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La clamorosa protesta del sindaco leghista: “Mattarella, o voto o restituisco la fascia”

Le clamorose apertura di Movimento Cinque Stelle e almento di parte del Pd (ma non soltanto) su possibili governi di transizione prima delle elezioni tanto invocate dalla Lega e da Matteo Salvini iniziano a innescare reazioni clamorose.

La prima non viene dalla provincia di Como, ma dalla vicina Varese. Gallarate, nello specifico. Dove il sindaco leghista Andrea Cassani lancia una provocazione che potrebbe attecchire anche nelle amministrazioni lariane a guida salviniana.

“Mi appello al presidente Mattarella (nella foto di copertina, nel giorno della nomina a ministro della comasca Alessandra Locatelli, ndr) perché sia rispettato il principio fondamentale della democrazia e si vada presto al voto – dichiara Cassani – Sono i cittadini a doversi esprimere e decidere, democraticamente, da chi essere governati. Se così non dovesse essere e si prospettasse all’orizzonte un governo dell’inciucio tra Renzi e Grillo, sarei pronto anche a restituire la fascia e penso che altri miei colleghi potrebbero farlo”.

“I nostri Comuni hanno già provato sulla propria pelle cosa abbia portato in termini di tagli orizzontali il governo Renzi con ricadute nefaste sui servizi ai nostri concittadini – conclude il sindaco di Gallarate -Un governicchio di cadregari con Renzi e Grillo, fatto a tavolino con manovre di palazzo sostenute dagli eurocrati, sarebbe anche peggio di un Monti bis, le cui conseguenze stiamo ancora pagando a livello locale”.

Attecchirà anche sul Lario l’ondata salviniana di protesta? Staremo a vedere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

11 Commenti

  1. Siamo all’ennesima prova che la mamma dei cretini è sempre incinta.
    Il popolo ha votato come previsto dalla costituzione e le maggioranze alternative si devono trovare in parlamento.
    Si faccia il taglio dei parlamentari e su eviti aumenti iva.
    Salvini se ne andasse all opposizione.
    Magari risponda della Russia e restituisca i 49 milioni di euro.

  2. Un partito con il 17 percento dei voti in Parlamento déve rispettare le regole

    Non puo’ dettarle

    A meno che come disse Mussolini

    Potevo fare di questa Aula sorda e grigia un bivacco di manipoli: potevo sprangare il Parlamento e costituire un Governo esclusivamente di fascisti.

  3. Cioè a giugno 2018 andava bene un governo sostenuto da parlamentari di due forze politiche contrapposte alle elezioni (M5S e Lega), mentre un anno dopo si scopre che sarebbe una cosa tragica e contro la democrazia?

    Siamo al paradossale, restituisca pure la fascia..

  4. I cadreghisti del M5S vogliono votare il taglio di 345 parlamentari con un risparmio di 500’000’000 di €.
    Perché il vice-ministro non lo vota?
    Forse Dudù e i suoi veri alleati (di destra, centro e sinistra) non hanno voglia di abbandonare uno stipendio faraonico perché non saprebbero che mestiere andare a fare.
    Ah no, qualcuno potrebbe aspirare a fare il DJ al Papeete a tempo pieno.

  5. I cadreghisti del M5S vogliono votare il taglio di 345 parlamentari con un risparmio di 500’000’000 di €.
    Perché il vice-ministro non lo vota?
    Forse Dudù e i suoi veri alleati (di destra, centro e sinistra) non hanno voglia di abbandonare uno stipendio faraonico perché non saprebbero che mestiere andare a fare.
    Ah no, qualcuno potrebbe aspirare a fare il DJ al Papeete a tempo pieno.

  6. Ma nel 2018 chi ha votato per un governo fatto da due avversari? Quindi un governo non voluto dal popolo.

  7. Bravo sindaco, sei arrivato primo! Una volta avuto “maggiori poteri” il Capitano non mancherà di premiarti!

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