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Appalti, Cenetiempo: “Giunta senza Abc della politica”. Negretti: “Il no di FI contro la città”

“Parlo per me: non c’è alcuno spazio di mediazione”. “Chi ragiona così, se ne assumerà le responsabilità”.

Il consigliere comunale di Forza Italia, Enrico Cenetiempo, è autore della prima affermazione. L’assessore al Personale, Elena Negretti, della seconda. A oggi, parole che sembrano segnare un vallo, un fossato politico tra due componenti – in teoria – della stessa maggioranza politica in Comune.

A dividere i due – con Cenetiempo che “parla per sé” ma in questo momento è appoggiato da gruppo consiliare e coordinatori provinciale e cittadino di Forza Italia – c’è la delibera per istituire, in convenzione specifica con la Provincia, l’Ufficio unico per gli appalti. In altri termini, un team sotto dirigenza provinciale (ma con 8 dipendenti comunali a supporto diretto) per gestire fuori da Palazzo Cernezzi tutti gli appalti sopra i 20mila euro.

Forza Italia ha già minacciato il voto contrario, staccandosi dal resto del centrodestra (Lega, Fratelli d’Italia e civica “Insieme”). Una rottura che se sommata a tutti i voti delle opposizioni potrebbe affossare il provvedimento (anche se la contrarietà del Pd non è scontata); ma soprattutto, una mossa letta a ogni latitudine come un segnale forte dei forzisti a sindaco, vicesindaco (Alessandra Locatelli) e appunto assessore al Personale, accusati di accentrare troppo potere senza condivisione.

“Partiamo da un dato – attacca Cenetiempo – nel programma elettorale del sindaco questa proposta non esisteva. Ed è noto che su tutto ciò che non è stato condiviso in quel programma si può votare secondo coscienza e secondo le proprie idee. Inoltre, in quello stesso programma si parlava di ridare peso e ruolo a Como capoluogo, si parlava di valorizzare il personale, di tornare a essere centro nevralgico del territorio. Beh – prosegue il consigliere forzista – cedere la gestione di tutti gli appalti alla Provincia mi pare vada in direzione opposta”.

Il “missile” politico vero e proprio arriva subito dopo. “E’ ora che la giunta capisca che deve cambiare sistema sulle delibere importanti – dice Cenetiempo – Non è accettabile che sindaco e assessori si riuniscano, non condividano nulla con i gruppi politici e poi spediscano il pacchetto preconfezionato in Commissione e in consiglio. Serve una condivisione che finora non c’è mai stata. Siamo all’abc della politica. Quando la giunta capirà questa cosa, allora non avrà più problemi”.

Giunta Landriscina

A oggi, dunque, “io – dice il consigliere forzista – voterò contro alla stazione appaltante unica senza dubbio. I miei colleghi? Non decido per loro, per ora mi pare siamo sulla stessa linea. Poi vedremo”. Rumors vorrebbero che anche in FdI – oggi ufficialmente a favore della delibera – non tutti siano entusiasti, ma la prova si avrà solo in aula lunedì prossimo.

“Per me – chiude Cenetiempo – che il Comune capoluogo faccia Ponzio Pilato su un tema delicato e fondamentale come gli appalti è un non senso. Svilisce il ruolo di Como, tra l’altro mentre Comuni come Villa Guardia, con un solo addetto, sbrigano da soli appalti fino a 150mila euro”.

Di contro, l’assessore alla partita, Elena Negretti, lascia intendere chiaramente di intravvedere poco più che una pura battaglia politica e non di merito nelle posizioni forziste, ma ufficialmente si limita a dire che “chi, soprattutto in maggioranza, voterà contro, dovrà poi assumersene le responsabilità“.
Sul piano tecnico, invece, Negretti difende a spada tratta l’ufficio unico per gli appalti sotto la guida del dirigente provinciale Matteo Accardi.

Oggi è sotto gli occhi di tutti che il Comune ha forti difficoltà nella gestione degli appalti – sottolinea – Siamo in ritardo sulle gare, non riusciamo a spendere quanto potremmo, in alcuni casi le procedure ci bloccano per mesi o anni”.

Con l’ufficio unico riusciremmo a semplificare le procedure, ad avere un doppio controllo sulle gare e sugli iter, e a tenere monitorato ogni passaggio – rilancia Negretti – Inoltre, l’ufficio avrebbe 15 giorni per partire e fare la gara, non appena pronta tutta la documentazione. I tempi morti o burocratici si accorcerebbero a beneficio di tutti: dipendenti, amministrazione e soprattutto cittadini. Sicuramente riusciremmo a spendere anche somme maggiori a beneficio della città e per il personale tecnico sono previsti incentivi ad hoc. Ma ripeto, se chi fino a oggi ha denunciato l’immobilismo ora intende bloccare i miglioramenti possibili, poi ne risponderà prima di tutto alla città”.

