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Ok al dormitorio. Furia Lega ma con la grazia di un ‘grazie’ a Rapinese. Poi: “No al buonismo”

Giusto poche ore fa il consiglio comunale di Como ha dato il via libera alla mozione trasversale (con maggioranza altrettanto trasversale) che invoca l’allestimento di un dormitorio permanente, dedicato ai senzatetto, in città.

Lo raccontiamo qui:
Approvata la mozione sul dormitorio permanente a Como

Uno smacco, schiaffo in effetti, al partito dominante del palazzotto comasco: la Lega. Ma i numeri son numeri e gli ex padani hanno dovuto, giocoforza, digerire il boccone velenosissimo (da altre parti, ovvio, si stappano bottiglioni di Dom).

Così gli accoliti cernezziani di Salvini si sono sfogati per strada digital e social con un post. Pubblicato sia sulla pagina istituzionale (Gruppo Consiliare Lega Como) sia con una serie di rimandi in altre oasi Facebook.

C’è durezza, c’è disappunto (a parafrasare ma nemmeno troppo: “Siamo maggioranza, come è possibile?”), c’è pure il ringraziamento all’oppositore Alessandro Rapinese.

Qui:

Il Gruppo Consiliare della Lega di Como, è contrario all’apertura di un terzo dormitorio in città.
Il Comune di Como investe moltissimo nei progetti di inclusione sociale e non si è mai tirato indietro nell’accoglienza dei più fragili: un nuovo dormitorio non significa dare un tetto a tutti ma solo attirare più gente sul territorio e non riuscire in ogni caso a ridare dignità a chi non ne vuole sapere di entrare in una struttura.

La mozione sul nuovo dormitorio (e relativi emendamenti), ha visto il voto favorevole di Fratelli d’Italia, Forza Italia e della sinistra con l’astensione della lista civica Insieme.

Grazie, invece, alla lista Rapinese Sindaco che ha sostenuto con noi una battaglia contro la pubblicità personale e buonista di qualcuno, mantenendo coerenza e dignità nel dibattito.

Gli elettori ringrazieranno!

Di seguito, la dichiarazione di voto del Gruppo #Lega.

“Il mio gruppo voterà con decisione contro la mozione appena discussa. Siamo convinti che non vi è nessuna necessità di aprire un nuovo dormitorio, nella nostra città già esistono un dormitorio comunale ad altre strutture gestite da associazioni e numerosi progetti di inclusione lavorativa accompagnamento fino anche alle dimissioni protette a seguito di ricoveri ospedalieri.

Il comune già investe ogni anno per la grave marginalità circa 1 milione di euro, di cui 350.000 per il solo dormitorio in due anni.
Il bilancio non ci permette di investire ulteriori fondi per la ristrutturazione o la messa a norma di altri edifici comunali in disuso, anche alla luce del fatto che le strutture esistenti spesso risultano avere posti letto liberi, e che è conclamato che molte di queste persone non vogliono usufruire di questi spazi.

Inoltre un altro dormitorio non risolve il problema dei bivacchi diurni, problema noto a tutte le città e sicuramente non emergenziale per quel che riguarda Como.

Riteniamo da ultimo che questa mozione sia stata voluta da qualche consigliere che vede un po’ appannata la propria visibilità e che ha trovato con questo argomento l’occasione per farsi un po’ di pubblicità.

FRibadiamo che non ha senso destinare ulteriori risorse ad un dormitorio che comporterà un necessario taglio ad altri servizi già in erogazione, solo per mettere in bella mostra e assecondare la personale propaganda di qualcuno.”

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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2 Commenti

  1. Che il comune di Como destini ogni anno circa 1 milione di euro per il contrasto alla grave marginalità è semplicemente una balla.
    Incredibile che si possa dichiarare ogni fesseria così, come se si fosse al bar.
    Non a caso, queste sparate da bar, non sono mai supportate dall’elenco dettagliato degli importi (oppure si allegano elenchi ridicoli in cui si include di tutto e di più, come faceva la nostra “ministra chiacchiere e distintivo” che buttava dentro anche le spese per tenere aperti i bagni pubblici in città, come se fossero un servizio per le persone senza dimora e non anche per turisti, cittadini etc)
    Sempre più in basso…

    1. Ma vuoi mettere? 1 milione è una bella cifre tonda che fa effetto.

      Che poi su un bilancio annuale di 90-100 milioni, sarebbero comunque una cifra minima, niente di eccezionale.

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