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Butti felino morde le Sardine: “Arrogante la scelta dell’8 Dicembre. Vadano altrove”

Come un felino (politicamente) affamato, il deputato comasco di Fratelli d’Italia si lancia sulle Sardine comasche. E con un lungo post su Facebook (l’originale qui) contesta apertamente la scelta del neonato movimento di radunarsi proprio domenica 8 dicembre – giornata potenzialmente esplosiva sul fronte dell’affluenza in città – per la prima manifestazione locale.

Sardine in piazza anche a Como: raduno l’8 dicembre. “Costituzione e antifascismo”

“Leggo il “manifesto delle sardine” e noto una grave e sferzante affermazione chiaramente rivolta a chi non ne condivida i postulati: “grazie ai nostri padri e nonni avete il diritto di parola, ma non il diritto di essere ascoltati” – scrive Butti – Una pretesa e presunta superiorità morale urticante. Io penso che tutte le associazioni, i partiti, e le organizzazioni, che operino in un contesto e con metodi democratici, abbiano il diritto non solo di parlare, indipendentemente dai padri e dai nonni che tutti abbiamo avuto e sui quali sarebbe intelligente evitare distinguo visto che siamo nel terzo millennio, ma anche di essere ascoltati”.

Dopo aver espresso anche contrarietà sul “vostro consueto intervallo musicale di “Bella ciao” e su Roberto Saviano come testimonia (“ma non vieto a nessuno di ascoltarvi”), Butti va alla manifestazione convocata per domenica.

“Leggo che le sardine di como intenderebbero imporre, il verbo è corretto, alla città di Como un loro evento politico per, udite udite, domenica pomeriggio 8 dicembre – scrive il deputato di Fratelli d’Italia – pretenderebbero anche di farlo in pieno centro città (la convocazione è per Largo Miglio, ma la decisione ufficiale di Questura e Prefettura non è ancora nota, ndr). Mi sembra un atteggiamento un po’ arrogante. Ad un partito tradizionale non sarebbe consentito tale “privilegio” e, intelligentemente, nemmeno tenterebbe di rivendicarlo”.

“Auguro all’evento delle sardine il successo che auspicano, ma c’è un momento e un luogo per tutto. Volete manifestare? Fatelo evitando di aggiungere il vostro folto pubblico (con annessi mezzi di trasporto) all’affluenza, anche automobilistica, di migliaia di comaschi, e non, attirati in centro dagli eventi natalizi o dalla voglia di fare shopping – è l’affondo finale di Butti – Convocatevi magari in una zona decentrata (ad esempio al Tempio Voltiano, a Villa Olmo…luoghi di prestigio, ma meno coinvolti dall’agenda natalizia). Altrimenti scegliete un altro giorno o magari un altro orario”.

“Come ho detto, tutti hanno il diritto di essere ascoltati, anche le sardine, ma nessuno ha il diritto di imporre la propria presenza a gente che vuole fare altro in centro città durante un pomeriggio domenicale e pre natalizio – conclude il post – È una questione di convivenza civile che tutti i partiti tradizionali rispettano, un fatto di educazione, anche civica. Non avete necessità di ricorrere al meschino espediente di organizzare il piccolo evento politico nel contesto del grande evento natalizio per poter dichiarare qualche “inconsapevole sardina” in più”.

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21 Commenti

  1. Diciamoci la verità: gli equilibri a dir poco traballanti della Giunta e il consenso sempre più calante, destabilizzati prima dalle proteste di Fridays for future, ora dalla annunciata invasione di sardine tutt’altro che bendisposte nei suoi confronti, preoccupano non poco. E spingono l’onorevole Butti a comunicati risibili che, quale esperto di comunicazione, mai avrebbe rilasciato nel “glorioso” passato. Comunicati che costituiscono, tra l’altro, un clamoroso autogol in termini tattici. Da quella parte politica, insomma, capiscono che il vento sta cambiando. E se la fanno sotto.

    1. Caro signore, mi spiace lei abbia ravvisato “preoccupazione” nelle mie parole perché non sono affatto preoccupato. Il mio non è un comunicato, converrà con me visto che conosce il mio passato professionale, ma solo un pensiero affidato, da comasco, al mio profilo personale, non politico, su fb. Il mio pensiero è stato ripreso nei modi e nelle forme che conosciamo. Non so a quale “vento che cambia” lei faccia riferimento. Mi accontento di sapere che la mia parte politica veleggia stabilmente a due cifre da un po’. Cordialità

  2. Quando sento parlare di democrazia da questi signori di Fratelli d’Italia mi viene l’orticaria. Non so perché mi mi torn alla mente la favola di Cappuccetto Rosso ( ogni riferimento è puramente casuale) che si trova parlare con il lupo mascherato da nonna . Poi però la voce lo tradisce. Questi sono uguali. Camicia, cravatta,buone maniere e poi rimpiangono i bei tempi dei treni che arrivavano in orario(!?).

  3. Gentile Ezio, percorre di tanto in tanto l’autostrada CO-MI e viceversa ?
    Non mi interessa ricoprire il vestito di avvocato difensore, però i fatti sono anche questi…

  4. Onorevole Butti al netto di questa e altre dichiarazioni “politiche” ci potrebbe cortesemente rendere edotti della sua attività di tanti anni a Roma, diversa da quella al traino della posizione dominante? Detto in altre parole, di quali iniziative poi concretamente sfociate in benefici per i cittadini (nei più diversi campi) lei è stato innesco e promotore?

