RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Politica

Adriano Caldara: l’assessore che (oltre la furia legittima delle opposizioni) resta un signore

Dunque, quattro gruppi di minoranza – Pd, Svolta Civica, Civitas e Movimento Cinque Stelle – con parole durissime per i tempi dilatati rispetto alle scadenze e poi ristrettissimi per approfondimenti e dibattito in aula, hanno annunciato che non parteciperanno alla discussione sul bilancio.

Una scelta politica, forte, legittima, che però a rigore di cronaca non può non tener conto della posizione personale assunta dall’assessore alla materia, Adriano Caldara (Lega). Il quale, al di là della battaglia, si è comunque dimostrato un signore, ieri sera, nel replicare alle accuse dei gruppi di minoranza.

Sin dai primi secondi di intervento per illustrare il documento di bilancio, Caldara aveva anticipato l’intervento poi più corposo (sollecitato sempre dall’opposizione) sui tempi ipercompressi per dibattere il “malloppo” più importante dell’amministrazione.

“Sul ritardo – aveva detto in apertura di seduta – io vi chiedo scusa”. Poche parole, significative ma effettivamente molto stringate. Quando, successivamente, Fabio Aleotti (M5S) ha chiesto spiegazioni maggiori, l’assessore è stato quantomai franco.

“E’ sicuramente tardi, ho chiesto scusa personalmente in apertura, è vero, e mi sento di ripetere le scuse a tutto il consiglio – ha replicato Caldara – E’ un ritardo oltre il termine della proroga del 31 marzo. I tempi sono sicuramente da migliorare a vantaggio della collettività, dell’ente e del suo funzionamento. Lo so che è una ripetizione perché anche l’anno scorso è successa cosa simile con tempistiche forse anche più lunghe, approvammo il bilancio oltre la metà di aprile. Non andava bene l’anno scorso, non va bene quest’anno”.

Senza accampare cumuli di scuse, Caldara ha comunque offerto almeno un argomento come motivazione. Oggettivamente, non trascurabile.

“Sicuramente i cambiamenti alla struttura organizzativa dell’amministrazione, dalla metà del 2018 ai mesi successivi, hanno creato un po’ questa situazione. Non c’è una colpa specifica, una responsabilità specifica – ha aggiunto l’assessore – Però certo che cambiare il segretario generale, cambiare i dirigenti all’Urbanistica e ai Lavori pubblici, cambiare l’organizzazione dei settori, ha il suo peso, il suo costo. Dunque il maggior tempo, per quanto criticabile e sbagliato, ha una sua spiegazione. Non una giustificazione, ma una spiegazione”.

Pochi secondi dopo, Bruno Magatti, a nome anche dei colleghi di altri gruppi, leggeva il documento congiunto che annunciava la non partecipazione sua, di Pd, Cinque Stelle e Svolta Civica al dibattito sul documento contabile (lo trovate qui integrale).

E’ la politica, Adriano. Ci sta, nonostante tutto (inclusi i bilanci approvati anche ad agosto nel mandato precedente).

© RIPRODUZIONE RISERVATA
TAG ARTICOLO:

7 Commenti

  1. Ma che signore!!!!a parte che la posizione personale non esiste quando parli da assessore Sei una figura pubblica e con tutte le responsabilità del caso. E poi che vuol dire lodare la posizione di Caldara solo perché ha chiesto scusa e ha dato una motivazione? Come se sfondando la testa di un passante con un vaso che cade dal mio davanzale scendessi e gli chiedessi scusa spiegandogli che l’avevo attaccato male alla ringhiera ma da signore!!

  2. D’accordo con Sandro. Che razza di titolo. Se sei un signore ti dai da fare, convochi i consiglieri, parli con la minoranza, li avvisi, insomma fai il possibile. Non è che vai in aula e dici mi scuso. Sei in giunta, niente scuse!

  3. ““Sicuramente i cambiamenti alla struttura organizzativa dell’amministrazione, dalla metà del 2018 ai mesi successivi, hanno creato un po’ questa situazione. Non c’è una colpa specifica, una responsabilità specifica – ha aggiunto l’assessore – Però certo che cambiare il segretario generale, cambiare i dirigenti all’Urbanistica e ai Lavori pubblici, cambiare l’organizzazione dei settori, ha il suo peso, il suo costo. Dunque il maggior tempo, per quanto criticabile e sbagliato, ha una sua spiegazione. Non una giustificazione, ma una spiegazione”.”

    Amore, ma queste scelte non le fa la giunta? Eddai …

  4. “(inclusi i bilanci approvati anche ad agosto nel mandato precedente).” E dire che la meravigliosa giunta Bruni, di cui l’attuale presidente del consiglio comunale era assessore, se ne era andata nel 2012 senza lasciare uno straccio di bozza di bilancio, no?

  5. Non è tanto fastidioso il ritardo quanto la giustificazione. Qualche mese fa il bravo Sindaco disse che molte cose non si riuscivano a fare a causa dei dirigenti “ostili” che boicottavano i bravi Amministratori. Poi, mi sembra, fu un Assessore a lamentarsi della mancanza di coraggio da parte dei vecchi “burocrati” del Comune. Adesso l’avvicendamento di alcuni dirigenti è la causa dei ritardi nella presentazione dei documenti di bilancio. In quest’ultimo caso si fa notare che è una spiegazione e non una giustificazione ma, senza questo inciso, la spiegazione sarebbe stata più credibile.
    Qualche suggerimento per la prossima volta: gli zombi che escono dall’inceneritore inattivo da tre anni, gli aitanti neofascisti che dopo qualche cortese invito hanno intasato i water del Municipio, i sindacati “gialli” dei giardinieri di Villa Olmo che protestano contro gli ospiti indiani per la musica troppo alta, la Confes….no questa no, altrimenti si arrabbiano sul serio…!

  6. Sei un signore se ti assumi la colpa e trovi un modo per rimediare, non se vi lo stesso in aula. Il cerchiottismo è una brutta malattia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo