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Don Giusto, l’opposizione attacca Landriscina in massa. Il sindaco: “Vogliono lo scontro duro su tutto. Io no”

Attaccato frontalmente e senza soluzione di continuità da gran parte dell’opposizione per non essersi espresso pubblicamente sullo striscione di Forza Nuova contro don Giusto della Valle, oggi il sindaco Mario Landriscina replica alla gragnola di accuse piovute sul suo capo.

In aula, d’altronde, la prima mezz’ora di dichiarazioni è stata davvero una tempesta. Primo ad andare all’attacco era stato il suo sfidante nel 2017, Maurizio Traglio.

“Don Giusto si sostituisce al Comune per gestire le emergenze, per dare le risposte che il Comune non dà. Era un dovere per la nostra amministrazione dare una risposta significativa su eventi di questo genere (lo striscione di Forza Nuova, ndr). Invece abbiamo assistito a un sordo silenzio”.

Sulla stessa linea anche gli interventi di Patrizia Lissi del Pd (“Perché signor sindaco non si è pronunciato?”), del capogruppo dem Stefano Fanetti (“Il silenzio del sindaco su un atto di intimidazione vile pesa come un macigno”) e del capogruppo di Civitas Bruno Magatti (“Un silenzio inquietante, non so se per pochezza, paura, opportunismo o tatticismo: il sindaco rappresenta la città intera, il silenzio non è perdonabile”).

Questa mattina, la replica di Landriscina.
“Come in tutte le altre faccende che hanno riguardato la città, e specialmente in quelle fortemente divisive, guardo con perplessità le posizioni che ci allontanano dall’equilibrio e dalla mediazione – ha affermato il sindaco – Tra l’altro sono solito avere confronti riservati con le parti, un metodo che preferisco perché auspico sempre che in tutti prevalga il senso di responsabilità, che aiuta a rendere la città meno divisa”.

“So benissimo che rischio di fare la figura del buonista – ha aggiunto – ma sono fermamente convinto che si debbano ritrovare le misure, da tutte le parti. Poi mi rendo conto che faccia più rumore una foglia che cade di una foresta che cresce, ma questa è la mia posizione, nel rispetto di chi ne ha di diverse”.

Dove è meno tenero, il sindaco, è sull’estrema politicizzazione data dall’opposizione alla vicenda dello striscione a Rebbio di Forza Nuova. “Non si può sempre e comunque cercare il confronto duro, lo scontro su tutto – ha sottolineato Landriscina – Chi arriva a Como, chi vive a Como deve trovare una città aperta, poliedrica, a più voci e non sempre arroccata su posizioni inconciliabili. Il dissenso nei miei confronti ci sta, per carità, va benissimo. Ma io preferisco stare zitto in certe occasioni, perché non è con i proclami che si fa il bene della città. E non si scambi questo atteggiamento per paura o pavidità: si chiama libertà delle idee”.

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8 Commenti

  1. Non si tratta di ritrovare le misure o di avere uno stile non gridato nel proprio agire quale amministratore della città. Si tratta semplicemente di dire se si condanna o meno l’azione di Forza Nuova. Il non volersi pronunciare non è né buon senso né garanzia dell’unità della comunità locale. Non so se il Sindaco ha timore della possibile reazione di una forza politica che lo sostiene rispetto ad una sua dichiarazione di condanna di Forza Nuova, ma so che la città ha diritto di sapere cosa pensa l’Amministrazione Comunale di un’azione così provocatoria, anche per sgomberare il campo dal sospetto avanzato dall’ex assessore Gaddi.

  2. Una intimidazione è un’intimidazione , non politica. Riguarda la sicurezza personale di un cittadino. Il Sindaco se ne deve occupare.

  3. I commenti del sindaco su quanto discusso ieri (ed in passato ) in aula e riportato nell’articolo sopra, mi hanno sorpreso.
    Come sempre non vi sono risposte nel merito, ma solo affermazioni insofferenti alle legittime richieste di intervento da parte di cittadini e consiglieri.
    Forza nova perpetua azioni sul territorio comasco con modalità che non possono non preoccupare chi ha il dovere di rappresentare tutta la città e preservarne lo spirito democratico. Stante le affermazioni del sindaco sulla città aperta e poliedrica, non si capisce cosa lo trattenga dal respingere ogni azione di questi individui. Assuma una posizione finalmente chiara!
    La medesima ferma condanna a questi comportamenti varrebbe ovviamente per soggetti ‘politici’ di parte opposta a forza nuova.
    Il sindaco poi fa ricadere la responsabilità di uno sterile dialogo sulla ‘estrema politicizzazione’ dell’opposizione. Ma di cosa parla?
    I rappresentanti di Svolta Civica hanno sempre offerto collaborazione all’amministrazione su temi condivisibili, assumendo sempre ogni responsabilità su quanto proposto.
    Sosteniamo le nostre opinioni ed idee in modo civile e senza ordini di scuderia o pressioni ad alcuno. In totale autonomia e secondo coscienza, nel solo interesse dei cittadini comaschi. Di tutti i cittadini comaschi.
    Maurizio Traglio.

  4. nelle parole del Sindaco appare il metodo di lavoro che ci dice piaccia lui,”rompe et impera” ovvero del dialogo a due, mai aperto di fronte a tutti. Atteggiamento non certo accettabile nella gestione della cosa pubblica. il parlottio nelle segreterie, la voci di sagrestia, il mondo del sussurro non possono essere reclamati per opporsi a coloro che chiedono dichiarazioni pubbliche, chiare, significative. Il silenzio non può esser una scelta personal quando si è Sindaco, anche perchè, sia chiaro, di quello che pensa personalmente o della libertà, sacrosanta, delle sue idee, ben poco interessa, Ma ci si attende che dica cosa pensa il Sindaco, ovvero la voce di chi sta governando la città.

  5. Non si comprende per quale motivo si parla di Ordine Pubblico quando si pensa ai mendicanti e agli extrecomunitari che dormono sotto i portici di San Francesco e non si parla di Ordine Pubblico quando qualcuno appende striscioni sulle cancellate del Tribunale o, con intento intimidatorio, sull’entrata di un Oratorio.
    Evidentemente il pregiudizio, a volte, supera il senso della legalità.
    Il Sindaco dovrebbe esprimersi contro questi gesti proprio per ribadire la vocazione moderata, pluralista e legalitaria della città. L’opposizione ha chiesto solo questo: una presa di distanza da parte dell’Amministrazione nei confronti di un gesto gravemente intimidatorio che si è ripetuto in forma più grave solo qualche ora più tardi. Nulla di più. A volte è necessario un po’ più di coraggio, solo questo!

  6. Le parole del Sindaco sono semplici parole di buon senso, da garante responsabile dell’unità della comunità locale. Come spesso accade, la ‘sinistra’ (sedicente) italiana, pur essendo ormai assai minoritaria, è pure assai rumorosa e si avvale dell’artiglieria (ormai inefficace) impersonata dal giornalismo, dall’alta finanza e dalla burocrazia.
    Lungi da fare l’apologia di qualsiasi gruppo inneggiante al ritorno a regimi criminali e illibertarti, si vuole soltanto evidenziare il distacco siderale esistente tra le elites canute e cantanti di “Bella ciao” e quella che loro ritengono la ‘incolta e razzista plebe italica’.
    All’uopo un verso del dimenticato Risorgimento sembra riecheggiare: “Eran trecento, eran giovani e forti, e sono morti”.

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