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Parcheggio in viale Varese e proteste, l’artiglio di Maesani graffia “il partito dei Carini”

Quando vuole, la capogruppo di Fratelli d’italia, Patrizia Maesani, sa graffiare fino quasi a far male. Come questa mattina, ad esempio, con il suo intervento sulla giornata che ieri ha visto numerosi colpi di scena animare la telenovela “parcheggio in viale Varese sì/parcheggio in viale Varese no”.

Il punto nevralgico è quanto accaduto tra il primo pomeriggio e la sera di giovedì, con l’Assemblea Tematica sul progetto Nessi&Majocchi dapprima convocata dal Comune per le 20.30 alla Biblioteca Comunale, poi contestata dall’impresa perché organizzata soltanto una manciata di ore prima con contestuale impossibilità di partecipare, e infine annullata dal’amministrazione tra le proteste (e la contro-serata) delle associazioni contrarie al progetto che attendevano il confronto con trepidazione. E qui, Maesani va all’attacco.

“Mi sono persa qualcosa! – esclama beffarda la capogruppo di Fratelli d’Italia – Il progetto Majocchi è stato presentato quasi un mese fa in Commissione II. Commissione pubblica, durante la quale non solo i consiglieri comunali ma anche i delegati degli ordini professionali hanno formulato domande ed ottenuto risposte”.

“La commissione, ribadisco, era pubblica ed era stata ampiamente annunciata tramite gli organi di informazione. Dove erano tutti coloro che a gran voce oggi chiedono l’incontro pubblico in biblioteca? – affonda Maesani – Come mai le minoranze non hanno organizzato un incontro pubblico sull’altro progetto, quello per il quale ho negato la Commissione in quanto sganciato da qualsiasi procedimento amministrativo?”.

“E quando la medesima società ha presentato tre anni or sono un progetto ancor più importante (parcheggio interrato) quante commissioni / dibattiti sono stati organizzati dalla precedente amministrazione prima del provvedimento finale di diniego?”.

“La coerenza – è la conclusione intinta nel curaro – non è dote che a tutti appartiene ed il recente voto sulla delibera Ticosa è il lampante esempio. Me ne devo fare una ragione, qualsiasi azione, dichiarazione o atto se fatto dal partito dei Carini è capolavoro, esercizio di alta democrazia, esempio etico, perché loro sono il partito dei Carini!”.

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12 Commenti

  1. Tutte le città stanno tenendo lontano le macchine dal centro! Como le vuole mettere in centro e poi ci lamentiamo della qualità’ dell’aria che respiriamo? Idea stupida, antistorica, e forse un po’ ma solo un po” partigiana!

  2. Caro Angelo la Nessi e Majocchi non è mia cliente ed a questo punto lei si assumerà la responsabilità della sua grave ed offensiva affermazione/insinuazione. Fabio Bulgheroni è proprio questo il punto : senza dati del piano del traffico e del piano parcheggi qualsiasi intervento è un azzardo

  3. Bulgheroni parla da esperto di parcheggi e di viabilità.
    Quanti stalli ha fatti sparire in piazza a Casnate per allargare un marciapiede già bello spazioso ???
    E della ZTL in centro ne vogliamo parlare ???

  4. L’intervento di Fabio Bulgheroni (l’esponete di spicco di FDI o omonimo?) é asssolutamente il punto da cui partire
    Si metta nero su bianco un piano del traffico, dei parchegg e del trasporto pubblico urbano, PRIMA di dare concessioni trentennali a chicchessia
    Un piano da sottoporre poi alle valutazioni e alle osservazioni di associazioni e cittadini

  5. la domanda di Fabio Bulgehroni è condivisibile. il procedere alla cieca con interventi a casaccio solo per assecondare l’impresa di turno o la richiesta di una categoria economica (come se la sola presenza di parcheggi a ridosso delle mura potesse risolvere problematiche che sono molto più complesse…), non è costruttivo e non porta risultati soddisfacenti. L’esempio dell’autosilo Valmulini dovrebbe essere sufficiente a fare riflettere che alcune decisioni dovrebbero nascere da uno studio serio e attento delle reali necessità, con l’individuazioni di azioni utili e mirate al miglioramento della viabilità ed alla riduzione dei tempi di ricerca parcheggi.

  6. Buon giorno.

    Esiste un piano parcheggi della città ?
    Così forse si capirebbe meglio effettiva necessità (Non quella immaginata o percepita) e sopratutto quali effetti avrebbe sul piano del traffico già incasinato suo .
    Grazie

  7. La consigliera Maesani probabilmente ignora cosa sia un assemblea tematica. Si tratta di un iniziativa del Comune con finalità di informazione e confronto in relazione alla quale il privato non ha alcuna possibilità di far valere un diritto di veto.

  8. Aggiungo a quanto giustamente sottolineato dal sig. Monizza che le associazioni hanno dichiarato la loro contrarietà anche al progetto a suo tempo presentato. E che l’assemblea tematica è stata convocata dal comune e come tale è normata da un regolamento ampiamente disatteso. La consigliera Maesani in questo caso sta facendo un discorso di propaganda politica, sa benissimo cime sino andate le cose. Le associazioni si oppongono ad una svendita al privato di un’area verde di pregio, indispensabile nel centro storico che ha solo un fazzoletto di giardino. Si oppongono ad un parcheggio inutile, antistatico e fuori da una visione generale della mobilità. Mobilità che sta cambiando in tutta Italia ed Europa. Como non può restare indietro per fini diversi dall’interesse pubblico.

  9. Cioè prima annullano l’incontro perche ci sono aspetti “riservati” e poi attaccano “c’è già stato il momento di condivisione del progetto”?
    O son pazzi o in totale malafede.

    Patrizia, vada a prendere per il c**o qualcun altro, grazie.

  10. La consigliera Maesani “graffia”, ma dovrebbe togliersi lo smalto dalle unghiette. Sa bene – o dovrebbe sapere – che le Commissioni consigliari sono pubbliche, ma è vietato al pubblico qualsiasi intervento: da sempre.
    Inoltre, alla presentazione del progetto Nessi e Majocchi i cittadini e le associazioni erano ben rappresentati (occupavano tutto lo spazio del pubblico) e sono stati zitti come da regolamento. Non era un confronto pubblico semmai un “teatrino” messo in scena per iniziare un iter che si è malamante concluso ieri (nessuno, neanche i progettisti, è stato in grado di rispondere alle domende dei consiglieri…).
    L’assemblea finalmente pubblica in Biblioteca è stata cancellata all’ultimissimo momento. Una figuraccia planetaria che l’Amministrazione e la Commissione, capitanata dalla consigliera Maesani, potevano evitare.

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