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Economia

“Tav imprescindibile”. Da Como e dal gotha dell’economia l’epocale rivolta contro Di Maio

Sarà una conferenza stampa da seguire con attenzione estrema quella annunciata oggi dal gotha dell’economia comasca. Per la precisione da Ance Como, Unindustria Como, Compagnia delle Opere Como, Cgil Como, Cisl dei Laghi, Uil Como, Cna del Lario e della Brianza, Confartigianato Imprese Como, Confcommercio Como, Confcooperative Insubria sede di Como, Confesercenti Como, Fai Como.

Potrebbe essere la più grossa notizia di politica – per paradosso – degli ultimi mesi, se non anni. Perché tanta enfasi? Perché già soltanto l’annuncio della giornata contiene una frase che profuma di rivolta del Nord. E di rivolta contro la politica del Movimento Cinque Stelle in tema di grandi infrastrutture.

Dunque, notizia doppia: schiaffo ai pentastellati ed enorme campanello d’allarme per quello che fu (ma in parte ancora è) il terreno di nascita, crescita ed elezione della Lega, anche a trazione salviniana.

Per capire davvero l’entità di questa che è per ora soltanto una previsione-speculazione giornalistica, bisognerà attendere ancora 6 giorni. Ma certo è già che il titolo stesso della maxi-conferenza stampa è eloquente: “Infrastrutture per lo sviluppo, l’occupazione, e l’ambiente. Como e l’Italia in Europa”. Chiarissimo il messaggio leggermente decrittato: le infrastrutture sono necessarie, secondo il mondo dell’economia lariano, per alimentare il futuro nazionale e locale, sotto ogni profilo.

Ma nell’invito c’è di più. In poche righe, ma molto di più.

Si annuncia infatti che “le organizzazioni imprenditoriali e sindacali presenteranno un documento condiviso (e già questo è un mezzo miracolo a Como, ndr) sulla necessità che il Paese disponga di un sistema di infrastrutture adeguato e moderno”.

Non basta: ecco il clou, nei giorni in cui Luigi Di Maio e tutto il Movimento Cinque Stelle spingono per affossare la Tav sulla scorta della (contestata) analisi costi-benefici. Secondo l’economia comasca infatti “le linee TAV risultano elemento imprescindibile”.

E ancora: “In particolare, per il territorio lombardo e comasco, ad alto tasso manifatturiero e baricentrico rispetto all’asse centro-nord, è essenziale poter contare su infrastrutture moderne ed efficienti che costituiscano una “porta per l’Europa”, in grado di connetterci lungo corridoi europei plurimodali della rete transeuropea dei trasporti TEN – T”. Pedemontana, Tangenziale di Como, Variante della Tremezzina e altre opere non sono citate, nello specifico, ma è dura non “sentirle” aleggiare.

L’invito, ad ogni modo, si conclude così. E una clamorosa rivolta del Nord produttivo verso (almeno) metà governo potrebbe essere appena iniziata. Da Como.

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3 Commenti

  1. La ferrovia che collega Lione esiste già basterebbe aggiustare quella… la TAV fa guadagnare 20 min di trasporto a un mercato che continua a calare in in quella zona… Preferisco aggiustare i ponti e le strade un le persone rischiano di morire seppellite dai ponti, guardare anche Annone Brianza.. si è rischiato di uccidere più persone oltretutto Doveva essere ricostruito a marzo… In realtà ancora nulla in costruzione

    1. Bell’accostamento! Lega e 5S così diversi, così litigiosi su tutto, così pasticcioni, così improbabili ricordano proprio una Grande Ammucchiata.

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