    1. Gentile sig. Leoni. Non per supponenza, ma l’elenco sarebbe oggettivamente lungo e non vorrei essere “autoreferenziale”, perché oltre alla terza corsia dell’A9 (generosamente ricordata da un lettore), alla legge per le celebrazioni di Terragni e del Razionalismo, al finanziamento per la manutenzione di edifici storici (ex Combattenti e altro) o di chiese antiche (San Carpoforo e altro), al finanziamento di società sportive storiche della città, di impianti sportivi (Sagnino, ad esempio) alla realizzazione della Comando Provinciale Carabinieri, altre piccole stazioni cc della provincia…oltre a tutto ciò c’è altro. Può svolgere una ricerca sulla stampa locale o sui social, può anche accedere al sito di Camera e Senato o più semplicemente scrivermi su FB indicando il suo indirizzo di posta elettronica…in questo caso sarei lieto di proseguire nell’elenco. Un caro saluto.

      1. Egregio Senatore Alessio Butti, Lei é parlamentare dal 1996, con l’unica interruzione dal 2013 al 2018, ci mancherebbe che non avesse fatto qualcosa per il suo territorio, essendo tra l’altro parte spesso della coalizione al governo
        Fare l’elenco sinceramente lo trovo leggermente svilente
        Nel suo intervento poi toppa pesantemente sul diritto di essere ascoltati, ma non esiste!
        Lei hai il sacrosanto diritto di esprimersi, ma io NON HO l’obbligo di ascoltarla, perché se questo ci fosse si chiamerebbe REGIME DITTATORIALE, intoccabile e non criticabile perciò il cosciente diritto di qualsiasi cittadino a non ascoltarvi
        Riconoscendole delle capacità notevolmente superiori rispetto a moltissimi suoi colleghi di destra sono certo che recepirà questo nostro basilare diritto

  5. “….una pretesa di superiorità urticante…” Per chi fino a poco tempo fa si rifaceva a un regime di “macchiette” che inviava al confino e in carcere gli oppositori, è abbastanza curioso. La pretesa di superiorità è anche di chi non ritiene mai troppo importanti le motivazioni e le ragioni di dissenso al pensiero dominante. Non ne avevo intenzione. Dopo questa dichiarazione ci sarà una “sardina” in più.

  6. Lo spaccato dei commenti riflette esattamente quanto la nostra cara Italia abbia bisogno di persone quale l’On. Butti che ha la capacità politica e intellettiva di indicare in modo chiaro soluzioni politiche.
    Pesci e Stelle fanno parte di un firmamento lontano anni luce, pertanto non palpabile.
    Consiglio a chi lo desidera, di rileggersi la storia, nello specifico la Rivoluzione Francese.

  7. Ma che ” prosopopea” questo Butti !!!
    On. pensi all’andamento della citta’ e non solo nel periodo delle luminarie !!!
    A proposito poi la sua proposta imminente per il recupero delle multe inflitte agli svizzeri come e’ finita????????

  8. Un giudizio di arroganza da un esperto in materia merita attenzione. Un motivo in più per essere presenti

  9. “Come ho detto, tutti hanno il diritto di essere ascoltati, anche le sardine, ma nessuno ha il diritto di imporre la propria presenza a gente che vuole fare altro in centro città durante un pomeriggio domenicale e pre natalizio”

    Cosa significa imporre la propria presenza? Io in centro città vorrei “fare altro” che essere invaso da macchine e turisti eppure non è possibile: anche questa è imposizione?

  10. Le do qualche informazione. La prima, non sono residente a Tremezzina. La seconda, se lei ritiene che villa Olmo o i giardini a lago siano il centro della città ricco di negozi e iniziative natalizie…mi arrendo

  11. Sarà che risiedendo in Tremezzina non conosce più bene Como, ma che un ex vice-sindaco definisca zone decentrate il Tempio Voltiano e Villa Olmo mi lascia quanto meno perplesso… come se ai giardini pubblici non ci fossero installazioni natalizie…

  12. Povere sardine cercano in tutti modi di provocare lo scontro politico per legittimare la loro esistenza,parlano di democrazia ma se non sei d’accordo con loro sei populista e magari un po’ fascista,protestano solamente e non propongono,la strada che porta alla democrazia non è fatta di scorciatoie ma solo di vie lunghe e tortuose, affrontatele se avete il coraggio rispettandone le regole.

  13. qualcuno potrebbe dissentire, non sono tutti così !
    Vero, assolutamente vero, ma quando si manifesta “contro”, “ai fini di impedire che ci sia chi li possa ascoltare”, etc etc, non la chiamerei proprio democrazia. Mi sembra un modello molto più in sintonia con la dittatura sovietica. Chissà che un giorno possano manifestare contro le sardine stesse proprio perché le sardine vorrebbero terra bruciata attorno ai politici a lor contrari: sarebbe una bella evoluzione politica. Purchè sia una manifestazione senza imporre alcunché a nessuno e men che meno con certificati di moralità autoreferenziata.

  14. Egr. On. Butti,
    non dimentichiamoci che sono i figli o nipoti di coloro che non hanno mai disapprovato chi mandava in Siberia i dissidenti. Anche lassù avevano quasi il diritto di dire ciò che volevano, salvo poi venir “rieducati”, ma non di farsi ascoltare.
    Cambiano i tempi ma non i modi: in questo sono sicuramente coerenti.

    1. Intervento pregno di pochezza, assoluta perdita di tempo controbattere
      Noto poi che le insignificanti sardine, oggettivamente scarsamente organizzate (basta leggere i messaggi del loro gruppo Facebook) stanno preoccupando, e parecchio, i sovranisti di destra ….. chissà mai perché
      Domenica Como sarà “invasa” da 30/50.000 foresti attratti dai balocchi e dallo shopping, 3000 sardine (ad andare di lusso) in che modo rappresenterebbero un problema?

  15. Già, invece i Friday For Future possono mettere la città in ginocchio ? E non parliamo di sindacati, cortei ecc. ecc. Mah…

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