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Politica

Alessandro Fermi eletto presidente del consiglio regionale. Il discorso integrale

Alessandro Fermi (Forza Italia) è il nuovo presidente del consiglio regionale. E’ stato eletto dall’assemblea questa mattina alla quarta votazione (la prima con maggioranza semplice), grazie a 55 preferenze (6 più della maggioranza, segno che qualche voto è arrivato anche dall’opposizione, bianche 13, nulle 3, i restanti a Silvia Sardone). Per il comasco, un grande applauso dall’aula (video sotto).

Ai primi tre tentativi, quando servivano i due terzi dei voti (54), Fermi non ce l’ha fatta, come peraltro ampiamente previsto. Alla prima tornata (26 bianche, 2 nulle) al comasco sono andati 44 voti (5 meno della maggioranza) mentre alla ribelle forzista Silvia Sardone, in durissima polemica con il partito per l’esclusione dalla giunta regionale, sono andate 7 preferenze (una a Carlo Borghetti del Pd).

Al secondo tentativo è andata meno bene: Fermi 43, Sardone è salita a 11, 25 bianche e una nulla. Alla terza volta, schema pressoché identico: Fermi 47, Sardone 12, bianche 20, una nulla. Infine, la quarta e decisiva votazione a maggiorana semplice con l’elezione del comasco a presidente del consiglio regionale e un lungo applauso al comasco da parte di tutta l’assemblea.

Il consiglio regionale

Per conteggi e valutazioni si tenga presente che la maggioranza conta 28 seggi Lega Nord, 14 seggi Forza Italia, 3 seggi Fratelli d’Italia, 1 seggio ciascuno Noi con l’Italia, Lista Fontana Presidente e Energie per la Lombardia (dunque 48 più quello del presidente Attilio Fontana); la minoranza invece si divide in 15 seggi Partito Democratico, 13 seggi M5S, 2 seggi Lista Gori Presidente, Giorgio Gori (31 totali).

EDIT 17.20

Ecco il discorso integrale pronunciato stamane dal neopresidente

DISCORSO DI INSEDIAMENTO DI ALESSANDRO FERMI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE XI LEGISLATURA

Signori Consiglieri, Signor Presidente della Regione e Signori Assessori,
Cittadine e Cittadini che seguite questi lavori dall’Aula o attraverso la diretta streaming

Come vuole la prassi prendo la parola subito dopo la mia elezione per ringraziare ciascuno di voi per l’importante incarico che oggi avete voluto affidarmi e che cercherò di onorare al meglio

Mi sia però permesso un ringraziamento particolare a:

Giuseppe Villani, il consigliere che ha presieduto l’aula fino alla mia elezione
Il mio PREDECESSORE Raffaele Cattaneo, 15° presidente del Consiglio regionale, che ha presieduto con autorevolezza quest’aula durante la scorsa legislatura
Il GOVERNATORE Attilio Fontana e la giunta che ha appena nominato, ai quali auguriamo buon lavoro a nome anche di tutti i cittadini lombardi
I CANDIDATI ALLA PRESIDENZA DELLE REGIONE LOMBARDIA, NON ELETTI, Giorgio Gori e Dario Violi che eserciteranno, insieme ai consiglieri delle minoranze un ruolo fondamentale in quest’Aula
I DIRIGENTI E IL PERSONALE DEL CONSIGLIO REGIONALE E DEI GRUPPI la cui professionalità è uno degli elementi di forza che rendono speciale questa Regione

RUOLO CONSIGLIERE
Il mio primo grande auspicio è che ciascun consigliere colga il vero significato e lo straordinario onore di sedere in quest’aula. Il consiglio regionale della Lombardia rappresenta infatti la TERZA ASSEMBLEA LEGISLATIVA in Italia dopo Senato e Camera. Far parte di questo Assise deve riempirci di onore ma soprattutto di grande responsabilità. Abbiamo il dovere di vivere questo nostro compito con l’onore e l’orgoglio di chi è consapevole di rappresentare i lombardi, popolo ricco di storia, con grandi capacità innovative, imprenditoriali e di lavoro, dobbiamo sentirci onorati di rappresentare una terra culla di grandi idee, una terra fertile di volontariato, di associazioni e dal cuore grande.

