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Rapi-furia: “Dormitorio fuffa. La ramazza per i sapientoni come per Ada Mantovani”

E’ durissimo, non si tiene, Alessandro Rapinese. Il via libera – trasversale – alla mozione dormitorio ha spinto l’ex candidato sindaco a pubblicare un Post inferocito dove non c’è più diplomazia, affetto, passato, condivisione. Niente.

Ne ha per tutti: “Non so se – scrive il leader della lista che porta il suo nome – sulla mozione dormitorio abbia vinto l’ignoranza o l’ipocrisia ma certamente non ha vinto il buonsenso. È solo fuffa. Niente di concreto. Aria fritta. Il nulla”.

PER APPROFONDIRE:
Approvata la mozione sul dormitorio permanente a Como

E affonda ancora: “Roba buona per soloni inconcludenti. L’esito della mozione dormitorio è una nitida fotografia delle qualità degli amministratori pubblici comaschi, amministratori la cui maggioranza è “buona” solo a esibire la coccarda del “buono”. Sì. Del “buono a nulla””.

Quindi lo sparo, fortissimo, tanto generale quanto specifico. Dopo settimane di gelida-cortesia ecco che anche la ex compagna di viaggio, Ada Mantovani, viene intercettata dai colpi del vecchio amico: “Fossi sindaco se parte della mia maggioranza mi avesse sottoposto un tale scempio avrei allontanato i “sapientoni” con la ramazza. Esattamente come ho fatto con Mantovani. E se non avessi avuto poi la maggioranza in consiglio, beh, è la democrazia bellezza. Parola agli elettori”.

Parole senza precedenti quelle rivolte alla ex collega di banco, madre dello stesso progetto politico che li ha visti vicini, profondamente vicini, fino a qualche settimana fa. Parole (parola pesantissima: ramazza) che certamente porteranno rifrazione, conseguenze. Non lievi.

PER APPROFONDIRE (Mantovani ha lasciato rapinese proprio per il dormitorio):

1 – Storico addio, Ada Mantovani lascia Rapinese. “Chiedevo il dormitorio, mi è stato detto no” 

2 – Confessioni di Ada: “Dormitorio? Mi si è aperto il cuore. Un voto, un’emozione. La prima” 

E chiude, poi, Rapinese con una dichiarazione/annuncio dal sapor politico-bellico: “Con me sindaco eventuali crisi di maggioranza verrebbero risolte entro l’ora del te’. Non un minuto dopo. Vedere Como amministrata con questa superficialità e sciatteria mi rattrista. Comunque gli ipocriti stiano tranquilli: sono in maggioranza solo a Palazzo Cernezzi. I miei concittadini non sono così. Ho un progetto. Lo porterò a termine a QUALUNQUE costo. Poi, solo poi, mi riposerò“.

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10 Commenti

  1. Como ha già tanti problemi irrisolti: perché aggiungerne un altro, Rapinese sindaco ?
    Questo sarebbe irrisolvibile.

  2. Un tale, molto famoso nella Prima Repubblica che di nome faceva Giulio diceva: “il potere logora chi non ce l’ha”……

  3. Rapinese sta facendo come il ciclista che alza festante le mani passando sotto il traguardo …. ma poi si accorge che mancano ancora due giri prima della fine della corsa ?
    Sicuro e baldanzoso di diventare il prossimo sindaco di Como, con la perdita della Mantovani, lo scellerato appoggio in consiglio alla maggioranza in disfatta, ora la posizione leghista sul dormitorio, vede iniziare a sgretolarsi il suo castello.
    Caro Rapi, con queste prese di posizioni, o riuscirà ad essere candidato unico in una coalizione di destra (con la lega), oppure soccomberà nel duello con il candidato leghista, sempre ammesso e non concesso che le signore terribili non trovino modo per unirsi, spianando la strada alla prima sindaca di Como
    ha ancora tempo per rinsavire …. ma molto limitato

  4. Ma Mantovani è stata ramazzata o si è allontanata? da quanto diceva nelle interviste successive al fatto sembrava un suo allontanamento spontaneo e dovuto, a dimostrazione e conferma della coerenza morale di entrambe le parti le quali, convinte delle proprie idee incompatibili tra loro hanno scelto la divisione piuttosto che una convivenza forzata. Non fu così?

  5. E’ esilarante questo “”avrei allontanato i sapientoni con la ramazza”. Sembra il soggetto del film horror “La riscossa delle zucche vuote”.
    In realtà nel segreto dell’urna votano anche le “zucche vuote” senza paura di essere riconosciute come tali: “suffragium non olet”….(ho qualche dubbio su suffragium, meglio….le “zucche vuote” non mi ramazzeranno!)
    Diamo addosso a questi “sapientoni” in barba alla professoressa di Lettere che non ha compreso il mio talento questa sì che è lotta di classe!

  6. “a QUALUNQUE costo” in che senso?
    “poi, solo poi mi riposerò” tipo il settimo giorno? ??
    Vabbè insomma, siamo al delirio..

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