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Amelia (la Signora) e la “sconfitta” che ora è Legge: telecamere negli asili

Disse, in un’intervista a ComoZero (qui): “Capisco il punto di vista di quanti desiderano installare le telecamere negli asili ma vedo anche una sconfitta. Significa non poter dare piena fiducia al personale scolastico. Personalmente, ho piena fiducia negli operatori attivi negli asili della città. Ma comprendo anche le ragioni dei genitori”.

Giunta Landriscina

Così commentava la Signora della Giunta, Amelia Locatelli, l’ipotesi di finanziamento Regionale (e successiva installazione) per le telecamere negli asili nido cittadini.

Assessore, non troppo giustamente, perduto dall’esecutivo Landriscina. Uscita per dettame di partito (la crisi di maggioranza aperta da Forza Italia con il ritiro della delegazione) con disciplina, al limite dell’obbedienza marziale, Locatelli ha signorilmente firmato l’addio e se ne è andata (qui).

Caso diverso il collega Pettignano, che ha optato per un carpiato cambio di paltò (qui).

In attesa di un, tutt’altro che improbabile, rientro di Locatelli alla scrivania di Landriscina le deleghe di cui era titolare ( Politiche Educative, Politiche Giovanili, Asili nido, Formazione, Assemblee di zona e Partecipazione) sono finite in mano, da qualche ora, a Angela Corengia (qui le cronache).

Intanto la Regione prosegue, a ritmo incessante sul fronte telecamere.

Con una nota, in queste ore, Palazzo Lombardia ha fatto sapere: “Il Consiglio regionale della Lombardia ha dato oggi il via libera alla Legge ‘Iniziative a favore dei minori che frequentano nidi e micro nidi’ che favorisce l’installazione di telecamere negli asili nido, un provvedimento promosso dalla Giunta su proposta del presidente Attilio Fontana e dell’assessore alle Politiche per famiglia, genitorialità e pari opportunità Silvia Piani”.

Dunque dopo l’approvazione della Commissione Sanità, il 7 novembre, e quello dalla Commissione Bilancio il 23 novembre, che ha dato il via libera alla sua copertura finanziaria, il progetto è Legge regionale. “Con questo
atto – dice l’assessore Silvia Piani – assegniamo 600mila euro per i sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso (300mila euro per il 2019 e altrettanti per il 2020) oltre a  300mila per la formazione degli operatori (150.000
sul 2018 e altrettanti sul 2019), per un totale di 900mila euro”.

“Sono orgogliosa del lavoro svolto – aggiunge Silvia Piani – perché credo in questo provvedimento che ho voluto fortemente. Un grazie particolare lo rivolgo al Consiglio regionale, il cui impegno è stato imprescindibile. Abbiamo avuto anche il sostegno e l’apprezzamento di tanti operatori del mondo dell’educazione e della formazione, del sistema sociosanitario, della sicurezza e della giustizia, oltre al plauso di molti amministratori locali”.

“L’obiettivo – ricorda l’assessore alle Politiche per la famiglia – è tutelare i nostri bambini prevenendo i
maltrattamenti e favorendo, a tale scopo, l’installazione su base volontaria dei sistemi di videosorveglianza a circuito
chiuso. Fare tutto ciò che è possibile per cercare di impedire i maltrattamenti, sebbene fortunatamente isolati, è per noi estremamente importante. I filmati registrati all’interno dei nidi e dei micronidi saranno resi disponibili esclusivamente all’autorità giudiziaria”.

“Ricordo – conclude l’assessore Piani – che abbiamo chiesto alle Ats di intervenire perché siano loro a formare il personaleaffinché individui il prima possibile eventuali segnali di  disagio e favorisca una migliore circolazione delle informazioni tra organismi pubblici e privati. Divulgare le buone prassi per la corretta gestione delle segnalazioni assicurerà un’azione più efficace di prevenzione e di contrasto. Oltre che una migliore assistenza alle vittime e alle famiglie”.

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