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Como Acqua, ennesimo colpo di scena: lista Pd-Fratelli d’Italia per il nuovo cda. I nomi

Ennesimo, clamoroso colpo di scena nella vicenda di Como Acqua. Dopo le ripetute insistenze del centrodestra – in particolare attraverso Alessandro Fermi di Forza Italia e Fabrizio Turba della Lega – domani l’assemblea dei soci (129 sindaci del territorio) si riunirà per eleggere il nuovo consiglio di amministrazione. Due le liste che si sfideranno, entrambe composte da tre nomi poiché altrettanti saranno i membri del nuovo cda.

Ma ecco che a poche ore dal cruciale appuntamento spunta la sorpresa che davvero non ti aspetti: nella lista che genericamente si potrebbe definire di centrosinistra, figura anche un nome di Fratelli d’Italia. Si tratta di Alessandra Bartulli, avvocato e già candidata nel partito di Giorgia Meloni alle scorse elezioni comunali di Como.

Un colpo di scena inaspettato che se ben difficilmente lascia presumere un nuovo scenario politico strutturale con un’alleanza Pd-Fratelli d’Italia (ipotesi, anzi, da escludere), nello stesso tempo rimarca l’ennesima, evidentissima spaccatura nella teorica alleanza di centrodestra con Lega e Forza Italia.

Difficilissimo, a poche ore dal voto in assemblea, capire le ragioni ufficiali di questa scelta da parte dei vertici comaschi di Fratelli d’Italia, ma la spaccatura con gli alleati d’area resta evidentissima. Per la cronaca a completare il terzetto di questa lista figurano anche il consigliere uscente del Pd, Andrea Livio, e Guido Basilio.

Per quanto riguarda la lista del centrodestra, i tre nomi “ortodossi” sono invece: Laura Santin (foto sotto), segretaria provinciale della Lega, Enrico Pezzoli e Giancarlo Gerosa.
Alla vigilia, sembra questa la lista destinata ad ottenere la maggioranza dei voti nell’assemblea dei soci di domani anche se la sfida dovrebbe reggersi in un certo equilibrio generale e potrebbe anche riservare sorprese.

La lista vincitrice, comunque, si aggiudicherà il presidente di Como Acqua e un consigliere, la lista sconfitta esprimerà il vicepresidente.

Di sicuro, ad ogni modo, è chiaro che l’eventuale vittoria dell lista Pd-FdI potrebbe scatenare ripercussioni pratiche anche forti sul processo di fusione e – politicamente – negli equilibri del centrodestra comasco.

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3 Commenti

  1. @Antonio forse ti sfugge che il CDA viene eletto dai sindaci, molti dei quali civici, che non rispondono ai partiti (o almeno non dovrebbero rispondere…)
    piuttostoche una fantomatica alleanza PD-FDI dovrebbe preoccupare molto di più il fatto che la Lega senta la necessità di candidare la propria segreteria provinciale, senza nessuna esperienza e zero competenze in materia…Non c’era proprio nessun professionista “d’area” con un curriculum adeguato? Possibile? O forse serviva qualcuno che obbedisse agli ordini dall’alto?

  2. mi mancava l’alleanza Fratelli D’Italia con il PD, siamo proprio al paradosso a questo punto che convergano assieme in un partito unico!

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