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Cultura e Spettacolo

Enigma Luigi (Cavadini): piaciute o meno le Grandi Mostre le ha fatte anche lui

Che sia stato l’ultimo padre della Grandi Mostre è un dato di fatto. Bistrattato dal suo augusto predecessore Sergio Gaddi, cui spetta di diritto il titolo di (rimpianto) inventore delle esposizioni a Villa Olmo, incompreso dai visitatori più avvezzi a subire il fascino del grande nome piuttosto che il sottile fil rouge di una trilogia, inchiodato impietosamente dai numeri della biglietteria, Luigi Cavadini ora può oggettivamente assaporare il gusto della rivincita.

Luigi Cavadini Ph© Carlo Pozzoni FotoEditore

Tanto gentile quanto introvabile (soprattutto in queste ore, per un’intervista promessa ma poi misteriosamente mai finalizzata che lo trasforma a pieno titolo ne l’Enigmista), l’ex-assessore alla Cultura dell’era Lucini non è tipo da togliersi in pubblico i sassolini dalle scarpe ma non è difficile immaginarselo con un sottile ghigno di piacere sotto la giacca grigia d’ordinanza.

GOTHAM COMO E LE TENEBRE CULTURALI  – LE INTERVISTE E GLI ARTWORK DI MR. SAVETHEWALL

Perché, per quanto neanche lontanamente paragonabili ai fuochi d’artificio (figurativi e non) delle mostre di Gaddi, gli appuntamenti firmati Luigi Cavadini in quel di Villa Olmo avevano, pur con i loro difetti, quel qualcosa che fa di un mandato un percorso lungo cinque anni e non un “dai, anche quest’anno è andata”: l’idea di continuità, un pensiero, una progettualità.

Quella che guida Miniartextil da ventinove anni o StreetScape da otto, solo per citare eventi attualmente in corso in città.

Che poi non è che si pretenda di andare oltre i cinque anni di mandato con qualcosa che sappia vivere di vita propria, indipendentemente dal nome dell’assessore in carica. Ma che almeno ci sia un progetto, quello sì.

Che sia anche “chissenefrega delle grandi mostre, abbiamo deciso di fare altro”, va benissimo. Ma che almeno sia chiara la direzione (e non vale attaccarsi a un futuro – quando? – evento per il ritorno delle monete del Cressoni. Non si vive di soli colpi di fortuna).

L’articolo che avete appena letto è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.

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