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‘Il Senatore’ torna deputato: “Nuova destra. Como? No rimpasto ma il Comune esca dall’impasse”

Nel linguaggio cifrato in cui spesso si chiude la politica, per cinque anni, è stato evocato quasi fosse figura mitologica, lontana pur sempre presente, l’uomo ombra, il grande tessitore: “Il Senatore”.
C’è? Non c’è? Che fa? Che dice Il Senatore?“. Epiteto-eredità dell’ultimo incarico politico istituzionale a Palazzo Madama. Profilo defilato, per un quinquennio appunto, ma un lavoro continuo di rafforzamento sul fronte nazionale e locale. Oggi Alessio Butti, tra i leader e i fondatori di Fratelli d’Italia, torna nei panni di deputato eletto (già con matematica certezza) nel collegio uninominale di Lecco.

Lui è tornato (o quasi) titolavamo qualche giorno fa. Così è stato.

Lei è tornato, dunque

E’ stata una scelta combattuta, avevo dato disponibilità sul proporzionale, quello sì. Poi Giorgia (Meloni, ndr) mi ha “incastrato” sul Collegio di lecco. Anche perché si era discusso del Collegio di Como dove certamente sarei partito avvantaggiato. Ma ho pensato non fosse opportuno correre qui, visto che siamo forza di maggioranza in Comune con un assessore in giunta. A Lecco, mi lasci dire con un po’ di orgoglio, sono arrivato Io arrivato quasi al 51% dell’uninominale. Cinque anni fa ho rifiutato un posto sicuro nel Pdl per coerenza ideologica

Bene in casa, non benissimo a livello nazionale

Vero ma è pure vero che abbiamo fatto i conti con la solita concorrenza alla nostra destra. A Como città siamo quasi al 6%, a Erba quasi al 6,5, tra Mariano e Cantù rasentiamo il 4. Insomma rispetto alla media nazionale del 4.3 non possiamo proprio lamentarci. Soddisfatti in loco, meno altrove anche perché non c’era sondaggista che non ci desse al 5%

E ora il trionfo dei CinqueStelle e della Lega

E’ successo di tutto. Il Sud ha votato per un improbabile reddito di cittadinanza. A Nord la Lega ha incrementato i numeri spingendo su sicurezza e immigrazione. Lo stivale è lungo e si fa in fretta a perdere qualche punto

E poi c’è il tracollo di Forza Italia

Lo dico con la tristezza nel cuore, una considerazione seriamente umana; Berlusconi che negli anni passati è stato importante per il centrodestra

Ma…

Un’entrata in campo cosi importante in questa campagna elettorale e una presenza tanto costante e continua non hanno determinato granché. Serve un cambiamento radicale nel centrodestra, avrebbe dovuto avvenire già cinque anni fa con Berlusconi padre nobile e una nuova classe dirigente. Motivo per cui ho lasciato il Pdl, rimettendoci personalmente

Lui è tornato (o quasi). E punta al secondo assessore nella giunta Landriscina

Ora si pone il tema dell’ingovernabilità

E’ un problema molto serio per il Presidente della Repubblica. Tecnicamente, lo sappiamo deve scegliere una persona che abbia il maggior consenso parlamentare. Vediamo come finirà lo scrutinio. Il centrodestra ha certamente il consenso ma la presenza dei CinqueStelle è importante. Noi certamente non faremo alcun inciucio, l’alternativa è tornare al voto con una Legge Elettorale modificata

Sulla carta, Salvini dovrebbe essere il suo premier

Questo è l’accordo della coalizione, il patto. La Lega ha più voti e io rispetto i patti. Certo il centrodestra dovrà rimodularsi, non escludo sviluppi. Poi, mi conceda, ho combattuto la sinistra da quando avevo i calzoni corti. Poi è arrivato un signore con l’accento toscano e in cinque anni è riuscito a fare quello che noi non siamo riusciti a fare in 30, ha distrutto tutto

Tornando al campanile, a Como tendete verso il 6%, tempo di cambiamenti in Comune?

Mi auguro cambi la politica del Palazzo indipendentemente dalle elezioni, spero che l’amministrazione esca dall’impasse su alcuni temi. Certo è difficile dopo cinque anni di disastro del centrosinistra

Si spieghi

Niente mi auguro siano più incisivi. O lei si riferiva…

Alle voci di rimpasto, ovviamente. FdI chiede qualcosa?

Abbiamo quattro consiglieri, un assessore, siamo in crescita sistematica in questi anni. E’ un processo comasco e lombardo per una destra diversa, non a caso gli ex Missini sono confluiti in Forza Italia. Da noi ci sono i conservatori, i sovranisti, i liberali, i cattolici. Gente che vuole una destra moderna fondata sui valori occidentali

Sì ma gli equilibri di Palazzo?

No, non vedo nessun rimpasto e francamente ora pensiamo a altro

Eppure…

Certo vanno considerati i pesi mutati in questo periodo ma a noi interessa parlare di politica e capire a che condizioni si può attuare il programma con cui abbiamo vinto a Como. Siamo sereni e tranquilli

Parlava di incisività. Trova che il sindaco Landriscina sia debole?

No, non intendevo questo. Comunque è un po’ che non parliamo. Mi sono un po’ staccato dalla politica amministrativa e non so risponderle

 

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