IL RUOLO DEL CONSIGLIO REGIONALE
Questo Consiglio, il piu’ importante tra le regioni, ha quindi il dovere di sentire questa responsabilità e deve quindi lavorare avendo come unico riferimento i cittadini e come atteggiamento la serietà, l’impegno, la concretezza e la dedizione. Solo così le nostre scelte e decisioni saranno capaci di incidere concretamente e daranno risposta alle aspettative e speranze dei lombardi.

Ci apprestiamo ad iniziare l’XI legislatura con un grande novità rispetto alle precedenti, vale a dire la separazione tra il ruolo di assessore e quello di consigliere.
Credo che questa novità avrà certamente il vantaggio di migliorare i lavori del Consiglio e delle Commissioni ma soprattutto consentirà a quest’Aula di esercitare in modo più puntuale le attribuzioni previste dal nostro Statuto che oltre all’attività legislativa, prevede il concorso alla determinazione dell’indirizzo politico regionale e il controllo sull’attività di Giunta.
Ricordo che il Consiglio Regionale, come dice l’articolo 121 della Costituzione, è un Organo della Regione, al pari del Presidente e della Giunta e come tale dovrà comportarsi, con pari dignità e non in funzione subordinata.
Sono certo che questa legislatura non avrà necessita’ di rivendicazioni di ruoli perché nasce con una grande peculiarità che vede nel ruolo di Governatore Attilio Fontana che ha presieduto quest’aula per molti anni e che ne conosce il valore, il ruolo, e la straordinaria forza di collaborazione che puo’ esprimere.
Credo che questa fortunata coincidenza possa essere una grande occasione per rafforzare il dialogo e la collaborazione tra Consiglio e Giunta. Siamo entrambi chiamati ad una grande compito e una grande responsabilità di dare risposte al tutti coloro che siedono fuori a questo storico e bellissimo Palazzo.

ATTIVITA’ LEGISLATIVA
Questa straordinaria funzione, regolatrice della vita quotidiana, non deve necessariamente tradursi solo nella produzione di nuove leggi ma anche e soprattutto nella RIORGANIZZAZZIONE E SEMPLIFICAZIONE delle norme che già esistono.
Sul questo aspetto credo come tutti noi, rappresentanti dei cittadini, abbiamo colto l’esigenza, sempre piu’ sentita, di snellire, chiarificare e ridurre il peso delle norme. L’autorevolezza di questo Consiglio, e delle commissioni consigliari, si misurerà anche su questo aspetto, nella capacità di produrre Leggi di semplificazione con l’obbiettivo di migliorare il dialogo con i I CITTADINI NON CI CHIEDONO NUOVE LEGGI, MA DI RENDERE PIÙ SEMPLICI, CHIARE E RISPONDENTI ai bisogni quelle che già ci sono.

INDIRIZZO POLITICO 
La seconda importante funzione del Consiglio regionale è quella di concorrere alla determinazione dell’indirizzo politico – Questa funzione non puo’ essere esercitata solamente attraverso i, pur importanti, atti di sindacato sui quali credo possa essere fatta una riflessione rispetto al numero ma, anche e soprattutto, sulla loro verifica e controllo
Questo pero’ non puo’ e non deve essere il solo strumento ma credo debbano essere immaginate nuove forme per contribuire all’indirizzo politico regionale partendo dalla straordinaria forza di quest’aula quella di essere la voce del territorio capace di poter esprimere il proprio contributo di partecipazione nell’elaborazione di atti fondamentali come il Programma Regionale di Sviluppo.

In questa Legislatura sarà rilanciata l’attività del Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione (Statuto, art. 14, comma 2, e art. 45)

Fuori dalle funzioni strettamente Statutarie credo che questo Consiglio non possa non valorizzare alcune iniziative che hanno trovato attuazione e che hanno ben funzionato: dal consiglio aperto al territorio, alla valorizzazione di esempi di buona politica così come l’apertura ai cittadini, alle scuole, alle tante eccellenze lombarde di questo straordinario Palazzo.
Credo poi che questo Consiglio possa essere la casa di tutti gli amministratori locali. Lo dico guardando al quadro del nostro sistema delle autonomie locali che oggi vede l’Ente Provincia incapace di svolgere quel ruolo di interfaccia con i Comuni che per anni ha regolato i rapporti. Vedo quindi la necessità di creare una corsia privilegiata con tutti gli amministratori locali ad iniziare dai tantissimi Sindaci dei piccoli Comuni che qui dentro devono trovare un supporto ed un aiuto anche in termini di competenze che qui certamente non mancano.

