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Giardini, progetto al palo. Galli alza le mani: “Bloccato da burocrazia e eccessi di zelo”

Quello che avrebbe dovuto essere il suo fiore – pardon, platano – all’occhiello è diventato un incubo. Quando Marco Galli si innervosisce tortura il vezzosissimo (ormai iconico) ciuffo nero dell’orgogliosa zazzera e trasforma gli occhiali in un grazioso cerchietto che porta avanti e indietro velocemente tra fronte e nuca.

Avanti e indietro.

Rabbia, insoddisfazione e frustrazione sono plasticamente rappresentate anche nella mise dell’assessore al Verde che indossa il più classico e drammatico dei maglioni melanconici: un dolcevita color delusione con sottotrama di tristezza. Cosa succede? Succede che il progetto dei giardini al lago (ereditato dalla precedente amministrazione ma sostanzialmente riscritto in toto) non riesce a decollare. Compare negli ordini del giorno della Giunta ma poi non viene discusso. L’approvazione, prevista per dicembre non è ancora arrivata. Si narra di un Galli furibondo in più occasioni con questo o quel dirigente.

(Fotoservizio: Matteo Congregalli)

E’ nero come gli abiti che indossa.
Sì, sì. Eccome. Lo scriva pure.

Cosa capita?
Capita che il rispetto delle regole è sacrosanto ma quando sconfina nell’eccesso di zelo è grave tanto quanto l’inazione.

Si spieghi.
In Comune c’è chi si attacca troppo ai cavilli.

Faccia dei nomi.
Diciamo che chi si occupa di dare i nulla osta e di verificare le cose troppo spesso si fa condizionare da eventi che hanno colpito quest’amministrazione.

Il processo Paratie.
Esattamente. E’ una paura di agire in parte anche comprensibile ma poi scaturisce in accanimento sulla correzione delle virgole privo di giustificazione.

Il terrore serpeggia negli uffici?
Alcuni dirigenti, non tutti, vivono nel terrore pur sapendo di essere nel giusto. Hanno stipendi e preparazione adeguati e possono lavorare serenamente.

Scusi, allora non è un problema di burocrazia ma di persone.
La burocrazia è un problema. In Comune ci sono alte professionalità ma non basta. Presi individualmente i dirigenti sono capaci, messi insieme spesso non fanno gioco di squadra.

Cioè?
C’è reciproca diffidenza, non si aiutano.

Cosa vi ha rallentati per i giardini?
Cose risolvibili. Per esempio, l’ingegner Lorini va verso la pensione ed è Rup (Responsabile Unico del Procedimento), si deve solo ragionare sulla successione. Una cosa normale trasformata in insormontabile dagli uffici. Abbiamo pagato due mesi senza il segretario generale. Ora si è insediato quello nuovo, Giuseppe Locandro, ed è una fortuna, è molto preparato e risolve i problemi in un istante.

Anche quelli dati per insormontabili?
Soprattutto.

E’ passato dai giardini a lago ultimamente?
Sì.

Fanno pena.
E’ vero. Non sono adeguati a una città con ambizioni internazionali. Non offriamo il meglio. Sono contento, all’inizio c’era una certa diffidenza sul nostro progetto di riqualificazione, adesso c’è molta attesa.

Ricapitoliamo: lei è furente, dice di essere ingabbiato nelle maglie amministrative. Però è ancora convinto di avviare il cantiere e chiuderlo nel 2020.
Dovremmo farcela. Voglio portare il progetto in giunta entro fine febbraio.

E poi?
Poi chiederemo una proroga alla Regione (che ha cofinanziato). Vorrei partire prima dell’estate 2020. Sei mesi di lavori.

Inaugurazione a dicembre?
Lo spero.

Ma ha senso lavorare durante l’estate?
Non occuperemo mai l’intera area e sarà garantito il passaggio.

Si sente boicottato?
No.

E come allora?
Allibito. Alcune cose rimangono bloccate per mesi poi, magia, si risolvono a volte in pochissimo tempo. Quando, cioè, i dirigenti decidono di collaborare fra loro.

IL PROGETTO E LA RIVOLUZIONE: SALVO IL FACCIONE, ADDIO MINIGOLF, NIENTE GIOCHI IL PRIMO ANNO

Il superprogetto di riqualificazione dei giardini a lago ridisegnerà completamente l’area. Nuovo verde in arrivo ma nessun albero sarà toccato.  Addio ai chioschi (si salva soltanto il Pura Vida) e area commerciale aperta nella battery.
Confermato il camminamento che taglia diagonalmente il parco (dallo Stadio fino al lago) che però, secondo quanto prescritto dalla Sovrintendenza, dovrà essere “abbassato” di qualche decina di metri verso Lungolario Trento.
Come noto lo storico minigolf verrà raso al suolo così come la fontanona centrale, da cui però verra staccato il mitico faccione retrostante, salvato in extremis ma il cui destino non è ancora stato deciso.


Brutte notizie per i bambini. I giochi non sono stati inseriti nella riqualificazione. Se si crede all’ottimismo dell’assessore Galli il taglio del nastro del nuovo parco è previsto per fine dicembre ma per altalene&Co bisognerà aspettare almeno un altro anno. Serve un progetto a parte il cui valore è stimato in 100-150mila euro, cifra che dovrebbe contenere e finanziare anche il richiestissimo (e caro all’assessore) skatepark.

Rimuovi immagine in evidenza
Salvo il trenino che dovrebbe essere restaurato e operativo già alla chiusura dei lavori. Sul fronte progettuale, due le novità essenziali: l’eliminazione di tutta l’area oggi asfaltata tra il Monumento ai Caduti e il Tempio Voltiano che invece sarà riportata interamente a prato.

Inoltre, il famoso “corso d’acqua” che avrebbe dovuto tagliare perpendicolarmente i giardini fino a sfociare quasi davanti al Tempio Voltiano sarà drasticamente ridotto a un tratto di soli 20 metri (rispetto agli 80 iniziali).
Per quanto riguarda la locomotiva, sarà spostata e ricollocata all’altezza dello sbocco dei binari che un tempo portavano la ferrovia a lago.

L’articolo che avete appena letto è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

2 Commenti

  1. Buongiorno,
    benissimo la riqualificazione dei giardini che frequento giornalmente per portare a spasso il cane. Spero che l’attuale indecorosa area cani, un fazzoletto per topolini, sempre vuota ovviamente e, quindi palesemente inutile, venga rimossa e ne sia costruita una decente, non una presa in giro. Chiedo: è stata prevista nel nuovo progetto ? Altrimenti, l’amministrazione mandi un comunicato alle forze dell’ordine per la sospensione delle multe ai proprietari che liberino i propri cani dal guinzaglio sino a quando non saranno presenti aree cani decenti, degne di una città civile.

  2. Visto che il buon Lorini andrà presto in pensione da chi verrà sostituito? Non ho trovato alcun bando di concorso sul Sito del Comune.

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