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Olgiate – “No, non sono un autarchico”. Il sindaco Moretti e il il niet al mercato di Forte dei Marmi

A differenza dell’altro Moretti (Nanni) non ci sta a definirsi autarchico. “Voglio solo tutelare l’economia locale”. Così spiega il sindaco di Olgiate Comasco, Simone Moretti, dopo la decisione di non concedere spazi pubblici al celeberrimo mercato “I banchi da Forte dei Marmi”.

Il primo cittadino, come spiega una nota  della Confesecenti diffusa in queste ore: “Ha ricevuto la richiesta di poter dispiegare il mercato fortemarmino nel suo Comune: solo cinque giorni dopo, il 7 febbraio, ha rifiutato la proposta”. Con somma soddisfazione, l’associazione di categoria spiega: “C’è chi dice “no” e difende le imprese del territorio”

Simone Moretti, sulla sinistra con sciarpa bianca, dietro una bancarella di prodotti lariani

“Ricordo – spiega Moretti nella nota – l’arrivo del mercato di Forte dei Marmi una decina di anni fa che scatenò tante polemiche. Ci vuole doveroso rispetto per il lavoro dei nostri ambulanti, che si alzano alle cinque del mattino e conducono una vita non facile. Ad Olgiate abbiamo il mercato il mercoledì e non si può penalizzare una intera categoria per introdurre le bancarelle di Forte dei Marmi. Se si vuole acquistare da loro sarebbe bene che lo si facesse nel loro luogo di origine e non qui. Al nostro mercato si trovano già prodotti di qualità”.
Moretti quindi allarga il ragionamento al rapporto tra grande distribuzione e negozi di vicinato: “Siamo arrivati ad avere i centri commerciali aperti 24 ore, compresa la domenica. Non è detto che non si possa tornare indietro”.

Contattato dalla redazione il sindaco è molto chiaro nel precisare i concetti: “Ma mi chiedo è così strano? Si tratta di una scelta lineare, dritta. Non possiamo mandare l’economia territoriale in sofferenza. Io non discuto la qualità dei prodotti ma se voglio un prodotto di Forte dei Marmi vado in Toscana, se voglio un prodotto barese vado in Puglia. Inoltre bisogna dire che alcuni prodotti venduti si sovrappongono e abbiamo un’alta qualità merceologica tra cibo e vestiti sulle nostre bancarelle”.

“La mia è una presa di posizione corretta poi ogni sindaco fa come meglio crede”, è la conclusione, con chiosa ironica. “Visto che di solito i sindaci sbagliano sempre per una volta c’è una scelta giusta fa piacere che venga apprezzata. Domani sbaglierò di nuovo”.

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