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Forza Italia, no al ricordo solo per i morti Msi. Butti: “Pochezza culturale. Vergogna”

Stavolta, proprio non l’ha digerita. E così, oggi, il parlamentare di Fratelli d’Italia, Alessio Butti, ha riversato in un breve ma durissimo post su Facebook lo sdegno per quanto avvenuto ieri sera in consiglio comunale.

Dove, come abbiamo riportato con questo articolo, il consigliere del suo stesso partito, Lorenzo Cantaluppi, ha chiesto (e ottenuto dalla presidente dell’assemblea, Anna Veronelli) di osservare un minuto di silenzio per i 3 giovanissimi militanti del Movimento Sociale Italiano uccisi nel gennaio del 1978 a Roma da terroristi rossi nella strage di Acca Larentia.

Prima della commemorazione, però, due consiglieri del centrosinistra – Vittorio Nessi (Svolta Civica) e Patrizia Lissi (Pd) – si erano alzati in piedi per specificare che avrebbero ricordato tutti i caduti per terrorismo, di fatto rifiutando di ricordare soltanto i giovani missini. Ancora più sorprendente, però, l’uscita del capogruppo di Forza Italia, Enrico Cenetiempo, che a minuto di silenzio addirittura già svolto ha voluto rimarcare ufficialmente che anche il suo gruppo aveva partecipato per ricordare “le vittime di ogni colore”. In sostanza, prendendo le distanze dal pensiero dedicato soltanto ai morti del Movimento Soviale Italiano nella strage di Acca Larentia.

Ebbene, oggi il deputato di Fratelli d’Italia, Alessio Butti, ha espresso così il suo sdegno: “Storie di una povera nazione. Storie di una povera città. La sinistra è quella che è, i radical chic delle civiche rosse, anche”.

“Si riempiono la bocca di “riappacificazione nazionale”, ma la sensibilità e la coerenza non crescono sugli alberi – ha aggiunto il deputato comasco – Quello che sconcerta (uso un eufemismo) è la pochezza “culturale” di Forza Italia a Como che regala una “ perla” indimenticabile. Vergogna!”.

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4 Commenti

  1. Alessio Butti non ha capito che la riappacificazione nazionale non si ottiene tirando e ritirando fuori dal calendario i morti di una parte e dell’altra. Questa è rivendicazione continua dei propri morti. Bisogna smettere di mettere un colore politico sui morti di quel periodo DA UNA PARTE E DALL’ALTRA!!

  2. “Povera città” Como? Si’, ma non perché vuole commemorare le vittime del terrorismo di ogni colore, piuttosto perché ha perduto tre giovani concittadini nella strage di Bologna. Forse Cenetiempo, che ben li conosceva, se ne è ricordato, Alessio Butti no. Chi si deve vergognare?

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