QUESTA SARA’ LA LEGISLATURA DELL’AUTONOMIA
Cari colleghi questa legislatura avrà l’onore, la responsabilità e l’ambizione per essere ricordata come quella dell’autonoma. Possiamo contribuire a scrivere una pagina storica di questo territorio.
Permettetemi su questo tema di citare un comasco ben piu’ illustre di me, Ettore Albertoni, sotto la cui Presidenza venne approvato il nuovo Statuto d’autonomia della nostra Regione.
Fu proprio con la Presidenza di Albertoni che Regione Lombardia e il suo Consiglio regionale avviarono il confronto con il Governo nazionale per richiedere maggiore autonomia, approvando il 3 aprile 2007 la prima Risoluzione che, sulla base dell’art.116 terzo comma della Costituzione, chiedeva di avviare il confronto con lo Stato per sottoscrivere un’intesa che avrebbe dovuto riguardare 18 ambiti differenti.
A distanza di 11 anni il percorso avviato allora può trovare ora finalmente attuazione concreta, grazie all’iter avviato dopo il referendum dello scorso 22 ottobre e della Risoluzione approvata da quest’Aula il 7 novembre noscorso.

Oggi e nei prossimi mesi siamo chiamati a portare a compimento quel processo avviato alcuni anni fa’ e rilanciato con forza e tenacia dal presidente Maroni. A lui va il grande merito di averci creduto e di aver utilizzato lo strumento piu forte e piu democratico che ci sia il Rerendum. Questa responsabilità e il mandato ricevuto dai cittadini dovranno quotidianamente essere ricordati affinché non si perda mai di vista questo obbiettivo.
In questo senso ho apprezzato, e mi complimento con il neo governatore Fontana che ha voluto creare ed assegnare una delega ad hoc al tema dell’autonomia. All’assessore Stefano Bruno Galli va un messaggio di sostegno. Dal Consiglio regionale avrà sempre una sponda forte ed autorevole e, sono convinto, saprà essere attuata da tutte le forze politiche, pur nelle loro differenti accezioni e sfumature.

 UNA COMMISSIONE SPECIALE
Su questo tema è mia intenzione proporre all’Ufficio di presidenza e ai Capigruppo la possibilità di istituire una Commissione ad hoc sull’Autonomia o di implementare ruolo e funzioni di quella nata per il Riordino delle Autonomie.

CONCLUSIONI
Cari colleghi mi avvio a concludere questo saluto di insediamento ma prima di ringraziarvi ci tengo a condividere con voi un pensiero che credo debba essere una priorità e il filo conduttore del ruolo che saremo chiamati ad esercitare nei prossimi anni.
Abbiamo la necessità di ridare dignità alla Politica. Dal nostro operato deriverà la capacità di invertire quella rotta che porta oggi ad una diffusa convinzione che senza Politica vivremmo meglio, che la Politica è qualcosa di inutile, di costoso e fonte di privilegi.
La Politica in realtà è un baluardo della libertà del Popolo una voce soprattutto per i piu’ deboli e i piu’ umili.
Esiste un problema di moralizzazione, o meglio di etica, nella vita pubblica che deve essere affrontato con rigore ma senza ipocrisie o processi sommari ma questo aspetto deve essere accompagnato dalla riappropriazione da parte della Politica delle funzioni proprie per cui è nata al netto di subalternità e debolezze.

Personalmente mi piacerebbe che la Politica fosse capace di lasciare il giusto spazio alla concretezza, senza rincorrere tatticismi, interessi di parti, dibattiti fini a se stessi. Credo nel pluralismo e nella democrazia ma non colgo l’utilità della Politica di palazzo capace solo di allontanare i cittadini dal voto e dalla partecipazione.
La Lombardia sia modello anche in questo, iniziamo da qui un nuovo rapporto con i cittadini e con le Istituzioni, facciamo partire da quest’aula il grande cambiamento che tutti attendiamo.

La forza di una classe dirigente matura come non ho dubbi sia quella rappresentata in quest’aula ha le qualità e le capacità per provarci. Il nostro giudizio si misurerà anche in questo.

Chiudo ringraziando in modo sentito e non formale tutti voi per la fiducia. Sono onorato di aver ricevuto questo alto incarico che non avevo ne richiesto ne sollecitato e che esercitero’ nel massimo rispetto Istituzionale e nel segno di una aperta e leale dialettica con tutte le forze politiche rappresentate in quest’Aula e con ognuno di voi.

La Lombardia è speciale, Viva la Lombardia!

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