viale cittadino e che – come recita il sito ufficiale – è stata utilizzata nei decenni scorsi soprattutto come “struttura di accoglienza per i reduci di tutte le battaglie e le guerre combattute in nome dell’Italia” mentre oggi “è una Fondazione privata sotto la giurisdizione del Ministero della Difesa”.

Con un di più, come sottolinea il furente circolo Pd locale (Turate-Rovello Porro): “Il vertice è nominato da una pluralità di enti pubblici: il Ministero della Difesa, la Prefettura di Como, la Regione Lombardia, la Città Metropolitana di Milano, il Comune di Milano e il Distretto Militare di Como”.

E infatti, i dem turatesi hanno annunciato una serie di azioni ufficiali riportando “il volantino nel quale viene fatta in modo palese, sfacciato ed arrogante, apologia del fascismo” e che riporta nell’intestazione il nome di un’associazione che ha sede presso la Casa Militare Umberto I di Turate (Associazione nazionale arditi d’Italia, ndr).
“Il volantino illustra il programma dettagliato delle manifestazioni celebrative e commemorative dei caduti di guerra, tra le quali spicca la manifestazione che si è svolta ieri, domenica 28 ottobre, a Predappio per omaggiare il “Caporale d’onore e duce Benito Mussolini”, e nel corso della quale neofascisti e nostalgici hanno indossato l’ignobile maglietta nera con la scritta “Auschwitz Land” (vista proprio ieri a Predappio, ndr) e la sagoma del noto campo di sterminio – scrive il Pd – Come democratici Turatesi, oltre a condannare il volantino, consideriamo intollerabile che un pezzo di Auschwitz Land (riferimento alla terrificante maglietta apparsa proprio ieri a Predappio, ndr) possa avere sede nel nostro paese e, cosa ancor più grave, all’interno di un edificio pubblico, qual è la Casa dei Veterani”.

“Proprio per questo, nei prossimi giorni come Partito Democratico faremo presentare un’interrogazione parlamentare al Governo, al Consiglio Regionale ed al Sindaco di Milano, Giuseppe Sala – chiude la nota – per sapere se i propri rappresentanti, tra i quali, per la Regione, l’ex sindaco di Turate, il leghista Cristiano Banfi, erano a conoscenza del volantino e dell’attività parafascista dell’Associazione Nazionale Arditi d’Italia (ANAI) e per revocare immediatamente la concessione di spazi della struttura per attività contrarie alla Costituzione ed alle leggi italiane”.

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4 Commenti

  1. A Gioele e simili.
    Quante fasullità nel commento.
    Intanto il conflitto è stato generato dalle arroganti e prepotenti pretesti di sottomissione per imporre le sanzioni economiche all'”Italia proletaria”.
    Come si poteva vincere contro una coalizione mondiale capital-marxista unita dall’ideologia materialista? Come con il tradimento e l’ignavia di alte gerarchie militari? Come con la lotta vile dei partigiani comunisti? Come peraltro giudicare l’uso dei mafiosi fuoriusciti da parte degli USA nello sbarco in Sicilia e poi nominati sindaci in troppi comuni.
    I frutti di quella sconfitta infatti, anche se tardivo, inevitabilmente li sta pagando tutto l’occidente, che finalmente si sta svegliando dal torpore !
    Leonida Laconico

  2. Gioele, quindi suppongo vorrà chiudere anche ANPI, i cui originari partigiani “rossi”, esempio indelebile in molti casi di barbarie ai danni della popolazione e zerbini del regime sovietico, sono morti da tempo.

    1. Roberto, lungi da me dal chiedere la chiusura di Associazioni, ANAI o ANPI, di cui non faccio parte. Ognuno è libero di aderire alle associazioni che vuole e ognuno è libero di portare vessilli e tributi a chi meglio crede.
      Quello che volevo sottolineare è il sentimento di tenerezza per chi, a distanza di 80anni, non è riuscito a digerire una disastrosa sconfitta militare e pensa che con simboli e un po’ di retorica non sia successo nulla. Uno può tentare di negare l’olocausto con le tesi più strampalate del mondo ma nessuno può negare che gli Alleati ci hanno fatto sloggiare da Etiopia, Somalia, Libia e Dodecanneso, che i Russi ci hanno sconfitto sul Don ecc. ecc. …e che infine, prima del 25luglio, la Sicilia è stata persa.
      Bisogna farsene una ragione…il Fascismo è stato sconfitto sul piano militare senza appello. Anche Montanelli ha chiamato il volume della sua Storia d’Italia: l’Italia della Disfatta. È così. Se non lo sa, tra gli Arditi, c’erano antifascisti (Bencivenga) e tra i decorati al valore militare della Grande Guerra Lussu e Pertini che furono a capo della Resistenza. La Grande Guerra non c’entra solo con il Caporale del 18° bersaglieri…Mussolini….e per fortuna!

  3. Arditi?!? Il più giovane, se fosse vivo, avrebbe 120anni!
    Fanno bene, in ogni caso, a pensare agli eroismi della Grande Guerra.
    La Guerra fascista sulle Alpi, in Grecia, in Africa e in Russia ha ottenuto solo eroiche sconfitte e alla fine una neppur tanto eroica disfatta.
    La Storia purtroppo non si può cambiare e la nostalgia di chi ha perso, è stata molto amara.
    “E’ stata”: perché anche l’epoca di chi ha vissuto quei momenti, è finita da un pezzo.
    Mi spiace per loro e anche per chi è alfiere di un esercito di ricordi altrui.

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