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Cronaca

Droga, maxi operazione nelle scuole di Como. 49 studenti identificati. Negretti: “Soddisfatti”

49 giovani identificati, trovati e sequestrati 17,54 grammi di marijuana e 0,8 di hashish.

Un minore è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Milano per detenzione ai fini di spaccio poiché aveva con sé, nei pressi della stazione Como Borghi, 9,6 gr. di marijuana, cinque ragazzi invece sono stati segnalati al Prefetto come assuntori poiché sorpresi con modiche quantità.

E’ il bilancio del primo mese di attività nell’ambito dell’operazione “Scuole sicure” condotta da Comune di Como e Prefettura. Un bilancio dettagliatissimo nella nota dell’amministrazione che pubblichiamo integralmente.

Sono proseguiti a novembre i controlli antidroga della Polizia Locale presso gli istituti scolastici del capoluogo, nell’ambito del progetto “Scuole Sicure” che vede coinvolti il Comune e la Prefettura di Como. L’accordo siglato nel mese di giugno prevede l’erogazione di un finanziamento da parte del Ministero dell’Interno per avviare attività di prevenzione e contrasto all’uso di sostanze stupefacenti da parte degli studenti.

Nella mattinata di ieri la Polizia Locale ha eseguito delle ispezioni all’interno delle aule dell’Istituto “Carcano” di via Castelnuovo con una unità cinofila, grazie anche alla collaborazione del dirigente e dei docenti. Dopo aver atteso l’ingresso degli studenti il personale in uniforme e in borghese è entrato da un ingresso secondario e ha eseguito una bonifica del complesso scolastico.

Quest’anno in totale sono state effettuate verifiche in dieci classi del Liceo Artistico e del Setificio, ma è la prima volta che i controlli vengono eseguiti all’interno di un Istituto. Le ricerche degli agenti e del cane antidroga hanno destato stupore fra gli studenti che hanno assistito, in alcuni casi anche un po’ di apprensione.

Fra le siepi nelle immediate vicinanze dell’ingresso, l’unità cinofila ha fiutato buste di cellophane, opportunamente occultate, contenenti quattro spinelli. La fattiva collaborazione dei docenti ha poi consentito di trovare 1,5 grammi di marijuana occultata vicino ad un termosifone. I ritrovamenti confermano la diffusione del fenomeno fra gli studenti con consumi e cessioni di droghe fra i banchi.

Il piano dei controlli prevede per tutto l’anno scolastico attività mirate in città in prossimità degli istituti superiori e nelle zone notoriamente frequentate dai giovani, ove più alto è il rischio della diffusione del fenomeno. I risultati positivi delle prime settimane hanno peraltro spinto ulteriori dirigenti scolastici a richiedere dei controlli all’interno dei propri istituti. Proprio in considerazione dei successi dell’iniziativa, alla ripresa delle lezioni dopo le festività natalizie, il Comando di viale Innocenzo metterà in campo una seconda unità cinofila con la quale presidiare dei siti a rischio spaccio di droga ancora più efficacemente.

A novembre la Polizia Locale ha espletato, prima del suono della campanella, controlli nei pressi dell’Istituto “Pascoli” di via Mentana, dell’istituto scolastico “Paolo Carcano” in via Castelnuovo, dell’istituto scolastico professionale “Michelangelo” in via Canova, dell’istituto scolastico LICEO SCIENTIFICO – MATILDE DI CANOSSA in via Balestra, oltre che nelle zone della città con alta concentrazione di studenti (fermate degli autobus, stazioni ferroviarie etc).

Al termine del mese sono stati complessivamente identificati 49 ragazzi, mentre nel corso delle ispezioni sono stati trovati e sequestrati grammi 17,54 di marijuana e 0,8 di hashish. Un minore è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Milano per detenzione ai fini di spaccio (art. 73 del DPR 309/1990) poiché aveva con sé, nei pressi della stazione Como Borghi, 9,6 gr. di marijuana, cinque ragazzi invece sono stati segnalati al Prefetto come assuntori (Art. 75 d.P.R. 309/1990) poiché sorpresi con modiche quantità. Dall’inizio dell’anno sono state denunciate 4 persone, 9 segnalate, e sono stati sequestrati 29 gr di marijuana e 113 gr di hashish ed identificate un totale di 155 persone.