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14 Commenti

  1. il problema è che in Italia esistono ormai troppe signore @Ilaria che, non conoscendo le dinamiche democratiche e politiche, si limitano a quelle che loro pensano essere fango, dimenticando che ogni eletto si porta dietro una storia che, grazie a Dio, va ben oltre l’attività svolta! tacciano allora le signore @Ilaria e continuino a votare per i populisti del “chi grida pu’ se’ la vacca lè sua”!

  2. quando una persona, oltretutto della maggioranza, si esprime in questi termini SOLO PERCHE’ NON E’ STATO NOMINATO in qualche Cda lo stesso si è presentato nei confronti dei cittadini che lo hanno o non lo hanno votato, Forza Italia spero che ragioni con la testa di Forza Italia e dia mandato per la stazione unica in maniera che si rende finalmente possibile sbloccare appalti ed altro, con pratiche ora in carico al Dirigente comunale ferme e parcheggiate, queste manfrine danno ancora più forza all’attuale Amministrazione che sta cercando di sistemare un meccanismo farraginoso!

    1. Non vorrei passare per l’avvocato difensore ma credo che il Consigliere Comunale in questione non possa essere nominato in nessuna azienda partecipata. Ma non ne sono certo.

  3. Le valutazioni da fare sono molteplici. La prima che mi viene in mente è: il Comune di Como HA oppure NON HA le carte in regola per qualificarsi, posto che tra qualche anno la qualificazione degli Enti Appaltanti sarà obbligatoria? Se non si qualificherà il Comune sarà comunque costretto ad avvalersi di una Stazione Unica Appaltante, con la differenza (se non ho capito male) che in tale ipotesi dovrà versare a quest’ultima dei bei soldoni, per avvalersi del suo servizio.

  4. @Andrea, molto velocemente. Il mio commento era diretto ad una semplice questione di rappresentanza. Liquidare il pensiero di Cenetiempo come ad un’idea di un barista, come qualcuno ha scritto, significa ignorare che ogni consigliere porta con sé il voto di cittadini che gli hanno dato fiducia.
    Ciò detto sulla Stazione Unica Appaltante resta da vedere se questo porta degli effettivi risparmi. Non ho visto la proposta di Delibera. Certamente quadro è stata istituita qualche anno fa la motivazione non è certamente stata quella meramente economica.
    Non credo che Fermi e Caprani siano contrari alla SUA per avere mani libere sugli appalti. Di sicuro, vedendo i pochi posti importanti che Forza Italia ha ottenuto nelle partecipate (a discapito delle altre forze politiche di maggioranza), mi pare che Fermi e Caprani non si siano impegnati molto.
    Ma si sa, chi più vale più prende.

  5. @Renato Acquistapace
    L’ABC della Politica dovrebbe essere quello di dare servizi migliori ai cittadini.
    La Stazione Unica Appaltante, cioè un unico soggetto che accentrando la gestione degli appalti offre risparmi per gli enti aderenti, grazie ad economie di scala, e migliori risultati, con la concentrazione delle competenze in un unico ufficio, non va in questa direzione?
    A meno che l’ABC della politica per Cenetiempo sia avere per Forza Italia il controllo degli appalti. D’altra parte è cosi che Fermi e Caprani intendono la politica: occupazione di potere e spartizione di posti, come si è visto con Como Acqua e con le nomine nelle partecipate.

  6. Beh a fronte di ovvi miglioramenti di efficienza, essere contrari evidenzia un gioco politico (Fermi che comanda Caprani che comanda Cenetiempo) palesemente originato da dissapori sulle nomine nelle partecipate. Mettere persone competenti nei posti giusti (es. Acsm) ha dato fastidio… meglio qualcuno che rientrasse in logiche clientelari.

  7. Scusa @Ilaria, il “barista” Cenetiempo parla e va ascoltato perchè dietro di lui ci c’e’ qualche cittadino comasco che l’ha votato.
    Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi tu sulla questione della SAP.

  8. Forza Italia che spalanca le porte alla fine di questa Giunta, al Commissariamento del Comune, a nuove elezioni e, se tanto mi da tanto, al futuro ballottaggio Rapinese / Traglio.
    Chi l’avrebbe mai detto?

  9. Non c’e’ altra scta che andare a nuove elezioni ! mi sembra ovvio vista la situazione in vui si trova la giunta se cosi ancora puo’ definirsi.
    Penso a questo punto di las iare spazio a Rapinese .

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