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Pd, Svolta Civica e Forza Italia si rifiutano di commemorare solo i giovani uccisi del Msi

Forza Italia, Pd e Svolta Civica si sono sostanzialmente rifiutati di commemorare soltanto i 3 giovani ammazzati dai terroristi rossi nel 1978 a Roma, nella cosiddetta strage di Acca Larentia, davanti alla sede del Movimento Sociale Italiano. E’ accaduto in consiglio comunale, dove il consigliere di Fratelli d’Italia Lorenzo Cantaluppi aveva chiesto la commemorazione specifica dei caduti nell’agguato del 7 gennaio 1978.

Di fronte a questa richiesta, sia la consigliera democratica Patrizia Lissi, sia il capogruppo di Svolta Civica, Vittorio Nessi, sia il capogruppo di Forza Italia Enrico Cenetiempo si sono alzati e, parlando a microfono, hanno specificato di partecipare al minuto di silenzio chiesto da Cantaluppi soltanto se inteso “per tutti i caduti del terrorismo, di qualsiasi colore”. Insomma, alzarsi in piedi silenziosamente per 60 secondi soltanto per i 3 giovani missini, no.

Al contrario, due assessori – Marco Butti di Fratelli d’Italia e l’indipendente Simona Rossotti – hanno detto a microfono di voler ricordare espressamente i tre giovani uccisi nella strade di Acca Larentia, così come la presidente del consiglio comunale, Anna Veronelli, ha espressamente chiamato il momento di commemorazione collegato ai fatti romani del gennaio 1978.

Cantaluppi, infatti, nel chiedere il minuto di silenzio ha ricordato unicamente e specificamente la strage di Acca Larentia, dove il 7 gennaio di 41 anni fa, a Roma, furono uccisi due giovani attivisti del Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti (20 anni) e Francesco Ciavatta (18 anni, colpito e poi inseguito e giustiziato), che caddero assassinati in un agguato davanti alla sede del Movimento Sociale Italiano di via Acca Larentia. Qualche ora dopo, inoltre, trovò la morte anche Stefano Recchioni, che venne ucciso qualche ora dopo da un capitano dei Carabinieri durante gli scontri scoppiati con le forze dell’ordine in seguito a una spontanea manifestazione di protesta organizzata davanti alla stessa sede dai militanti del Movimento Sociale.

“Quei fatti – ha affermato Cantaluppi – che oggi ci sembrano così lontani contribuirono alla degenerazione del clima di violenza politica e odio ideologico. Furono anni in cui vennero lanciati slogan come “uccidere un fascista non è un reato”, in cui bastava non essere in linea con il pensiero di sinistra per essere oggetto di veri e propri agguati, dove, più volte, trovarono la morte troppi militanti del Fronte della Gioventù”.

“E’ proprio a quegli anni che ripenso ogni volta che un patriota o semplicemente un libero pensatore, non omologato al pensiero globalista e buonista dominante oggi negli organi di stampa, nei talkshow e nel dibattito politico, viene additato come fascista, razzista, xenofobo, quando esprime posizioni di semplice buonsenso e amore per la Patria – ha concluso Cantaluppi – Ultimo fra tanti è il rapper Anastasio, in queste settimane sottoposto a una vera e propria gogna mediatica, solamente per aver messo semplici like a Salvini e CasaPound”.

Dai toni molto forti il passaggio finale: “Chiedo sia osservato un minuto di silenzio per ricordare Franco, Francesco e Stefano e invito tutti a riflettere su quanto una certa parte politica, allora impegnata a assassinare giovani oggi si adoperi a imbavagliare chiunque non voglia essere conforme e omologato al proprio pensiero”.

Subito dopo, come detto, è intervenuta brevemente la consigliera del Pd, Patrizia Lissi, che però ha chiesto che nel minuto di silenzio si ricordassero “tutte le vittime del terrorismo”.
L’assessore Butti ha affermato di “dissentire, perché c’è una data stabilita dallo Stato per celebrare tutte le vittime uccise per mano di terroristi (il 9 maggio, ndr), ma credo che la richiesta avanzata da Cantaluppi vada in un’altra direzione. E credo che uniformare tutto sia un’offesa nei confronti dei giovani del Fronte della Gioventù morti nella strage di Acca Larentia”.

Anche l’assessore Rossotti ha voluto rivolgere “un pensiero a chi ha perso la vita nella strage di Acca Larentia”, mentre – sul fronte opposto – l’ex magistrato Vittorio Nessi di Svolta Civica ha voluto nuovamente allargare la commemorazione di tutte le vittime di terrorismo. Idem, il capogruppo di Forza Italia, Enrico Cenetiempo, che ha voluto precisare addirittura dopo i 60 secondi silenziosi di aver ricordato tutte le vittime del terrorismo “di qualsiasi colore”. Una chiara presa di distanza, insomma, dal fatto specifico di Acca Larentia.

Alla fine, in un’aula palesemente spaccata tra chi ha voluto ricordare i giovani del Movimento Sociale e chi, di fatto, si è rifiutato di rivolgere il pensiero soltanto a loro, il minuto di silenzio si è svolto.

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2 Commenti

  1. Cantaluppi pensa al periodo stragista quando qualcuno di destra viene criticato (non ammazzato Cantaluppi CRITICATO!!!! cosi come sono criticati i “buonisti” da quelli che lei definisce patrioti per altro) per le sue opinioni. Si tranquillizzi Cantaluppi lei è solo un po ansioso…
    Ma lo vogliamo capire che la riappacificazione nazionale non si ottiene tirando e ritirando fuori dal calendario i morti di una parte e dell’altra?
    Questa si chiama rivendicazione continua dei propri morti!.
    Bisogna smettere di mettere un colore politico sui morti di quel periodo DA UNA PARTE E DALL’ALTRA!! BASTA!!

  2. Che bella raccolta di frasi fatte e grandi paroloni vuoti di senso.

    Ma uno non si sente ridicolo a dire “una certa parte politica, allora impegnata a assassinare giovani”?

    Voler sfruttare una ricorrenza per fare il proprio teatrino è di una povertà disarmante; se ci tieni davvero tanto, il minuto di silenzio puoi farlo a casa tua senza cercare la polemica ad ogni costo..

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