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Politica

Caso InterCultura, Elisabetta Patelli: “Polemica ridicola e disinformata”

Solo poche ore fa, da queste pagine, il retroscena di Palazzo:

Intercultura, dopo 24 anni la giunta frena. I “dubbi politici” di Caldara

Tanto è bastato per scatenare le ire di Elisabetta Patelli, storico rappresentante dei Verdi a Como (oggi portavoce regionale). “La polemica nei confronti di Intercultura – ci scrive – è ridicola e denota grande disinformazione: da docente ed ex borsista nel 1979 (e da allora non più’ impegnata nell’associazione) posso affermare per certo i seguenti punti che la differenziano da tutte le altre associazioni/agenzie fiorite negli ultimi anni per scambi all’estero , rispettabilissime ma di altra natura e scopo”.

Di qui una riflessione per punti che pubblichiamo integralmente:

1) L’Associazione Intercultura Onlus non agisce per scopo di lucro, come sanno tutti e come si può’ ben verificare: è un ente morale riconosciuto con DPR n. 578/85, posto sotto la tutela del Ministero degli Affari Esteri, è infatti gestito e amministrato da migliaia di volontari, che hanno scelto di operare nel settore educativo e scolastico, per sensibilizzarlo alla dimensione internazionale snzi, svolge una azione fondamentale per dare la possibilità’ a chiunque a prescindere dalle capacita’ economiche di accedere ad una esperienza formativa di eccezionale valore

2)Non ha mai avuto alcun orientamento politico di alcun genere. Anzi, da sempre ha riconoscimenti e rapporti con i Governi italiani ed esteri (e Organismi internazionali) di ogni colore proprio per i suoi meriti.Alla luce di ciò’ le obiezioni locali risultano oltremodo ridicole

3) È presente in 152 città italiane ed in 65 Paesi di tutti i continenti. Ha statuto consultivo all’Unesco e al Consiglio d’Europa e collabora ad alcuni progetti dell’Unione Europea.

4) Ha rapporti con i nostri Ministeri degli Esteri e dell’Istruzione, Università e Ricerca.

5) A Intercultura sono stati assegnati il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio e il Premio della Solidarietà della Fondazione Italiana per il Volontariato per oltre 40 anni di attività in favore della pace e della conoscenza fra i popoli.

6) Intercultura organizza seminari, conferenze, corsi di formazione e di aggiornamento per Presidi, insegnanti, volontari della propria e di altre associazioni, sugli scambi culturali. Nel 2017 Intercultura e ANP (Associazione Nazionale Presidi e alte professionalità della scuola) hanno realizzato la “Guida Operativa per il Dirigente Scolastico – Educazione interculturale e mobilità studentesca” volta ad aiutare le scuole a elaborare e a “mettere a sistema” attività di educazione interculturale e di scambi scolastici in invio e in accoglienza.

7) La Fondazione Intercultura Onlus nasce il 12 maggio 2007 come costola della Associazione . Vi hanno aderito i Ministeri degli Affari Esteri e dell’Istruzione, Università e Ricerca. La Fondazione è presieduta dall’Ambasciatore Roberto Toscano; del consiglio e del comitato scientifico fanno parte eminenti rappresentanti del mondo della cultura, dell’economia e dell’università.

8) La Fondazione e’ ente accreditato per la Formazione del personale della scuola presso il Ministero dell’Istruzione

In conclusione, per le sue caratteristiche, le sue credenziali, i riconoscimenti e le patnership istituzionali , crollano le contestazioni e i dubbi avanzati in Giunta , pretestuosi o mero frutto di ignoranza. Se altre associazioni di scambi internazionali con analoghe caratteristiche vogliono chiedere il patrocinio lo facciano.

Ne conseguono pero’ alcune legittima curiosità

1) Tutte le altre associazioni a cui la Giunta garantisce patrocinio hanno pari caratteristiche e agiscano senza scopo di lucro? Ovvero(come eccezionalmente previsto dal regolamento stesso)anche se a scopo di lucro, promuovono l’immagine e il prestigio della Città e quando sia prevista una finalità di beneficenza e solidarietà. Mah!

2) Una volta chiarito che Intercultura e’ apolitica e apartitica , la domanda dell’assessore Caldara “Intercultura persegue una linea politica diversa dalla nostra?” è da interpretarsi con qualche brivido che solo le associazioni apertamente schierate con la maggioranza del governo della città’ hanno diritto al patrocinio?

Dal regolamento comunale (che dovrebbero essere noti a tutti gli Amministratori) il patrocinio del Comune si concede a iniziative che devono rientrare nei fini dell’amministrazione comunale. Finalità da intendersi non “politiche”, bensì (e’ specificato nel regolamento)” di carattere sociale, culturale, scientifico o di interesse pubblico”.
Penso che tutti , a partire dai docenti, dovremmo riconoscere come tale finalita’ la promozione e il sostegno attraverso borse di studio di scambi scolastici internazionali finalizzati promuovere il dialogo interculturale e contribuire alla costruzione di una nuova educazione alla pace.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un commento

  1. È un’iniziativa che esiste da 50anni, patrocinata dal Comune da 25, ha costi limitatissimi, dà lustro alla città e, soprattutto, è un’opportunità per i ragazzi. Togliere il patrocinio del Comune è una scelta inspiegabile. Ci sono solo due ipotesi: è una decisione irrazionale o è una decisione che si ha pudore di spiegare. Non so cosa sia peggio.

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