Le attività sin qui svolte e che proseguiranno per tutto l’anno scolastico hanno evidenziato la dimensione del problema e la necessità di attuare costantemente azioni preventive e di contrasto alla diffusione delle droghe fra i più giovani.

“E’ con grande soddisfazione che condividiamo i risultati del Progetto Scuole Sicure – commenta l’assessore alla Polizia Locale e alla Sicurezza Elena Negretti – perché si mettono a disposizione della nostra comunità più risorse e strumenti utili a contrastare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti in ambienti da tutelare come la scuola. L’iniziativa deve rafforzare la collaborazione tra istituzioni scolastiche e amministrazione comunale per potenziare la presenza, il controllo e il monitoraggio del territorio e creare una più strutturata rete di prevenzione dello spaccio di stupefacenti davanti a luoghi estremamente sensibili come le scuole”.

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6 Commenti

  1. Assessore oltre le scuole controlli le strade di Como dove e’ evidente ,a chi vuol vedere naturalmente !!!!!, che diversi extracomunitari troppo spesso si accontentano di fare semplicemente da posteggiatori su vie Varese ???? Ad esempio ???
    Ma sempre per chi vuole vedere !!!

  2. Detto molto sinceramente e forse un po’ troppo bruscamente, avete rotto Incominciate a ragionare con le vostre teste, e non con una mentalità dettata dal contesto culturale in cui viviamo. Secondo voi é normale che nel 2019 si combatta ancora una pianta? Il proibizionismo incondizionato non fa di certo la guerra alla droga, anzi é provato da analisi statistiche che nel tempo ha solamente alimentato il consumo tra i giovani e ha portato nelle casse delle organizzazioni mafiose miliardi e miliardi di euro. Inoltre ha rappresentato una spesa enorme per lo stato in termini di misure di contrasto, oltre ad essere stato in poche parole UN SACCO DI TEMPO PERSO. Pensate a un ragazzo di 20 anni che sta tranquillamente fumando la propria cannetta senza infastidire nessuno, pensate davvero che sia un pericolo per la società? Più dello zingaro ubriaco (tra l’altro, non considerare l’alcol come una droga è leggermente incoerente) che gira in strada senza freni inibitori con una bottiglia di vetro? Ma soprattutto pensate davvero che un verbale con una multa (e nei peggiori casi anche un processo, non so se ci rendiamo conto ahah) possano far cambiare delle idee ad una persona? Il risultato che si ha é il nulla, se non una progressiva perdita di fiducia dalla parte giovane della popolazione nei confronti di uno stato ipocrita che, davanti ai veri problemi che lo stanno distruggendo, preferisce accanirsi contro UN PROBLEMA CHE NON C’É.
    Controllate un fenomeno piuttosto che contrastarlo inutilmente.
    Regolamentate al posto che punire.
    Ne sono un esempio i numerosi stati che, liberalizzando tali sostanze, oltre ad averne abbattuto i consumi (dovuti alla “trasgressione” che piace ai più piccoli) hanno fatto entrare nelle casse dello stato innumerevoli risorse per il suo mantenimento.
    Tra qualche anno, se qualcuno qua si sveglierà e inizierà a ragionare veramente, forse davvero staremo in un paese libero a tutti gli effetti. Ma, a quanto vedo, di strada ce n’é ancora da fare.⏰

  3. Mah: tutto fumo per far belli i politici di turno. Le vere operazioni vengono fatte da Polizia, CC e GdF: ai Vigili fate fare quello per cui sono nati.

  4. Bella iniziativa, concordo col signor Gioele che la vera vittoria sarà quando il giovane di turno dirà “no grazie”.
    Secondo me, per la non visibilità degli agenti, bisogna chiederlo a chi dirige, è cambiata la tipologia: sino a 4/5 anni fa vedevo gli agenti con caschetto, borsello e cappotto d’ordinanza: ora non ci sono più, sono in giro in bici, scooter, moto e auto. Ma per i numeri credo non possano essere come quando ero piccolo e ne vedevi tanti in giro..in qualche modo brunetta avrà influito sul ricambio generazionale

  5. “Con grande soddisfazione…” non se po’ senti’.
    La droga tra gli adolescenti è un problema che è l’anticamera di una tragedia. È un problema però che si combatte non tanto con le retate quanto principalmente con l’educazione e l’informazione. La “grande soddisfazione” c’è la godremo quando ai ragazzi lo spinello non interesserà più e a chi glielo offrirà risponderanno “no grazie”.

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