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Cultura e Spettacolo

Colpo di scena Rossotti. Tornano le Grandi Mostre: “2019, tre artisti. Poi gli eventi”

Un silenzio lungo, trincerato. Poi d’improvviso (con affanno e trattativa precedente l’intervista), un poco svela. Non tutto, ci sta, ma qualcosa.

Simona Rossotti, finalmente, racconta.

Giunta Landriscina

Investita dell’assessorato alla Cultura (6 luglio, giorno del rimpastino di deleghe: qui) dopo un anno abbondante di silenzio totale dell’amministrazione sul fronte, con la delega incellophanata (quasi fosse un tesoro-eredità-ingombro di famiglia da proteggere) nella sacca segreta del sindaco, ora la (neo) assessora rivela (un poco) piani e prospettive.

Che ne sarà di Como, di Villa Olmo, dell’eredità (ancora incombente come una maledizione. Sana, in definitiva) di Sergio Gaddi?

Giusto poche ore fa l’intervista, tutt’altro che una gita fra educande, all’ex assessore: qui.

Rossotti, dopo due mesi di assessorato, dove sta andando?
Stiamo studiando, sto studiando

Cosa?
La Cultura è un settore con grandissime potenzialità in Comune. Bisogna far leva sulle professionalità interne, che ci sono e sono tante.  Bisogna armonizzarle per una buona gestione e organizzazione. Sto lavorando con la dirigente (Marciano, Ndr) e con il presidente della commissione Cultura (il consigliere Brenna, Ndr). Stiamo analizzando ogni dato statistico, un grosso lavoro. E’ un inizio, il primo passo

Bene, il secondo?
Andare all’esterno. Como ha tantissimo: associazioni, organizzazioni, idee

Parla di relazioni con gli operatori culturali?
Sì: in termini di analisi, la città offre tantissimo. Ma c’è un terzo aspetto

Prego
I luoghi, le infrastrutture culturali. La correlazione di questi tre aspetti – non teorica ma tradotta in pratica – si deve trasformare attività, azione e strategia. E parallelamente deve diventare qualcosa di simile ai “pacchetti di destinazione”, cioè un’offerta turistica che parta dai comaschi e arrivi ai turisti

Perdoni la semplificazione: le Grandi Mostre torneranno?
La risposta è si. Ma la priorità, intesa come iniziativa di una cultura diffusa, è la valorizzare quello che c’è. A Como ci sono nomi importantissimi che fanno cose belle

Elenchi
Miniartextil, per dire, è un valore interessante come la Fondazione Ratti e il Teatro Sociale. Realtà assolutamente non uniche, l’elenco è lungo: potrei citare mille cose importanti. Tutti operatori che convergono verso tutto ciò che crea cultura. Dobbiamo relazionarci con ciascuno. Poi vorrei occuparmi degli eventi che si occupano di Luce. Dobbiamo raccontare la Luce in modo innovativo

Gli artisti locali sono una risorsa?
Sono una grandissima risorsa. Penso ai giovani, alle scuole, a chi deve emergere. Penso a forme innovative di fare cultura

Generico. Faccia dei nomi
No. Ma penso a un modo nuovo di raccontare la città attraverso il video. Sto scoprendo moltissimi talenti

Ne dica uno
No, non è corretto

Ma di cosa parliamo, senza nomi?
Delle realtà che sto scoprendo

Come vuole. Grandi mostre, torniamoci. C’è un piano?
Ci stiamo lavorando

Come?
Incontri, stiamo facendo incontri e valutazioni. Analizziamo soprattutto il target di interesse

Cioè?
L’obiettivo del fruitore

Mh, spieghi per chi legge
Vogliamo capire per i comaschi, in primis, ma anche in chiave turistica, quali sono le esigenze sulla base delle tipologie di fruizione

Sì, ottimo. Ma oltre le analisi: quando –  nel caso volesse dire – la nuova Grande mostra?
Obiettivo 2019

Stagione?
Seconda metà dell’anno

Chiusura del progetto?
Entro fine 2018

Artisti nazionali o internazionali?
Stiamo costruendo il raffronto espositivo tra due artisti nazionali e uno internazionale

Sulla carta, non male. Ne svela uno su tre?
Preferirei di no

Sede Villa Olmo?

Solo Villa Olmo, sicura?
Lei sa troppo. Non solo Villa Olmo

Pinacoteca?
Non solo Pinacoteca, ci lasci lavorare

Allora allarghiamo: parla di una Grande Mostra diffusa?
Esattamente, il concetto è un passo avanti perché la Cultura diventi uno strumento vissuto da tutti: comaschi e turisti

Usciamo, veramente, dal pasticcio bando eventi estivi: poche cose, tardive, non soddisfacenti (qui i dettagli). In questo caso lei non ha colpe, è assessore dal 6 luglio. Non è davvero accettabile per questo tipo di città una programmazione tanto mediocre. Vero?
Stiamo già lavorando, abbiamo un’idea per tutto il 2019. E non solo sul fronte estate

Cioè un calendario annuale, ragionato e in anticipo?
Sono già arrivate proposte. Entro fine mese vorrei chiudere. Gli obiettivi sono molti, il primo la stagionalità: voglio ragionare su un calendario annuale

Già entro fine mese, sicura?
Non posso calendarizzare tutto il 2019 entro fine mese ma molte cose arriveranno. Vorrei una programmazione chiara, da subito

Ha già qualche nome in vista della prossima primavera-estate?
Due artiste italiane, due donne

Chi?
Mi faccia chiudere i contratti, stiamo negoziando, non posso

Corretto
Le ho detto poco, lo so, ma stiamo trottando velocemente per il 2019

Era ora. Vedremo, auguri
Grazie

Ma, scusi, nemmeno un nome?
Quale?

Eventi estivi, artisti per la Grande Mostra, quello che vuole
Chiudiamo e ne parliamo subito, davvero

Ha ragione, assessore.  Ma solo stavolta. Ci sentiamo presto
Certo

Forse
Non rida

© RIPRODUZIONE RISERVATA

4 Commenti

  1. Vivo e lavoro a Como, per la mia città vorrei i fatti, non le parole e le promesse, che non si sono mai realizzate. Dopo aver letto questa intervista sono sempre più convinta che Como ha avuto un solo vero assessore alla cultura, Sergio Gaddi. Lo so, è una frase fatta, ma dopo di lui il diluvio, e non è una questione politica, perchè io non ho mai votato Forza Italia in vita mia.

  2. Vi prego, ditemi che è uno scherzo. Ma che cosa ha detto, oltre al fumo? Ma veramente questa qui è l’assessore alla cultura????

  3. Grande Simona
    Sono convinto che anche questo progetto ‘ART LAKE COMO ‘ avra’ le giusta fondamenta, l’innata lungimiranza e la dovuta concretezza che da sempre contraddistinguono il tuo operato.
    In bocca al lupo e …..
    lunga vita al lupo
    Simone

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